Arriverà il tempo di ritrovarsi in un viaggio. Speriamo presto. Intanto proviamo a farci trasportare dai ricordi o dai desideri, camminando virtualmente verso un orizzonte senza nuvole, affacciandoci da una finestra aperta sul nostro monitor dentro un panorama, cercando di rilassare mente e corpo.
In viaggio tra ricordi e desideri
Attraverso i ricordi approdiamo presso le più belle spiagge della Puglia, quelle meno conosciute e poco frequentate. Ci arrampichiamo tra i meandri della memoria per tornare a Capri, l’isola del mito.
Ogni viaggio, fatto o da affrontare, contiene insieme alla sorpresa della conoscenza, una promessa di felicità. In attesa che nuovi viaggi la riportino nelle nostre vite, ci abbarbichiamo ai vecchi: tra i più belli, traboccanti di gioia perché tanto desiderati, quello a Santorini dello scorso anno. Come dimenticare quei tramonti sulla caldera di una delle isole più amate del mondo?
Per il capitolo “desideri” nella nostra lista inseriamo Vulcano, isola delle Eolie, una zona della Sicilia che ancora non conosciamo, immaginando di farci coccolare attraverso i trattamenti a base di zolfo e fanghi naturali proposti nelle Spa degli alberghi. E anche Creta, la più grande delle isole greche, che a detta di chi ci è stato vanta un mare tropicale che lambisce le spiagge di Balos ed Elafonissi o, ancora, Cipro per un tuffo a Petra Tou Romiou, dalle cui spume secondo il mito nacque Afrodite.

Dopo essere stati a Malta, ci piacerebbe tornare nell’arcipelago maltese per scoprire Gozo e Comino oppure volare in Spagna ed esplorare Formentera in bicicletta, intervallando le passeggiate a due ruote con bagni nelle spiagge di Llevante Ses Illetes e Migjorn.
Ritrovarsi in viaggio, ma come? Immaginiamo i nostri viaggi di domani lenti, senza fretta. E’ così che ci vediamo sorseggiare un pastis alla calda luce di un tramonto in riva al mare a Cassis dopo aver goduto di una gita in barca tra le calanques. Un’esperienza che ci è rimasta nel cuore e che ci piacerebbe rifare.
Una che invece desideriamo fare da tempo è quella del giro sull’Electrico 28, emblema di Lisbona: il tram d’epoca dal caratteristico colore giallo che va su e giù da Praça Martim Moniz e Campo Ourique, i due capolinea che coprono un percorso di circa 40 minuti.
E vorremmo tornare a passeggiare in modo lento e contemplativo godendo di ogni magnifico scorcio tra le calette della penisola di Capoliveri sull’isola d’Elba.
E poi dedicarci non solo a saziare la nostra sete di sapere ma anche la nostra fame di gusto, andando a fare la conoscenza diretta di vini, formaggi e tartufi tra Roero e Monferrato per completare il tour del Piemonte goloso oltre le Langhe.
A proposito di vino, torneremo a visitare le cantine per andare oltre le degustazioni e provare per qualche ora l’esperienza della vendemmia: ce lo ripromettiamo da anni e non vogliamo più procrastinare. Perché se c’è una cosa che questa emergenza sanitaria a livello mondiale ci ha insegnato è quella di non rimandare…
E per continuare a parlare di gola, come non programmare un secondo giro sull’Appennino Tosco Romagnolo per immergersi tra i suoi boschi nonché tra i profumi e i sapori di tartufi e di porcini?
Un altro desiderio tutto goloso? Sentire scricchiolare sotto i denti le molèche, tenerissimi granchi pescati nel periodo della muta ottimi fritti con la polenta: una leccornia assoluta da gustare a filo d’acqua su un canale di Venezia.
E dopo aver assaggiato l’autentica paella a València come non voler continuare ad assaporare il gusto più classico della Spagna con il prelibato Pata Negra nella zona di Badajoz, la patria del prosciutto iberico in Estremadura?

Per finire, vorremmo realizzare un nostro sogno. Quello di raggiungere Cuba, viaggio in programma quest’anno prima dello scoppio della pandemia Covid19. Chiudendo gli occhi ci vediamo lì a goderci le notti a ritmo di musica a L’Avana tra il Tropicana, la Floridita e la Bodeguita del Medio.
Ma ora la più grande avventura sarebbe quella di mettere insieme tutti i luoghi del cuore per un giro del mondo per ritrovarsi in un viaggio che non rimanga solo virtuale o immaginario. Riportando alla memoria ciò che dice Bogart a Greta Garbo nella scena d’addio del film Casablanca: “Avremo sempre Parigi”. Una battuta che ci ricorda che anche nei peggiori momenti esiste un rifugio dell’anima, basta cercarlo.