Mont Saint-Michel: destinazione meraviglia

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Mont Saint-Michel è da secoli considerato la “meraviglia dell’Occidente” e noi questa meraviglia, uno dei luoghi più magici al mondo, desideravamo visitarla da tanto tempo. E il caso ha voluto che lo facessimo nel maggio di quest’anno che festeggia 1000 anni di vita dalla sua costruzione.

L’Abbazia-fortezza tra Normandia e Bretagna

Mont Saint-Michel

Fortissima è stata l’emozione di veder spuntare il Mont, quasi improvvisamente, al di là della baia, quella delle maree più alte d’Europa che sfiorano i 15 metri di dislivello.
Per raggiungere l’abbazia bisogna lasciare l’auto in un ampio parcheggio, affollato di autobus e autovetture: chi non ha cani di taglia grande come noi può salire a bordo della navetta gratuita chiamata “Passeur”, che conduce fin sotto a Mont Saint-Michel.

Chi viaggia con un quattro zampe ingombrante invece deve optare per un bel po’ di chilometri a piedi percorrendo il ponte-passerella, che lo collega alla terraferma e viene parzialmente sommerso con il massimo dell’alta marea. Questo ponte sull’acqua è lungo 760 metri e sono stati tanti gli stop per scattare le foto al monte che emerge nella baia come un miraggio nel deserto.

Una volta superata Porte de l’Avancée, l’unica che consente l’accesso nella cinta muraria, è difficile evitare la folla dei turisti che si dipana tra spalti e strade del borgo arroccato sull’isolotto roccioso, uno dei primi siti classificato dal 1979 come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

Mont Saint-Michel

Il luogo affascina ma l’incanto è un po’ rotto dal continuo viavai di gente. Trovare un posto dove fermarsi per godere in solitaria dell’atmosfera del borgo medievale carico di storia millenaria e leggende, è stata dura ma del resto Mont Saint-Michel è uno dei siti più visitati di tutta la Francia e anche quello dove abbiamo incontrato più italiani!

Mont Saint-Michel

Prende il nome dal santo protettore San Michele Arcangelo, a cui è dedicata l’imponente Abbazia che fonde lo stile Gotico con il Romanico. La leggenda racconta che l’arcangelo Michele sia apparso tre volte in sogno al vescovo d’Avranches, Aubert, ordinandogli di costruire una chiesa in suo onore in quel punto sul mare. Le prime due volte il vescovo ignorò le richieste del Santo finché questi, infuriato, gli perforò il cranio con un tocco del suo dito e solo allora il vescovo si decise ad adempiere alle richieste dell’arcangelo.

Mont Saint-Michel

Il 16 ottobre del 709 venne consacrata la prima chiesa, ma presto la fama dell’abbazia si diffuse e molti pellegrini cominciarono ad arrivarvi per chiedere protezione a San Michele e così nel 1023 venne posta la prima pietra per un’abbazia più grande e imponente, la nuova Eglise de Notre-Dame-sous-Terre.

Mont Saint-Michel

Da quel giorno fra queste mura si sono succedute le lotte per il trono normanno, le spedizioni armate contro i bretoni, gli intrighi, le vendette, gli assalti, per cui venne costruita una prima cinta muraria, poi una seconda e infine una terza con torri e bastioni intorno alla base del monte per far diventare l’abbazia inespugnabile e il monte una roccaforte dove nel 1496 re Luigi XI istituì l’Ordine dei Cavalieri. Oggi continua a essere meta di curiosi e pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.

Mont-Saint-Michel fu definito dallo scrittore francese Victor Hugo “una piramide sul mare” ed è famoso oltre che per il fenomeno delle maree anche quello delle sabbie mobili. Con la bassa marea l’acqua si ritira di 25 chilometri e dodici ore dopo il mare ritorna con grande rapidità sotto forma di un’onda alta mezzo metro che, secondo la descrizione di Hugo, “avanza rapida quanto un cavallo al galoppo”.

Ma sono pochi i giorni delle Grandi Maree, circa una ventina nell’arco dell’anno, in cui hanno un coefficiente superiore a 100 e arrivano a circondare completamente Mont Saint Michel, facendolo diventare un’isola vera e propria. Generalmente, le maree più forti si verificano da 36 a 48 ore dopo le lune piene e nuove e in coincidenza dell’equinozio, quindi in primavera e autunno.

Mont Saint-Michel

Non abbiamo assistito a questo raro spettacolo ma ci siamo immersi nelle stradine del borgo varcando la Porte du Boulevard con i suoi cannoni e la Porte du Roi, sulla quale si notano i fregi dell’abbazia e della città. Molto affollata la Grand Rue, fiancheggiata da edifici risalenti al 1400-1500 in cui oggi ci sono negozietti di souvenir troppo cari.

Mont Saint-Michel

Il nostro giro si è fermato alla base della scalinata Grand Degré di ben 350 gradini che conduce all’Abbazia, all’interno della quale i cani non sono ammessi. Ci siamo consolati cpn il panorama: dalla sommità delle mura si ammira tutta la baia in cui l’acqua pian piano comincia a risalire creando giochi di luce e di contrasti.

Mont Saint-Michel

La prossima volta ci ripromettiamo di visitare l’Abbazia con tutti i suoi “tesori”, dalla chiesa al chiostro, dal refettorio all’ambulacro dei monaci e ai giardini della “Merveille”. E vorremmo soggiornare in zona per scoprire la baia in altri modi camminando con una guida a piedi nudi sulla sabbia fino alla fortezza che emerge solitaria o in kayak dal mare o sul fiume Sélune.

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