Francia da gustare

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Francia da gustare: la buona cucina oltralpe è un monumento alla pari di Versailles e la Tour Eiffel. E non delude mai tra piatti deliziosi in un perfetto equilibrio di sapori che non tralasciano mai l’estetica.

Un tour tra i sapori francesi

Nel nostro tour non ci siamo sottratti agli assaggi, partendo dalla colazione e cominciando la giornata con un delizioso croissant appena sfornato dall’indimenticabile gusto dovuto all’impasto sfogliato che lo rende soffice e fragrante, né troppo dolce né troppo salato.

Francia da gustare

L’altro classico delle prime colazioni francesi è la baguette con burro e marmellata, ma non una qualsiasi, bensì quella di rabarbaro che noi abbiamo trovato così buona da comprarla come souvenir per continuare a gustarla anche a casa insieme alle deliziose caramelle al latte da sciogliere lentamente in bocca.

Immancabile anche il pain au chocolat, il saccottino al cioccolato di pasta sfoglia e dalla forma quadrata ripiena di cioccolato. E come non citare le madeleine di proustiana memoria? Questa volta il nostro giro in una Francia tutta da gustare non ha compreso i luoghi di cui lo scrittore parla nella sua Recherche ma le madeleine le abbiamo mangiate eccome! Dobbiamo sottolineare che ogni pietanza ha risvegliato in noi emozioni che nemmeno sapevamo di avere o che magari avevamo dimenticato in chissà quale angolo della memoria.

È successo con il foie gras che ci ha trasportato in un viaggio nei ricordi parigini e con l’ile flottante, dessert composto da una salsa di crema inglese su cui galleggia una soffice isola di meringa, che ci ha riportato nel profumato mondo provenzale di una giornata trascorsa a Moustiers-Sainte-Marie, un villaggio medievale sospeso su una terrazza di pietra e tagliato in due da un piccolo torrente.

Francia da gustare

La nostra Francia da gustare ci ha sorpreso anche con piatti mai assaggiati prima come il cassoulet, il piatto tipico della Languedoc-Roussillon, uno stufato di fagioli, cosce di anatra e salsiccia cucinato e servito nella casseruola di terracotta da cui prende il nome e la galette bretonne, una squisita crêpe di farina di grano saraceno tipica dell’alta Bretagna, cotta su una piastra liscia e rotonda chiamata billig. La farcitura tradizionale è con prosciutto cotto, emmental o groviera e un uovo che, aggiunto crudo, si cuoce parzialmente grazie al calore della piastra e della crepe ripiegata su 4 bordi. Irrinunciabile anche la crêpe dolce al caramello salato, una bontà che crea dipendenza!

Diffuso su tutto il territorio francese e tra i protagonisti assoluti del Goût de France è il boeuf bourguignon, lo stufato di carne di manzo rosolato in padella nel grasso di pancetta di maiale e poi cotto nel forno in una casseruola con vino rosso ed erbe aromatiche, servito con verdure stufate, carote e cipolline. Una preparazione che rende la carne molto saporita e tanto tenera da poter essere tagliata con la forchetta.

Un altro piatto tradizionale, originario della Guascogna ma che si può gustare su tutto il territorio francese è il confit de canard a base di cosce di anatra marinate nel sale e poi cotte a lungo in grasso d’oca a bassa temperatura.
Più intenso il sapore dell’andouillette che è una preparazione a base di trippa e stomaco di maiale.

Per accompagnare il calice di vino nel parco del Castello di Amboise abbiamo ordinato una Quiche Lorraine, una pizza rustica tradizionale della Lorena che amiamo molto tanto da prepararla spesso anche a casa, composta da un guscio di pasta brisée contenente una miscela di uova, pancetta e panna acida.

E come fare a meno dei formaggi? Non ce li siamo fatti mai mancare gustandoli a pranzo come piatto unico oppure come si usa in Francia al momento del dessert. In Normandia, ricca di pascoli in cui placide si aggirano vacche di razza normanna e jersey, non si può rinunciare al celeberrimo Camembert de Normandie AOC, protetto da denominazione geografica e venduto nella tipica scatola di legno.

Noi lo abbiamo voluto “conoscere da vicino” recandoci a Camp Secret nel cuore della campagna di Domfront nel dipartimento dell’Orne non lontano da Le Hameau de la Fouquière dove siamo stati ospiti insieme al nostro Otto. Qui la vendita è self-service: si sceglie ciò che si desidera comprare e si paga inserendo la moneta nel salvadanaio.

L’altra grande ricchezza è costituita dai frutteti, con una grande biodiversità di pere e mele da cui si ricavano sidro e Calvados. Normandia e Bretagna sono poi famose per i loro frutti di mare, fra cui spiccano ostriche e coquilles St-Jacques, che contraddistinguono i menu di quasi tutti i bistrot e ristoranti affacciati sulla costa.
Da non perdere le moules-frites, cozze e patate fritte, ma anche le moules marinière con le cozze cucinate in un ricco brodo con vino bianco, prezzemolo, scalogno e burro. Si possono ordinare anche le moules à la crème, con l’aggiunta di farina, panna e aglio, ma noi dopo averle assaggiate a Saint Tropez non le abbiamo trovate di nostro gusto.

Le ostriche vanno gustate non solo a tavola: il must è farlo al Marché aux huîtres di Cancale sotto il faro di Houle di fronte a Mont Saint-Michel accompagnate da un buon bicchiere di sidro. Nella Valle della Loira si brinda con il vino dato che è una delle aree francesi maggiormente vocate. Tra i nostri preferiti lo Chenin blanc e tra i rossi il Cabernet Franc e il Gamay. Sulla via del ritorno ci siamo fermati in Haute Vienne nella regione della Nouvelle Aquitaine che vanta una gastronomia molto ricca influenzata da tradizioni diverse, da quella basca a quella del Périgord fino alla cucina del Limousin basata soprattutto sulla carne eccezionale delle vacche locali.

Francia da gustare

In chiusura: ovunque vi chiederanno se prima di accomodarvi a tavola gradite un aperitivo. È bello concederselo ogni tanto. Noi lo abbiamo fatto nella elegantissima sala del castello del Domaine de la Tortiniere prima di cena e abbiamo scelto un Kir Royale a base di champagne e crème de cassis, ossia ribes nero.
E ricordate per godere al meglio della Francia da gustare che le tariffe praticate per il pranzo sono più convenienti rispetto a quelle della sera, soprattutto durante la settimana.

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Rosalia
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