Venezia. La prima volta ci sono stata da bambina insieme ai miei genitori: tra le strade d’acqua e la magnificenza di piazza San Marco mi sono immaginata nelle pagine di una delle favole che leggevo prima di addormentarmi a metà tra una principessa e una sirena.
La guida ufficiale dei Gondolieri
Ci sono poi tornata diverse volte complice il fatto che, frequentando l’Università a Milano, Venezia era facilmente raggiungibile con poche ore di treno. Ma la meraviglia nei confronti di questa città unica al mondo è rimasta la stessa, mentre è cresciuto l’amore verso i suoi luoghi da quelli più noti ai più nascosti.
Una delle mie volte più belle a Venezia è stata quella in cui ho potuto partecipare al suo splendido Carnevale, quando le feste si tenevano tra calli e campielli intorno a piazza San Marco e in posti magici come il piccolo cortile antistante la Chiesa di San Giovanni Evangelista. E, ospite di un’amica ho avuto la magnifica occasione di ammirare la Basilica di San Marco e la piazza inondati dalla luce della luna piena dall’alto dei tetti delle Procuratie Vecchie: unico problema il vento freddo che penetrava facendomi intirizzire tra il top di tulle e il raso della coda del mio abito da sirena! Eh sì perché avevo voluto proprio vestirmi da Sirenetta così come mi ero sentita da piccola al cospetto di questa meravigliosa città.
Rientrata in Puglia ho avuto diverse occasioni per ritornare a Venezia. Ho partecipato come relatrice a un Convegno del WWF a Ca’ Foscari e ricordo con tanta emozione la prima volta che parlavo sul palco a un foltissimo pubblico, con la voce che mi tremava e il terrore di dimenticare tutto ciò che dovevo dire. E la gioia di aver brillantemente superato la prova mi ha fatto dimenticare i disagi dovuti all’acqua alta che aveva inondato piazza San Marco.
E poi ci siamo tornati in tre, io, Michele e Arturo, già allora studiando itinerari alternativi alternando vaporetto e passeggiate a piedi. E, negli ultimi tempi, con i tre nipotini e Otto: in una sola giornata abbiamo preso tre mezzi per raggiungere Venezia e siamo riusciti perfino ad arrivare a Burano.
L’ultima? A settembre del 2019 quando abbiamo scoperto Venezia dall’alto essendovi arrivati in aereo e zone per noi ancora sconosciute come il Lido e la Giudecca.
In ognuna delle occasioni ci sarebbe stato davvero molto utile il libro pubblicato dalla casa editrice lineadacqua e redatto insieme all’Associazione Gondolieri di Venezia con il supporto di Terrazza Aperol.
“Venezia. La guida ufficiale dei Gondolieri” infatti propone itinerari in città suggeriti da chi la conosce meglio di tutti e da chi da sempre la vive “solcando le calme acque della laguna, dei canali e dei suoi rii più nascosti”.
Anche perché a Venezia, nonostante le indicazioni sui muri chiamate nizioleti, che sono le tipiche targhe usate per indicare la strada da percorrere e i nomi delle vie, ci si perde spesso e volentieri! E anche nella nostra ultima visita abbiamo dovuto chiedere informazioni per raggiungere il posto in cui avevamo deciso di fermarci per un cicheto e n’ombra de vin.
La guida, divisa in sei ideali itinerari, è molto utile anche da questo punto di vista in quanto per ognuno viene proposto un QR code che una volta inquadrato con lo smartphone dà indicazioni su cosa visitare, dove fermarsi a mangiare e anche dove comprare il meglio dell’artigianato locale.
Cosa aggiungere? Non vediamo l’ora di poter utilizzare la guida ufficiale di Venezia redatta dai Gondolieri, i custodi della città da oltre mille anni, per poter scoprire altri lati inediti come i giardini “segreti”. E vorrei tanto che la promessa che Michele mi ha fatto durante la nostra ultima volta a Venezia venga mantenuta: alloggiare sul Canal Grande per poter ammirare la strada più bella del mondo che cambia colore a seconda dei riflessi della luce del giorno e scivolare sulla sua superficie acquea dolcemente e romanticamente a bordo di una gondola!
Venezia. La guida ufficiale dei Gondolieri
Lineadacqua
€ 20