Un borgo in Costa Azzurra che ci ha rubato il cuore è Haut-de-Cagnes, uno dei villages perchés (borghi arroccati) costruiti in epoca medievale per sfuggire alle scorrerie dei Saraceni sulle coste.
Dal rosso dell’Esterel al bianco delle calanques passando per Nizza
Affacciato sul blu, è la parte medievale di Cagnes-sur-Mer con le casette semplici, alte e strette, le piccole finestre, i tetti rossi, le vie anguste, gli archi e le torri: girare per questo paese regala scorci da favola e una serenità assoluta.
Sarà per questo che Auguste Renoir scelse la luce di Cagnes, quando stanco e malato si ritirò nella villa delle Collettes, tra ulivi, aranci e una terrazza coperta di rose?
Tra le chicche da visitare Villa Kerylos, una ricostruzione di una dimora nobiliare greca del V secolo a.C. che fu costruita nel 1908 a Beaulieu dal filologo e storico francese Théodore Reinach. Nella villa si prova l’ebbrezza di un viaggio nel tempo e il clima mite tutto l’anno favorisce il verde e l’approdo di sontuosi yachts.
Altri panorami quelli del massiccio dell’Esterel, la zona di colline boscose all’estremità orientale del dipartimento del Var che abbraccia le Alpi Marittime a sud di Cannes, dove le rocce rosse emergono dall’intenso blu del mare.
Viene considerata, a ragione, una delle litoranee più belle del mondo, da scoprire in auto lungo la spettacolare Corniche d’Or, la Route 98, che si insinua nell’immensa distesa di rocce, un tempo rifugio di eremiti e briganti. E se si evitano i mesi di luglio e agosto, nei 32 chilometri tra Cannes e Saint-Tropez, si può addirittura essere soli tra le montagne e il mare.
Arrivati a Saint-Tropez imperdibile la passeggiata sulle banchine del porto dove si specchiano le facciate pastello delle case.
Merita una visita il raffinato Musée de l’Annonciade che, custodito in una cappella sconsacrata del 1568, raccoglie capolavori espressionisti, pointillist e i selvaggi colori dei dipinti del Fauve (2 Rue de l’Annonciade, Place Georges Grammont, Saint-Tropez – Tel. +33 04 94 178410 – annonciade@ville-sainttropez.fr).
Il paesaggio cambia completamente avvicinandosi a Cassis, dove il rosa e l’ocra tipicamente provenzali cedono il passo ai blu e ai bianchi accecanti delle calanques che significa scarpate e che sono tipo fiordi che si estendono per ben 5.000 ettari.
Tutt’intorno i rilievi montuosi di Aubagne mentre Cassis, sul mare, è dominata dalla fortificazione trecentesca dello Château de la Maison des Baux.
Noi abbiamo voluto esplorare i calanchi in barca. Partendo dal porto del borgo la prima calanque è Port Miou, la più lunga, ma anche la meno selvaggia. Poco più in là c’è Port-Pin a cui i pini sulle scogliere ancora poco ripide, regalano un fondo verde brillante.
Ma il paesaggio da cartolina delle Calanques lo si trova a En-Vau, la preferita anche dai grimpeurs, gli arrampicatori, che qui trovano il loro paradiso affrontando a mani nude le alte pareti levigate dal mare e dal vento. La spiaggia incastonata tra le ripidissime rocce è un minuscolo gioiello bianco e smeraldo incastonato in fondo alla calanque. Prima di andar via gridate qualcosa rivolti al fondo del fiordo: l’eco colorata di blu rimarrà sempre con voi!
Non si può andare in Costa Azzurra senza passare da Montecarlo nel Principato di Monaco, il più piccolo Stato del mondo dopo la Città del Vaticano. Salotto elegante del Principato è la place du Casinò in cui troneggia il Casinò: se volete entrarci state attenti a come siete vestiti. Noi, che eravamo in t-shirt e jeans, siamo stati ammessi soltanto nelle sale delle slot-machine. Ci siamo “consolati” passeggiando sulle terrazze rivolte a mare e percorrendo a piedi l’intero giro del circuito del Gran Prix di Monaco, il più prestigioso della Formula 1, caratterizzato da passaggi divenuti ormai leggendari come il viadotto all’altezza del Portier, la sezione più veloce, e il Tunnel, pericoloso per il repentino cambio di luminosità.
Su un promontorio sopra il Principato di Monaco c’è La Turbie, un paese che deve la sua fama al Trophée des Alpes, un monumento che commemora la vittoria nel 13 a.C. dell’imperatore romano Augusto sulle tribù dei Liguri che si erano ribellate a Roma. La vista attraverso le colonne del porto di Montecarlo da una parte e sulla cittadina medievale dall’altra è davvero spettacolare!
Altra perla della Cote d’Azur è Nizza, cittadina affacciata sulla Baie des Anges, che copre nove chilometri di litorale con una quindicina di spiagge.
Impossibile non subire il fascino di questa città: passeggiando sulla lunghissima Promenade des Anglais, fulcro della quale è il Negresco, uno dei più famosi alberghi al mondo dichiarato monumento nazionale oppure tra i fiori del profumato mercato che si tiene ogni giorno in Cours Saleya.
O, ancora, facendosi rapire dalla Vieux Nice, un quartiere che ricorda gli stretti carrugi genovesi, fermandosi poi a uno dei tanti ristoranti per una scorpacciata di frutti di mare. A pancia piena si può raggiungere la collina di Cimiez per ammirare i capolavori di Matisse, che qui volle essere sepolto, raccolti nel palazzo secentesco che dal 1963 è sede del museo (164 Avenue des Arènes de Cimiez, Nice – Tel. +33 04 93 810808 – musee.matisse@ville-nice.fr).