Carinzia: i 111 luoghi da non perdere

LettureontheRoadCarinzia: i 111 luoghi da non perdere
spot_imgspot_imgspot_img

 

Questa volta non vi potremo raccontare i 111 luoghi della Carinzia che devi proprio scoprire perché non conosciamo ancora questa regione dell’Austria ricca di laghi paradisiaci, alte montagne e panorami indimenticabili nonché di una gastronomia degna di nota. Ci affidiamo dunque a chi la conosce bene per creare la base per un futuro tour della Carinzia, considerata una delle mete più versatili d’Europa ideale in ogni periodo dell’anno tra sci, passeggiate, mercatini di Natale e bacini di acqua dolce dove fare il bagno.

La Carinzia raccontata da Gisela e Franz

Il volume 111 luoghi della Carinzia che devi proprio scoprire è stato scritto per la casa editrice Emons da Gisela Hopfmüller, nata e cresciuta in Carinzia, e Franz Hlavac della Bassa Austria: chi meglio di loro avrebbero potuto raccontarla? Quindi a differenza dei due libri dedicati ai 111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire e 111 luoghi del Friuli Venezia Giulia che devi proprio scoprire non abbiamo potuto inserire conoscenze personali, ma abbiamo letto con grande interesse le schede relative ai luoghi più significativi della regione prendendo appunti e sottolineando le esperienze che ci piacerebbe fare in prima persona insieme al nostro Otto.

Quali sono? Partendo dal centro della Carinzia la nostra prima tappa sarebbe senz’altro una passeggiata al cospetto dell’abete-candelabro, chiamato così perché formato da enormi rami cresciuti intorno al tronco principale spezzato pare dal peso della neve. Questo albero grandioso si trova a Laastadt frazione di Arriach che rappresenta il centro esatto della regione di cui l’enorme pianta è il simbolo. E se nel frattempo si ha voglia di qualcosa di buono niente di meglio di una sosta alla trattoria e vinoteca di Slow Food “Alte Point”.

Carinzia

Doverosa la visita al piccolo museo che illustra la storia e la resistenza slovene situato a Bad Eisenkappel, luogo in cui il 25 aprile 1945 i membri di una compagnia tedesca delle SS uccisero quattro adulti e sette bambini nel maso della famiglia Sadovnik: si trattò di uno degli ultimi crimini commessi ai danni della popolazione civile carinziano-slovena prima della fine della guerra. Solo tre bambini sopravvissero al massacro e il maso Persmanhof, importante avamposto nella Resistenza ai nazionalsocialisti, venne incenerito. Nei pressi l’incantevole mondo delle grotte dell’Obir aperte da metà aprile a metà ottobre.

Voglia di relax? A Bad St. Leonard c’è una sorgente sulfurea con piscine al chiuso e all’aperto dove immergersi. Per soddisfare il palato invece sono perfetti i Karnter Kasnudl, i ravioli preparati in numerose varianti da Ingeborg Daberer nel Gasthof Grunwald a Dellach im Gailtal. Rinomate le terme di Villach con il grande parco termale di Warmbad che vanta la piscina più grande d’Europa.
Andando avanti con la lettura del libro abbiamo appreso che la Carinzia tra il 1473 e il 1483 venne invasa dai Turchi per ben cinque volte: la popolazione contadina si rifugiò sulle montagne dove le chiese furono dotate di mura e cammini di ronda per difesa e protezione. Una delle meglio conservate della Carinzia si trova a Diex, piacevole punto di partenza per piacevoli escursioni sulla catena montuosa delle Saualpe.

Carinzia

Ci credereste? A Finkenstein am Faaker See al confine con l’Italia si produce una pasta speciale. Fu Giuseppe Gregori, originario del lago di Garda ad avviare la produzione di quello che è il pastificio più antico dell’Austria, la cui attività è oggi nelle mani di Katharina Gregori, che rappresenta la quinta generazione. Dopo si può decidere di assaggiare i dolci e i cioccolatini di Craigher a Friesach che vanta la fontana più grande del Land.
A Gmund in Karnten si trova il Museo della Porsche, dove fu progettata e costruita la primissima auto della casa automobilistica di Stoccarda, la leggendaria 356. Per incontrare la patrona della Carinzia bisogna spostarsi a Gurk dove nella cripta della cattedrale è sepolta Emma, contessa di Friesach-Zeltschach, venerata fin dal 1405 ma divenuta santa 500 anni dopo.

Naturalmente un viaggio in Carinzia non può prescindere da una visita a Klagenfurt splendido capoluogo regionale: Alter Platz, è il punto principale della città vecchia, un autentico gioiello con palazzi in stile rinascimentale e liberty di ispirazione italiana. Ma è nella Neuer Platz che si trova il Lindwurm, il drago emblema della città che ha però un punto debole. Per scoprire quale leggete il libro di Gisela e Franz!

D’inverno in città si può godere del bellissimo Christkindlmarkt, dove comprare figure del presepe intagliate a mano, decorazioni natalizie in vetro soffiato e dolci, ascoltando i cori tradizionali nel cortile del palazzo Landhaus.
Altri imperdibili mercatini sono quelli di Mallnitz, villaggio dell’Avvento nella zona turistica del Parco Nazionale degli Alti Tauri, e quello ai piedi della Pyramidenkogel, la torre di osservazione in legno più alta del mondo che offre una vista mozzafiato su tutta la Carinzia.
Durante l’Avvento una tappa perfetta è Velden con la gigantesca corona dell’Avvento galleggiante sul lago Wörthersee da esplorare anche sul battello che effettua un giro turistico natalizio nella baia di Velden.

Tra i castelli va visitato quello di Wasserleonburg, sulla collina tra gli alberi sopra Notsch, famoso per aver ospitato Edoardo, duca di Windsor, e sua moglie Wallis Simpson per la loro luna di miele dopo il matrimonio celebrato il 3 giugno 1937 al castello di Candé, nella Valle della Loira.
E ora che abbiamo stilato una lista delle cose da fare non ci resta che programmare il nostro viaggio in Carinzia!

Franz Hlavac e Gisela Hopfmüller
111 luoghi della Carinzia che devi proprio scoprire
Emons Edizioni
€ 16,95

Scopri Bibibau con noi

Rosalia
Rosalia
This travel blog with the dog is a personal selection of our best experiences, our favorite spots and secrets places around the world curated by Rosalia e Michele.

ARTICOLI CORRELATI

Scopri Bibibau con noi

Scopri i prodotti Mediterrah

ULTIMI ARTICOLI

IJO’ Design: a spalle coperte

IJO’ Design è un brand salentino che fa realizzare artigianalmente mantelle, scialli e stole,...

Belle storie di penna

La penna è per me un fondamentale strumento di lavoro, perché da sempre preferisco...

Moskardin: appunti di viaggio

Moskardin è il nome di un elegante quaderno di viaggio di produzione artigianale e...

Recycle: l’arte del riciclo per i bijoux

Quando si va in vacanza si ha voglia di portare con sé qualche accessorio...

Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here