Dormire, lo famo strano… Continuano i nostri suggerimenti per camere un po’ fuori dal comune, testate e raccontate nella nostra rubrica Sognidoro, dedicata alle recensioni alle strutture che ci mettono a disposizione le loro stanze per le nostre notti. Dopo la prima parte, qui altri 5 suggerimenti più due: il primo relativo a un’esperienza già vissuta che presto vi racconteremo sul blog, l’altro a un nostro grande desiderio!
Dormire in masseria
Altri luoghi simbolo della nostra Puglia sono le masserie: ce ne sono di vari tipi a seconda dell’utilizzo per cui venivano costruite e utilizzate. Tra le più grandi e particolari quelle sorte sulle strade della transumanza. Qui ve ne segnaliamo due, ma molte altre le trovate nella nostra rubrica Sognidoro. Una a nord di Bari, a Bisceglie, nella campagna argentea di ulivi sulla stessa lama in cui a poca distanza sorge il famoso Dolmen: https://www.cittameridiane.it/posta-santa-croce-tra-le-antiche-mura/. L’altra sulle colline che dominano Fasano, “svettando su un mare argenteo di ulivi secolari, seduta come una elegante signora su una terrazza che guarda il mare all’orizzonte”: https://www.cittameridiane.it/masseria-casaburo-nel-segno-della-memoria/.
Riposare in una stalla
Un casale immerso nella bellezza selvaggia del verde che guarda verso il Monte Bulgheria: siamo in Cilento a Roccagloriosa dove Ester Finamore ha voluto ristrutturare una vecchia tenuta di famiglia chiamandola Le stalle di Giurò, dal nome del pastore che se ne occupava. E nelle vecchie stalle in pietra sono state ricavate le camere con i muri grezzi, il vecchio pavimento, il soffitto ligneo scandito dalle imponenti travi, pochi semplici mobili e oggetti carichi di ricordi e ricchi di emozioni: https://www.cittameridiane.it/le-stalle-di-giuro-aria-di-famiglia/.
La casetta sul lago
“Immergersi nella pace dei boschi sulla riva tranquilla di un lago e trascorrere del tempo in casette di legno con veranda affacciata sull’acqua è stato sempre un nostro grande desiderio. Pensavamo di poterlo realizzare recandoci in luoghi come la Finlandia, dove andare al cottage, mökki in finlandese, è una delle più diffuse usanze del paese, o in Canada, dove lo chalet in riva ai laghi è una soluzione abitativa diffusa. Invece per soddisfarlo non siamo dovuti andare lontano, ma abbiamo raggiunto Castel Volturno, a due ore da Roma e a metà strada tra Caserta e Napoli, dove si trova il Plana Resort, un villaggio all’interno dell’EcoParco del Mediterraneo”. Siete curiosi? Leggete il post: https://www.cittameridiane.it/plana-resort-sul-lago-dorato/.
Chi è che bussa al mio convento?
“L’ex Abbazia di San Lorenzo, fondata nell’XI secolo dai Firidolfi feudatari di Gaiole in Chianti, è oggi un agriturismo pieno di fascino e di antiche suggestioni che prende il suo nome, Badia a Coltibuono dal buon raccolto, Cultus Boni, che nella zona si fa di olive per l’olio e di uva per il vino e che ancora oggi rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda a conduzione biologica”. Unica l’esperienza di dormire nelle stanze ricavate dalle antiche celle dei monaci vallombrosani e nelle parti anticamente usate per l’ospitalità dei viandanti, ristrutturate e trasformate in appartamenti dotati di ogni comfort e con arredi unici in quanto antichi mobili di famiglia: https://www.cittameridiane.it/badia-coltibuono-camera-vista/.
Una notte nel forno
Tra le esperienze più singolari quella di dormire in un antico forno di paese, quelli che una volta raccoglievano gli impasti che venivano consegnati sulla striscia di legno che si portava sulle spalle. “Più o meno ogni otto giorni, le pagnotte sulle quali spesso si tracciava una bella croce, venivano portate al forno per essere cotte dopo aver concordato il turno dell’infornata. A Specchia, paese del Basso Salento ben conservato che fa parte del club I borghi più belli d’Italia e che nel 2013 ha ricevuto anche il riconoscimento di Gioiello d’Italia, uno degli ultimi antichi forni usati un tempo per la tradizionale cottura del pane, è ora una casa accogliente che presenta una serie di spazi suggestivi su più livelli”: https://www.cittameridiane.it/specchia-house-nellantico-forno/.
Prossimamente vi parleremo di un’altra esperienza singolare: l’aver trascorso la notte in una filanda dove nell’800 si allevava il baco da seta e nel ‘900 si tessevano tessuti, che oggi è stata trasformata in una dimora di charme a Casamassella il paese non rivierasco più a oriente d’Italia che si trova in Salento vicino a Otranto.
Fuori lista, perché ancora in quella dei desideri, aggiungiamo dormire in un faro: non sono molti in Italia quelli in cui si può vivere l’emozione di svegliarsi a picco sulle onde del mare, ma intensi “rumours” parlano della riconversione di un faro delle Isole Tremiti in struttura ricettiva: non ci resta che attendere, non abbiamo fretta!
Davvero interessante e pieno di informazioni utili questo post!
Grazie! Cerchiamo di dare consigli su dove dormire bene in posti insoliti 😊
Mi piacerebbero tanto il faro, la masseria e la fattoria!
Per il faro stiamo continuando la nostra ricerca ma nel frattempo abbiamo provato l’emozione di dormire in una torre a picco sul mare!
Adoro gli alloggi particolari, certo che la casetta sul lago è super romantica!! Ma per un tuffo tra storia e tradizioni sarebbe perfetto il forno. Io sono stata in una bellissima masseria a Mesagne, ben ristrutturata e circondata dagli ulivi, un paradiso!
Il nostro blog è partito con l’idea che l’alloggio faccia parte integrante del viaggio. Non solo. A volte è proprio il posto in cui dormire “strano” che ci spinge a raggiungere un determinato territorio. Hai fatto l’esperienza della masseria ma non del trullo? Allora devi assolutamente tornare in Puglia! 😉
Sistemazioni particolari e accoglienti. Mi manca l’esperienza del faro; ci vorrei trascorrere un we nella stagione invernale per ammirare da un posizione privilegiata la potenza del mare in burrasca
Stiamo per raccontare le altre esperienze “particolari” che abbiamo fatto nel tempo ma quella del faro continua a mancarci.
Nel frattempo ci siamo informati: uno solo dei fari croati, in cui una o più notti non sarebbero un salasso, accetta pelosi. Quindi stiamo “coltivando” l’idea… 😉