Sogni d’oro tra Normandia e Bretagna: in molti ci avete chiesto un riassunto dei luoghi dove poter dormire in un viaggio in auto con il proprio amico a quattro zampe verso queste regioni del nord della Francia.
Tappe del viaggio tra Normandia e Bretagna
Abbiamo organizzato il nostro on the road in Francia a maggio, ma evitando i mesi di punta come luglio e agosto, quando la maggior parte dei francesi si indirizza verso queste zone, settembre e ottobre rappresentano una valida alternativa dato che le giornate sono ancora lunghe e soleggiate, sempre tenendo conto che in queste regioni il clima è molto variabile anche in piena estate e va accettato così com’è. A chi si lamentava del tempo Marguerite Duras rispondeva con ironia che “la pioggia non disturba, gli uomini e le donne non sono fatti di zucchero”.
Tornando al nostro viaggio, è stato articolato e abbiamo raggiunto il punto più settentrionale, la Costa di Granito Rosa e quel paradiso naturalistico che è l’arcipelago di Sept-Îles, attraverso un lungo giro che è partito da Carcassonne.
Ma in questo post ci limiteremo a dare le indicazioni richieste e cioè tutte le informazioni sui nostri sogni d’oro tra Normandia e Bretagna. Il modo più veloce per raggiungere la parte settentrionale della Francia dall’Italia è quello di passare per la Savoia e la Borgogna, ma noi come già sottolineato abbiamo fatto un giro un po’ più ampio per comprendere anche la Cité Médiévale di Carcassonne, che non avevamo avuto modo di visitare durante i nostri precedenti tour, e la Valle della Loira con i suoi celebri castelli e le vigne pettinate.
A Carcassonne i nostri sogni d’oro sono stati ospitati nell’Hôtel du Château ai piedi delle mura con un panorama che a ogni ora del giorno e della notte ci ha fatto vivere le suggestioni di un borgo fermo nel tempo. La tappa intermedia è stata a Castelnaudary, sede della Legione straniera e patria del cassoulet, piatto tipico a base di anatra, maiale e fagioli.
Nella zona più rurale della Loira, dove a regnare sul paesaggio è la colza e dove può capitare di trovare un gregge di pecore come inquilino di antiche stanze tra gli alti muri di una piccola fortezza, è bello soggiornare in petit chateaux a conduzione familiare. Questa la scelta che avevamo fatto, contattando mesi prima le strutture per i nostri sogni d’oro tra Normandia e Bretagna. L’idea rimane vincente perché si viene accolti come in famiglia, l’atmosfera è rilassata e conversando si scoprono storie inedite non contemplate nelle classiche guide. Nel nostro caso però preferiamo non inserire il posto in cui ci siamo fermati durante il viaggio verso la Normandia perché troppo trasandato per poterlo consigliare ai nostri lettori.
In Normandia abbiamo fatto tappa a Le Hameau de la Fouquière, un piccolo villaggio in cui si respirano pace e natura tra i sorrisi di Pierre e Christine e i tanti cavalli intorno. L’Orne, il dipartimento più a sud della regione normanna, è famoso per l’allevamento equestre e qui si trova la più antica e prestigiosa delle scuderie nazionali, l’Haras du Pin, chiamata la “Versailles du Cheval”. Il poco tempo a disposizione non ci ha consentito di visitarla ma siamo stati al vicino Castello di Carrouges, a Bayeux famosa per la sua magnifica cattedrale, e sulle spiagge dello sbarco del 1943, senza rinunciare ad assaggiare sidro, Calvados e Camambert direttamente dai produttori locali.
Sulla via del ritorno ci siamo fermati allo Château de Saint Antoine nei dintorni di Limoges, in una delle zone verdi e “segrete” di Francia in cui ci sono ancora porzioni intatte dell’area boschiva più antica di tutta la nazione.