Terre di Taranto fra mito e storia

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Le Terre di Taranto nascondono le perle della Magna Grecia in uno scrigno geloso che si apre solo per chi va alla ricerca dei suoi tesori. Infatti, a cominciare da TARANTO, sono rimaste soltanto due colonne doriche del più ampio tempio magnogreco, attribuito a Persefone, la dea degli inferi e del mistero.

Un giro tra le Terre di Taranto

Taranto

Queste due imponenti colonne si ergono ora accanto al municipio, a testimoniare, protese  verso la città nuova, il passato glorioso dell’antica Taranto. Altri monumenti dell’epoca, come l’anfiteatro e le terme, sono rimasti sepolti sotto la città nuova che conserva, nella zona orientale, un tratto dell’antica cinta muraria. Sotto la città è finita anche l’immensa necropoli che si estende lungo tutti i quartieri alti.

Sul borgo medievale campeggia la chiesa di San Domenico Maggiore, fatta costruire da Federico II nel 1223, con la sua bellissima scalinata barocca. Discorso a parte merita il Duomo di San Cataldo, che spicca fra sontuosi palazzi signorili. Il Duomo risale al 101, ma fu più volte rimaneggiato.

La facciata è barocca e all’interno si possono ammirare il fonte battesimale cinquecentesco, il soffitto ligneo seicentesco e soprattutto la cappella barocca dedicata al Patrono San Cataldo, una meraviglia realizzata con intarsi realizzati con il marmo prelevato dai reperti archeologici un tempo disseminati sul territorio cittadino.

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In piazza Castello si staglia il castello aragonese, imponente opera di difesa , ampliata e ristrutturata da Ferdinando I d’Aragona nel 1492, ancora oggi sede della Marina Militare.

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A questo punto si lascia la magnificenza di Taranto e ci si dirige verso le terre delle Murge solcate dalle gravine, lungo le quali fiorì la civiltà rupestre , e lungo i litorali, incantevoli, sabbiosi, baciati dal sole. Il tratto che interessa il Golfo di Taranto presenta costa bassa e bianche spiagge circondate da bellissime pinete.

Fuori Rotta

CAMPOMARINO, marina di Maruggio, si estende pe circa 9 chilometri lungo la costa ionica, a est di Torre Ovo e a ovest di San Pietro in Bevagna. Le spiagge di Campomarino sono molto frequentate durante il periodo estvo da bagnanti attirati da un mare limpido e trasparente. E sono per tutti i gusti: vi sono le spiagge di scogli o di arenarie, la spiaggia dritta e quella con piccole insenature, la sabbia fine e quella grossa, il fondale basso e sabbioso o profondo con scogliere.

E per chi come noi va al mare con il cane, una delle più belle e attrezzate dog beach di tutta la Puglia, la Bau Bau Beach Fuori Rotta.

mare d'inverno

A questo punto diventa difficile scegliere quale itinerario seguire andando alla ricerca delle testimonianze artistiche delle Terre di Taranto. Ma, alle suggestioni di un viaggio alla scoperta della civiltà rupestre, si può aggiungere il fascino “diverso” di un percorso costiero alla ricerca delle antiche torri che furono disseminate con regolarità sui litorali per sorvegliare il mare, spesso solcato dai pirati turchi che per secoli minacciarono queste terre.

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Oppure si può seguire la strada più selvaggia e segreta, della fertile campagna, punteggiata da antiche e bellissime masserie che, da un capo all’altro della provincia, raccontano ancora una storia di civiltà e di umanità. Monumenti spontanei, spesso arricchiti di fortificazioni, poste a difesa della comunità dalle aggressioni delle orde di briganti, le masserie continuano a offrire le loro ricchezze genuine.

Palagianello

Altri itinerari passano attraverso i centri urbani: quello dei castelli e dei palazzotti nobiliari, di cui pressoché tutti i comuni della provincia tarantina  sono dotati e, soprattutto, l’itinerario del Barocco che offre certamente le testimonianze artistiche più rilevanti e che contende al Romanico la peculiarità stilistica delle cattedrali. A Massafra, a PALAGIANELLO, a Grottaglie, antichi manieri si stagliano sulle gravine, posti a guardia di quello che era l’antico borgo cittadino.

Laterza

Il castello di Massafra fu costruito dagli Angioini nel 1200, di poco posteriore quello di Grottaglie, fatto erigere dai Vescovi di Taranto, dei quali fu dimora estiva. Maestoso campeggia il maniero costruito nel XVIII secolo dal conte Caracciolo a Palagianello. Risale al XIV secolo il palazzo marchesale di LATERZA costruito dai Triggiano.

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Il prossimo itinerario fra le Terre di Taranto toccherà il versante orientale della provincia, ancora più ricco e tutto da scoprire. Con il castello di Sava, risalente al XV secolo, il maniero dalle cinque torri di Torricella, considerato tra i più belli della zona, il castello di carparo di Leporano e quelli di San Marzano, Avetrana e Montemesola. E i palazzi nobiliari, appartenuti ai D’Ayala, di Monteparano, Roccaforzata e San Giorgio.

E se vi è venuta fame niente paura: le Terre di Taranto sono generose anche in questo e soddisfano il palato con eccezionali prodotti gastronomici tra pane, focaccia, bombette di carne e il mitico fegatino di Crispiano a cui è persino dedicato un Carnevale estivo con tanto di sfilate di carri e maschere tipiche: Brigantino e la sua compagna Brigantella.

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