Dormire: lo famo strano? Io e Michele non avevamo ancora creato il nostro blog Città Meridiane quando abbiamo cominciato a pensare di suggerire per ogni meta un “luogo particolare” dove dormire.

Dunque sin dall’inizio abbiamo pensato di suggerire ai nostri lettori camere e strutture ricettive un po’ fuori dal comune, nella convinzione che i posti in cui si decide di trascorrere la notte siano fondamentali per l’esperienza stessa del viaggiare.
Anche e soprattutto per questo abbiamo pensato di dare il nome di Sognidoro alla nostra rubrica dedicata alle recensioni alle strutture che ci mettono a disposizione le loro stanze per le nostre notti.

Quando poi il nostro blog ha finalmente visto la luce con la messa online ad aprile del 2015, il primo dei nostri Sognidoro a essere raccontato è stato quello vissuto in una notte di dicembre dell’anno precedente niente di meno che in un castello! E non solo… Nell’enorme maniero con tanto di alte mura e meraviglioso giardino all’interno c’eravamo soltanto noi!

Oh che bel castello…

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“Chi non ha mai sognato di avere a disposizione un castello tutto per sé? Sia pure per una sola notte da re e regine? Io, Michele e Arturo abbiamo vissuto questa favola a Casamassella, vicino a Uggiano La Chiesa, in provincia di Lecce. Un piccolo paese raccolto intorno a una bella piazza sulla quale si affaccia il Castello De Viti De Marco. Imponente e severo all’esterno, internamente cela giardini bellissimi e ambienti suggestivi che si dipanano come una matassa che non sempre è facile districare tra livelli diversi, cunicoli e grandi sale”: il resto leggetelo nel post https://www.cittameridiane.it/dal-castello/.

Di seguito vi suggeriamo altri 9 luoghi particolari in cui abbiamo dormito durante i nostri giri fino a ora. In attesa di potervene raccontare presto degli altri: provati e approvati da Città Meridiane!

La casa sull’albero

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“Chi non ha mai sognato da piccolo una casetta sull’albero tutta sua? Dove rifugiarsi, passare la giornata a giocare e perfino la notte? Da piccola ne desideravo una all’interno della pineta della grande villa nella quale trascorrevo le mie estati con la mia famiglia e con tanta, ma tanta fantasia, immaginavo ci fossero scale, muri e finestre sui rami dell’albero più accessibile dove spesso mi ritiravo a pensare e a guardare lontano. Quello è rimasto un sogno… Ma noi di Città Meridiane, anche se da grandi, il nostro desiderio lo abbiamo realizzato. Dove? In Toscana, alle porte di Firenze”: leggete il resto nel nostro post https://www.cittameridiane.it/casa-barthel-tra-terra-e-cielo/.

Nell’antico mulino

“Siamo a Pisciotta, rinomata per la produzione di olio di oliva dall’ulivo pisciottano, alto, maestoso e abbarbicato sui fianchi di queste ripide alture che guardano il mare. Qui Sonja Damato ha voluto ristrutturare un mulino che con la sua imponente presenza mantiene vivo il passato. A partire dall’antica macina di un vecchio frantoio, vera e propria scultura che incombe tra le camere e la sala per le colazioni. Il nome del B&B ‘A Machina la locanda del fiume vuol essere un omaggio proprio all’originale destinazione d’uso del grande edificio, un vecchio mulino che sorgeva sulla strada che porta al paese di Pisciotta sulle sponde di un torrente”. Se volete saperne di più leggete il post: https://www.cittameridiane.it/a-pisciotta-nel-vecchio-mulino/.

Dormire in un trullo

Vivendo in Puglia e a due passi dalla Valle d’Itria, questa è una delle esperienze più vissute! Ma vi assicuriamo che ogni volta che abbiamo la fortuna di dormire in un trullo, immerso nella quiete e nel verde della campagna oppure inserito nei rioni densamente popolati di Alberobello, l’emozione si ripete unica e sempre uguale. Perché trascorrere la notte in un trullo è vivere un’esperienza magica: provare per credere. Nel nostro blog di suggerimenti ne troverete parecchi. Qui vi segnaliamo gli autentici trulli di Parco della Vigna nei dintorni di Martina Franca https://www.cittameridiane.it/parco-della-vigna-il-tempo-ritrovato/ e quelli in contrada Serra, a un chilometro da Locorotondo, in piena Valle d’Itria, della Masseria Rocchella https://www.cittameridiane.it/via-dalla-pazza-folla/.
Per “andare a fare un giro in luoghi che sembrano fermi nel tempo. Nella direzione opposta o quasi a quella verso cui si dirigono le folle. Non per snobismo ma per andare a vedere e, magari vivere per qualche giorno, contrade in cui la vita scorre piano tra il verde e l’amaranto dei boschi, panorami su dolci colline e caprette che scorrazzano libere come cagnolini tra le corti di antiche masserie inerpicandosi sulle chiancarelle dei coni dei trulli”.

Rifugiarsi in pajara

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Se amate il Salento, tanto quanto lo amiamo noi, una volta nella vita dovete assolutamente vivere l’esperienza di dormire in una pajara, tipica abitazione rurale utilizzata come giaciglio per i pastori, simile ai famosi trulli della Valle d’Itria, ma a forma di tronco di cono, con pianta circolare costruita con pietre ricavate dai terreni circostanti e montate “a secco”, ovvero senza l’aiuto di alcuna malta o sostegno.
“La nostra Paiara, imponente e con spesse pareti, è sicuramente fra le più grandi di tutto il territorio e ha rappresentato per una notte un bozzolo segreto avviluppato dal verde cangiante degli ulivi”: trovate la descrizione della nostra esperienza sul blog https://www.cittameridiane.it/masseria-spirdo-rifugio-pajara/.

(fine prima parte)