Normandia e Bretagna le abbiamo raggiunte dopo 8 giorni di viaggio e 1650 chilometri di strada, senza contare le deviazioni. Ci siamo fermati una settimana al limite settentrionale della Francia sulla Manica tra Ploumanac’h, il punto più lontano sulla Costa di Granito Rosa in Bretagna, e Mont Saint-Michel, sull’omonima baia.
Charme normanno tra campagna e mare
Certo sette giorni sono pochi e ce ne volevano almeno il doppio per conoscere le tradizioni normanne e bretoni, la storia di queste terre di confine, la gastronomia e le bellezze naturali. Ma abbiamo comunque portato con noi ricordi indelebili. E l’incanto, che è la buona vita che si svolge da queste parti, in questa terra di meraviglie sospese tra cielo e acqua che desideravamo visitare da tempo.
Personalmente sognavo di ripercorrere i passi di Proust da quando più di 30 anni fa ho letto La Recherche: non sono riuscita questa volta a immergere la mia madeleine negli stessi luoghi perché il nostro giro in Normandia ha compreso altre zone. Ma ho la scusa per tornare ancora. E ancora…

Perché come si può intuire già dalle prime righe di questo articolo dedicato alla Normandia, questa regione francese ci ha rubato il cuore.
Le strade della Normandia che abbiamo percorso per arrivare alle sue coste in faccia al vento della Manica sono quelle più verdi, tra i suoi oltre 350mila ettari di foreste e boschi e i 600mila ettari protetti in parchi naturali.

Ci siamo fermati nel dipartimento dell’Orne, paese di cavalli e di castelli, nella Bassa Normandia a Le Hameau de la Fouquière ospiti di Pierre Calleja e della sua famiglia, in un tipico villaggio della zona ricca di bellezze naturali e bei borghi autentici.
La seconda è il borgo di Bagnoles de l’Orne, l’unica stazione termale nel Nord- Ovest della Francia che ci è piaciuta per la sua atmosfera tranquilla e un po’ d’antan con i suoi palazzi e le sue ville Belle Époque.

Famosa per l’arazzo di età medievale più lungo del mondo che racconta l’invasione dell’Inghilterra da parte dei normanni, vanta una splendida cattedrale, grandioso esempio di architettura gotica normanna considerata una delle più belle di Francia. Consacrata nel 1077 alla presenza di Guglielmo il Conquistatore e la regina Mathilde, ha una stupenda facciata a 5 portali, interni illuminati da meravigliose vetrate colorate e una suggestiva cripta con magnifici dipinti del XV secolo perfettamente conservati. Dopo le visite è stato bello perdersi negli stretti vicoli tra le case a graticcio del centro storico fermandosi per una pausa dolce a base di èclair.

Oggi sono una sorta di grande museo a cielo aperto, l’Espace Historique de la Bataille de Normandie, che comprende oltre alle spiagge, i musei e i luoghi della memoria legati al D-Day. L’area più commovente è quella dei cimiteri di guerra, da quello americano di Colleville-sur-Mer con 9.386 croci e stelle di David in marmo bianco allineate di fronte alla spiaggia di Omaha a quello tedesco della Cambe.
Un altro tipo di commozione è stata quella provata al cospetto dell’Abbazia di Mont Saint-Michel: è una straordinaria emozione quella di attraversare la grande baia a piedi proprio come facevano gli antichi pellegrini diretti al monte. Un gran finale per il nostro tour in Normandia che raccontiamo in un post dedicato.
Per concludere: lo avete capito che siamo tornati a casa innamorati della Normandia, dei villaggi con le case a graticcio, le abbazie e i castelli nel verde, la campagna dolcissima di pascoli infiniti punteggiata di mucche e cavalli, i borghi e le maree. E già ci manca il suo incanto dall’autentico charme normanno, come mancherebbe a un uomo innamorato quello di una bellissima donna.