La Puglia è una regione che da nord a sud sfoggia abiti sempre diversi e che a volte sembra giochi a sfidare l’immaginario collettivo stuzzicandolo a creare storie popolate da personaggi leggendari.

Le terme e il mare blu

Santa Cesarea Terme

Accade a Santa Cesarea Terme, che deve la prima parte del suo nome al mito di Cesarea, giovane vergine che si rifugiò in una grotta per sfuggire alle voglie incestuose del padre. E’ a lei che secondo tale leggenda si devono le particolarità benefiche uniche delle acque clorurate, sulfureee e iodiche che sgorgano nelle quattro grotte naturali comunicanti con il mare: Gattulla, Fetida, Sulfurea e Solfatara.

Santa Cesarea Terme

Il paesaggio è dominato dalla scogliera alta e a strapiombo sul mare e dalla verde pineta sull’altro versante, mentre si sviluppano all’interno le frazioni di Cerfignano e Vitigliano.

Santa Cesarea Terme

Tre delle torri ricomprese nel territorio di Santa Cesarea si affacciano direttamente sul mare: Torre Minervino, Torre Specchia La Guardia e Torre Miggiano, infaticabili sentinelle dell’orizzonte insediato dal pericolo turco, mentre la Torre di Santa Cesarea fa capolino tra le cime dei pini.

Santa Cesarea TermeOggi dalle alte scogliere intorno alla Torre di Porto Miggiano si ammira Punta Meliso che cela alla vista Punta Ristola, ultimo lembo di terra del Capo di Puglia. E nelle giornate più limpide lo sguardo spazia sino alle coste albanesi e si scorgono persino i profili delle isole greche di Corfù e Othoni.

Santa Cesarea Terme

La seconda parte del nome della piccola cittadina, aggiunto nel 1929, è dovuta alla presenza delle Terme. Conosciute sin dall’antichità sono state valorizzate ai primi del ‘900 con l’inaugurazione dello stabilimento termale Gattulla. Ai primi decenni dello scorso secolo risalgono anche gli altri simboli di Santa Cesarea: Villa Sticchi, Villa Raffaella e Palazzo Tamborino.

Le due ville paiono due signore imbellettate in un salotto, accomodate una di fronte all’altra: sembra conversino tra loro fra convenevoli e chiacchiere velenosette. La prima, provata dal tempo che passa che le ha scolorito la facciata, scrostato i bei decori, sciupato la grande cupola simbolo della cittadina a picco sul mare, guarda la seconda con malcelata invidia.

Santa Cesarea Terme

Villa Raffaella, già più giovane perché costruita più di trenta anni dopo la sua dirimpettaia, può vantare un recente lifting che l’ha fatta rinascere e tornare alla sua antica bellezza (ne parliamo più diffusamente nel post dedicato in Sognidoro).

Santa Cesarea Terme

Palazzo Tamborino, conosciuto anche come Palazzo Miramare, si sviluppa imponente ma in modo armonico sul versante mare e fu fatto costruire nei primi anni del XX secolo dal senatore Vincenzo Tamborino. Era un immobile destinato a locazione, ma fu adibito anche a Casinò.

Santa Cesarea TermeTornando alle terme, quelle di Santa Cesarea offrono trattamenti terapeutici e tra quelli più richiesti – come ci dice il direttore sanitario dottor Rocco Bleve – ci sono le cure inalatorie, la fangoterapia e quelle per la sordità rinogena.

Su richiesta è anche possibile sottoporsi a trattamenti di medicina naturale.

L’importanza dello stabilimento termale di Santa Cesarea è dovuto al fatto che sono le uniche terme con acqua sulfurea in Puglia.

Santa Cesarea Terme

Insieme ad Adriana Calora, abbiamo visitato lo stabilimento “Palazzo” in cui oltre a sbirciare nelle salette dedicate alla fangoterapia e ai massaggi del centro benessere e alle cure nel centro termale, ho anche approfittato per sottopormi personalmente a inalazione e ad aerosol, un vero toccasana per il mio naso spesso tappato!

Poi abbiamo avuto anche la possibilità di scendere nella Grotta Fetida, riaperta al pubblico dopo oltre venti anni di chiusura e visitabile ogni sabato e domenica dalle 14 alle 15,30 e dalle 19 fino alle 21 solo su prenotazione (biglietto 3,00 euro con percorso guidato; bambini da 0 a 4 anni gratis – info e prenotazioni +39 0836 1920054 cassa Piscina Sulfurea).

Santa Cesarea Terme

Addentrarsi nella grotta tra pareti di roccia che grondano acqua e piccoli laghetti dall’aspetto lattiginoso e dal forte odore di zolfo è davvero un’esperienza unica che abbiamo ripetuto poco dopo inoltrandoci nella Grotta Sulfurea aperta direttamente sul mare.

Santa CesareaTterme

Dal fondo delle grotte si ricava l’acqua che arriva negli stabilimenti, sia Palazzo che Gattulla, dopo essere stata sottoposta a un processo di eutermalizzazione, che la porta dai 30° originari ai 36-37° necessari per l’utilizzo terapeutico insieme ai fanghi nelle patologie artroreumatiche, dermatologiche, delle vie respiratorie, postumi di traumi, o semplicemente per cure estetiche e antistress.

Al mare si può accedere anche dalla scaletta scavata nella roccia della rupe in cui è incassata la Piscina Sulfurea con acque benefiche riscaldate a 30°.

Santa Cesarea Terme

Mentre per chi preferisce una piscina naturale è d’obbligo il tuffo nelle acque azzurre del Caicco, lido storico che si affaccia su faraglioni e grotte sulfuree.

A proposito di rocce e faraglioni vi consigliamo la passeggiata fino a Porto Miggiano passando per il Bagno Marino Archi che cela un magnifico rifugio per le barche ricavato in un’antica cava dalle alte pareti di tufo squadrato. Durante il tragitto saranno molti gli scorci che vi toglieranno il fiato!

Santa Cesarea Terme

TERME DI SANTA CESAREA
via Roma, 40
Info: +39 0836 944314 – www.termesantacesarea.it info@termesantacesarea.it

2 COMMENTS

  1. avete dimenticato la Baia di porto Miggiano, il miglior angolo di paradiso di tutto il Salento!!! A pensare che anche gli otrantini ce lo invidiano, e qui non compare nessuna foto……. DA RIFARE COME ARTICOLO.

  2. Gentilissimo con il nostro blog cerchiamo di fare un’informazione seria e corretta e di dare ai nostri lettori suggerimenti su ciò che realmente è possibile fruire. La scaletta che conduce alla spiaggia di Porto Miggiano risulta da tempo interdetta ai bagnanti a causa dei crolli che si sono verificati nel corso del tempo. Il tratto, a torto o a ragione non entriamo qui nel merito, è considerato “pericoloso” e in questi ultimi anni si è cercato di impedire l’accesso alla spiaggetta delle 100 scale, anche utilizzando grossi blocchi di cemento. In ogni caso quando ci siamo stati noi il mare era piuttosto agitato quindi non avremmo reso l’idea del luogo nemmeno con le foto. E quelle dall’alto le abbiamo evitate dato lo scempio che è stato perpetrato sulla roccia soprastante. Anche se notizia dell’ultima ora è la richiesta di assoluzione di tutti gli imputati nel processo che contesta proprio il deturpamento della costa di Porto Miggiano.

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