Dei posti dove “lo famo strano” vi abbiamo parlato spesso, ma la lista si allunga e noi vogliamo tenervi informati! Così in attesa dei racconti sui nuovi posti provati da noi e da Otto vi proponiamo la sesta parte della nostra rubrica.
Non pensate a male… ciò che facciamo strano è dormire in strutture particolari dividendo sonni e sogni con il nostro Otto.
Strano, ma non troppo!
Vi abbiamo già raccontato le nostre esperienze vissute in posti singolari tra le sale e le torri di severi castelli, delle notti nel ventre accogliente dei trulli e tra le mura possenti di masserie fortificate e torri sul mare, di serene dormite in sontuose dimore d’epoca ma anche in posti insoliti come filande, case sugli alberi, cottage nel bosco e sul lago, fino a Safari Tents e geodome immersi nella natura.
E adesso? Vogliamo continuare a ispirarvi e a suggerirvi come trascorrere soggiorni in posti un po’ diversi dal solito. Che non devono per forza essere strani, ma emozionare!
E quale emozione più bella di quella di sentirsi accolti a casa come amici?
Come a casa
Questa sensazione ci è capitata spesso, ma ne vogliamo condividere con voi almeno tre. La prima, più lontana nel tempo e vissuta con il nostro indimenticabile Arturo, l’abbiamo provata a Matera quando siamo stati ospiti presso L’Arturo B&B. una casa affacciata sui Sassi e ristrutturata in modo light perché mantenesse il fascino che dà alle cose la patina del tempo. Ovunque occhieggia un cuore, simbolo del B&B e del concept di Arturo e Monica: “Chi entra qui deve sentirsi come a casa, prendersi tutto il tempo per leggere, oziare e, se ne ha voglia mangiare. Anche alle tre del pomeriggio!”.
Dalla Basilicata a Napoli le emozioni non cambiano. Questa volta è Carlo che ci fa entrare nel suo mondo e in quella che già dal nome scelto in versione inglese, The Foria House, suggerisce un concetto di casa vissuta.
Nella zona più verace di Napoli, quella del Rione Sanità, sulla trafficata via Foria si apre un grande portone, che attraverso l’androne di un palazzo conduce a una scala che già al primo piano riserva la bella sorpresa di un arioso giardino. La struttura dispone di quattro camere, ognuna con bagno privato, TV e aria condizionata, ed è stata una delle prime ad accoglierci insieme al nostro Otto allora piccolino, che si è mosso goffamente tra gli ambienti pieni di atmosfera, arredati con oggetti e cose comprate un po’ qua e un po’ là e perfino lasciate dai precedenti proprietari.
Una vera e propria casa di famiglia è invece quella che a Vitulano, sempre in Campania, ospita il B&B Nonna Carmela. Come dice il nome, infatti, Carmela era la nonna del professor Nicola Matarazzo che ha voluto renderle omaggio ristrutturando con gusto e garbo questi ambienti, dotandoli di tutti i confort per far assaporare agli ospiti l’intimità di un luogo antico e accogliente che profuma di famiglia nel silenzio di un borgo che sembra fermo nel tempo.
La storia nei borghi
A proposito di tempo, è una sensazione strana quella che si prova passeggiando per vicoli e piazzette di borghi rinati e restituiti alla vita: si sente il respiro di chi ci ha abitato mentre tutto scorre e sembra al contempo immobile.
Posti come Castello di Postignano, piccolo paese umbro, abbandonato negli anni ’60 e tornato a vivere grazie a un’attenta opera di restauro degli architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, che hanno trasformato il borgo medievale nella valle del Nera in albergo diffuso di charme. Castello di Postignano Relais con le antiche case del borgo trasformate in 22 ampie e curatissime suites, biblioteca, salotti, sala biliardo, campo bocce, piscina riscaldata e piccolo centro benessere, rappresenta il posto ideale per una esperienza di relax nella natura.
Grande atmosfera anche al Borgo della Marmotta, adagiato in quel paesaggio di fiaba che è la campagna intorno a Spoleto. Le origini del borgo risalgono al Medioevo e di tale periodo ha mantenuto l’aspetto, riportato all’antico splendore dal sapiente restauro voluto dai proprietari, Paolo e Alessandra e i loro figli Filippo e Federico, i Marchesi Montani della Fargna che attualmente abitano tra Villa della Genga, una bella costruzione a poca distanza, e Firenze.
Le grandi camere sono ospitate in quegli spazi che una volta erano le stalle, l’ovile, il frantoio, il granaio, mentre nelle grandi aie all’aperto sono stati creati confortevoli aree per vivere momenti all’aperto nel parco che invita alla serenità tra alberi da frutto, cespugli, alti alberi a far ombra e tanti fiori.
Una rinascita pure quella di Borgotufi, che da villaggio fantasma si è trasformato in un borgo modello tramite un attento e accurato recupero architettonico. Siamo a Castel del Giudice, in provincia di Isernia al confine tra Abruzzo e Molise, dove le antiche stalle sono state recuperate con criteri antisismici, arredate in modo semplice e confortevole e trasformate in eleganti casette per gli ospiti dell’albergo diffuso, raccolto intorno alla piazza affacciata sulla vallata. La particolarità di Borgotufi è quella di unire il passato al presente e alla seconda vita di Castel del Giudice contribuiscono anche il ristorante e la spa a disposizione dei cento ospiti che l’albergo diffuso può accogliere.