Nel primo itinerario dedicato al Salento vi abbiamo tracciato un tour che partendo da LECCE, attraverso OTRANTO, SANTA CESAREA TERME, CASTRO e TRICASE, vi ha condotto fino a SANTA MARIA DI LEUCA.
Salento tour doppiando il Capo di Leuca
In questo Salento tour vogliamo portarvi con noi alla scoperta dei panorami più belli d’Italia e attraverso habitat molto diversi tra loro lungo circa 90 chilometri da Santa Maria di Leuca a LE CESINE, oasi protetta sulla costa a nord di Lecce considerata la più bella zona umida del Salento, dal 1980 Riserva Naturale gestita dal WWF. Non lontano dall’oasi, sorge Casalabate, un piccolo borgo di pescatori che nel periodo estivo si trasforma in luogo di villeggiatura accogliendo centinaia di turisti.
Sulla scogliera di Casalabate si erge l’antica torre di avvistamento Torre Specchiolla, perfettamente conservata. La torre presenta una struttura troncopiramidale a base quadrata con una leggera scarpatura e venne innalzata intorno al XVI secolo come difesa contro gli attacchi dei Saraceni.
Lasciata la marina di Casalabate, sfilano davanti agli occhi scogliere a strapiombo, oliveti punteggiati da pajare, gli antichi rifugi in pietra, boschi di pini d’Aleppo e dune di sabbia ricoperte di macchia mediterranea. E lungo tutto il percorso, torri di avvistamento cinquecentesche.
Scendendo lungo la litoranea si incontra San Foca un vivace borgo con un attrezzato porto turistico frequentato in ogni stagione. La curiosità? Deve il suo nome non al simpatico animale bensì a un santo. Foca, infatti, è nome tipicamente bizantino, appartenuto a imperatori e generali dell’impero d’Oriente.
Ma l’area più interessante è nelle immediate vicinanze con Roca Vecchia e la Grotta della Poesia, importanti siti archeologici che attestano che la zona era abitata fin da tempi remotissimi: le prime tracce di frequentazione si attestano tra la fine del Paleolitico e il Mesolitico (12.000-8000 a.C.).
Poco più a sud la costa mostra grandi scogli dalle forme stravaganti che emergono dalle acque, come le Due Sorelle di Torre dell’Orso e i faraglioni della baia di Torre Sant’Andrea.
Dopo la costa muta ancora trasformandosi in un litorale di sabbia finissima battuto dal vento e molto apprezzato dai surfisti, la spiaggia degli Alimini che deve il suo nome ai laghi retrostanti da cui lo separa una catena di dune sabbiose e una folta pineta.
Proseguendo, in meno di dieci minuti si raggiunge OTRANTO, la città più a oriente d’Italia, da visitare senza fretta, passeggiando nei vicoli alla scoperta dei suoi capolavori: le bianche mura e i suoi bastioni, l’imponente Castello aragonese, la Cattedrale dedicata all’Annunziata e la piccola basilica di San Pietro.
Facendo rotta verso la punta del Tacco s’incontra prima la località Orte, paradiso naturale per gli appassionati di snorkeling, e poi Porto Badisco, un’insenatura naturale stretta e profonda immersa tra fichi d’India e macchie di mirto, posto ideale dove gustare i ricci di mare.
Quindi la costa di fa alta e frastagliata tra SANTA CESAREA TERME, famosa per le sue terme e le belle dimore come Villa Sticchi, e CASTRO con la marina che si affaccia su una delle insenature più belle della Puglia. Consigliata la visita alla Zinzulusa, grotta abitata sin dalla preistoria e raggiungibile sia da terra che via mare.
Molte grotte punteggiano il litorale verso SANTA MARIA DI LEUCA, tra i due promontori di Punta Ristola e Punta Meliso. Doppiato il capo l’Adriatico lascia il posto allo Ionio. E il nostro Salento tour vira a ovest verso UGENTO e GALLIPOLI.
Costruita su un’isola collegata a terra da un ponte settecentesco, GALLIPOLI unisce il fascino delle città di un tempo al turbinio della vita moderna. Fu già città bella per i Greci, proprio come sta a indicare il suo nome e persino il letterato esteta per eccellenza, D’Annunzio, ne rimase ammaliato tanto da definirla “tutta bianca sotto il sole, affocata come una città araba della costa d’Africa”. E ancora oggi si presenta a chi la visita con il suo carattere orientale, fatto di un intricato dedalo di strade e stradine tra le quali è facile e al tempo stesso piacevole perdersi.
Gallipoli è come un grande balcone dal quale ci si può affacciare da ogni parte verso le spiagge di Rivabella o di Lido Conchiglie, oppure in mare aperto verso l’isola di Sant’Andrea col suo faro o, ancora, verso le marine di Lido Pizzo e di Mancaversa, godendo di uno dei tramonti più belli del mondo!
Tappe obbligate alla Cattedrale barocca dedicata a Sant’Agata e alla Chiesa della Purità, eretta nel 1600 grazie alla prodigalità della ricca corporazione degli scaricatori di porto che la vollero con un interno decorato con festoni e fregi a stucco, pregiate tele, stalli in legno e maioliche settecentesche sul pavimento.
Lasciata Gallipoli alle nostre spalle si giunge a Santa Maria al Bagno con la sua piccola spiaggia a forma di mezzaluna e a Santa Caterina, località balneare di grande charme. Da qui si può raggiungere Portoselvaggio, parco naturale protetto, dominato dalla cinquecentesca Torre dell’Alto. Vale la pena attraversare il grande bosco di pini d’Aleppo per raggiungere la minuscola spiaggia di ciottoli che lambisce la baia verde-blu. Discorso a parte merita CENATE, frazione di NARDO’, che ospita più di venti ville che sono state costruite tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
Ultima fermata del nostro Salento tour è PORTO CESAREO, un posto incantevole con sabbia bianchissima e mare trasparente che rientra in un’area marina protetta racchiusa in un porto naturale che si affaccia sull’Isola Grande detta anche Isola dei Conigli. I fondali presentano un caratteristico ambiente sub-tropicale con specie tipiche dei mari caldi e formazioni coralline che creano uno scenario di incomparabile bellezza. All’altezza di Torre Chianca giacciono a soli 5-7 metri di profondità alcune colonne di marmo cipollino del II secolo a.C.
Vario il litorale tra spianate calcaree, spiagge, scogli, isolotti e particolari sprofondamenti del terreno di origine carsica, detti spunnulate o spundurate, doline di crollo emerse che ospitano una rigogliosa vegetazione naturale. Da non perdere la Stazione di Biologia Marina e il Museo Talassografico che contiene una raccolta malacologica, un erbario e rare specie ittiche.