Se con la Normandia è stato un colpo di fulmine, la Bretagna ci ha coinvolto i sensi, sollecitandoli tutti! Ebbene sì, qui abbiamo perso la testa così come ci siamo letteralmente persi tra borghi, cieli grigi, tramonti, piccole case dai tetti di paglia, rivestite di ardesia o di pietra calcarea e facciate ornate da travature in legno dall’aspetto fiabesco secondo la tecnica del colombage, che ricordano i racconti di Hansel e Gretel.
Sulla costa bretone tra rocce rosa e maree

1. La prima bella sorpresa è stata Rennes, attuale capoluogo della regione, in passato capitale del Ducato di Bretagna. Questo passato splende ancora nelle strade ampie e nelle bellissime piazze, in cui si alternano stile contemporaneo e storia. Dal Medioevo delle case a graticcio, di cui Rennes detiene il maggior numero dopo Strasburgo, al secentesco Parlamento di Bretagna fino ai moderni palazzi lungo il fiume Vilaine.

4. Sulla Costa di Granito Rosa siamo stati ospiti dell’Hotel de l’Europe a Ploumanac’h, incantevole borgo di pescatori dichiarato il “Village Préferé des Français”, di fronte alla spiaggia dove secondo la leggenda nel VII secolo approdò Saint-Guirec, venuto dal Galles per evangelizzare i Bretoni. Il panorama con gli enormi sassi cambia in continuazione al ritmo delle maree, coprendo e scoprendo il fondo ricoperto di alghe brune e abbracciando o allontanandosi dalla statua del santo custodita nell’Oratorio sopra la scogliera, meta di pellegrinaggio da parte delle ragazze che desiderano sposarsi entro l’anno, che secondo la tradizione devono piantare un ago nel volto del povero monaco.
Da qui parte il tratto più suggestivo del Sentiero dei doganieri che un tempo pattugliavano il litorale per impedire il contrabbando, che si sviluppa per oltre 1300 chilometri cingendo le coste della Bretagna. Protagonisti sono gli enormi massi di granito rosa scolpiti dal mare e dalle forme più bizzarre: il “cappello di Napoleone”, “il teschio”, “la strega” e così via seguendo la fantasia.
7. Ci siamo poi spostati a Saint-Malo, una splendida città di cui la parte più antica è circondata da un anello di altissimi bastioni percorribili a piedi. L’abbiamo raggiunta con una lunga e piacevole passeggiata sferzata dal vento della Manica partendo dal nostro albergo, l’Hotel Kyriad St Malo Plage, uno dei pochi ad avere accesso diretto alla spiaggia principale della città, quella del Sillon. Siamo entrati dalla Porte Saint-Thomas che riserva una vista eccezionale sul Forte Nazionale e sull’isolotto di Grand Bé.
Un consiglio? Salite sulle mura dalla Torre Bidouane, un’ex polveriera a forma di ferro di cavallo che offre un panorama su tutta la baia e sulle isole di Grand Bé e Petit Bé. Poi raggiungete il Bastion de la Hollande che si affaccia sulla spiaggia di Bon Secours e scendete nel bel centro storico che sfoggia i palazzi costruiti dai corsari, i ricchi armatori che lo abitarono.
Se la lunga passeggiata vi ha messo fame, fate come noi che al rientro abbiamo lasciato Otto nella nostra magnifica camera vista mare e maree al Kyriad Saint-Malo e ci siamo fermati a cena a Le Sillon, un ristorante molto chic con ampie vetrate sulla lunga spiaggia omonima, dove però i cani non possono entrare.
E con un pizzico di fortuna e la complicità di una bella aria tersa abbiamo potuto scorgere sullo sfondo della baia l’Abbazia di Mont-Saint-Michel che si vede solo nelle giornate più limpide.
9. Da ricordare che questi sono i luoghi della leggenda celtica per eccellenza, quella di Re Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda: sarebbero sepolti nella mitica Avalon o solo addormentati vittime di un sortilegio della fata Morgana.
10. Saint-Malo è famosa per le sue maree, tra le più evidenti d’Europa: uno dei grandi piaceri del nostro soggiorno è stato quello di godersi le maree e il paesaggio mutevole del litorale. Gli effetti delle maree si verificano su tutti i corpi idrici del pianeta. Ma se il Mar Mediterraneo subisce un impatto minimo perché è più chiuso, negli oceani si verificano maree significative. E a a Saint-Malo fanno parte del ritmo quotidiano della vita locale, con 2 basse maree e 2 alte maree ogni 24 ore, con una differenza media di oltre 12 metri: il risultato è un paesaggio totalmente alterato tra la bassa e l’alta marea, con ampie zone di sabbia ideali per passeggiare e fotografare il sole mentre cala all’orizzonte, mentre al mattino le onde arrivano sotto le finestre e temerari in muta si divertono a passeggiare con l’acqua alla vita.
Che meraviglia, purtroppo io in Francia ho lavorato solo per Disney e ho fatto qualche giro nella brutta Parigi, ma il resto dev’essere evidentemente uno splendore.
Non sapevo di Re Artù, credevo che fosse storia di sola terra inglese… 🤔
La Francia ha una diversità tra le regioni che assomiglia molto a quella italiana: diverse e tutte interessanti. La Bretagna ci ha conquistati e del resto non richiama la Gran Bretagna solo nel nome…