Lo famo strano: dormire nella storia

Sogni d'oroLo famo strano: dormire nella storia
spot_imgspot_imgspot_img

 

Dormire nella storia e svegliarsi tra mura che parlano, raccontano, sussurrano attraverso le spesse pareti di castelli, palazzi, ma anche antichi borghi e perfino grotte. Questo “lo famo strano” è dedicato alle nostre notti trascorse in luoghi colmi di memoria che conducono in un viaggio all’indietro nel tempo, ma sempre a 4 gambe e a 4 zampe insieme al nostro Otto.

Dormire nella storia con Otto

dormire nella storia

Che vogliamo cominciare a raccontarvi dall’interno delle grotte del Sextantio di Matera collocato nella parte più antica dei Sassi a strapiombo sul torrente Gravina. Siamo stati ospiti de Le Grotte della Civita, definito dal Times “uno dei dieci hotel più belli sulla scena internazionale” e incluso dalla guida Tatler di Condé Nast tra “i cento hotel più belli del pianeta”, in una delle diciotto suggestive camere, tutte pet friendly. Al risveglio per la prima colazione ci si sposta nell’antica chiesa rupestre sconsacrata del XIII secolo dove viene servito ogni ben di Dio.

Villa Gelsomino

Continuando sulla scia di viaggi che trasportano non solo in un altro spazio ma anche in un’altra epoca, ci spostiamo in Liguria a Santa Margherita Ligure a Villa Gelsomino, un’antica villa convertita in struttura alberghiera con un’atmosfera unica. Affacciata sul Golfo del Tigullio risale al 1874 ed è immersa in un rigoglioso giardino all’italiana in cui anche i quattro zampe possono ritemprarsi sotto le alte palme piantate centocinquanta anni fa.
La villa, perfetta per dormire nella storia e per una fuga romantica in ogni stagione, è aperta tutto l’anno, petfriendly e adult only e conta sei ampie camere di grande charme dai nomi che rimandano al territorio. Qui il relax va a braccetto con la storia, per un soggiorno particolare e unico, come quello che abbiamo trascorso noi nella Suite San Fruttuoso con una spettacolare vista sul giardino e sul mare.

dormire nella storia

Nel cuore della Loira abbiamo pernottato in un luogo che sembra uscito dalla leggenda: il Monastère de la Corroirie che nel tempo è stato castello fortificato, struttura monastica appartenente all’ordine dei Certosini e nell’XI secolo anche mulino.
La ieratica atmosfera che induce alla calma e al relax non può che conquistare chi è in cerca di pace e riposo. Tutto qui è come benedetto da un’aurea di serenità: un minimalismo confortevole e caldo accompagna l’ospite alla scoperta di quello che fu l’antico monastero medievale dove i monaci conducevano la loro vita spartana tra preghiera e lavori agricoli. Il termine Corroirie infatti sembra derivare da Conredium o Conredia, che indica un luogo di vita per i frati certosini.

Monastère

La chiesa, costruita all’inizio del XIII secolo, è visitabile, così come l’intero complesso che emerge in un parco di 150 ettari e in cui si narra che anche Giovanna d’Arco si sia fermata. I proprietari, la contessa Guy de Mareüil e suo figlio Jeff, lo hanno riconvertito in hôtel de charme con cinque camere, ognuna diversa dall’altra: dove una volta alloggiavano i pellegrini oggi si fermano i viaggiatori alla scoperta della Loira. Noi abbiamo pernottato insieme al nostro Otto nella Cardinale, camera ampia e luminosa che si racconta abbia ospitato Richelieu venuto in visita al Monastère per incontrare il fratello monaco certosino e anche per sfuggire le turbolenze parigine.

Domaine de la Tortiniere

Sempre nella Valle della Loira, durante l’on the road della primavera dello scorso anno dal sud al nord della Francia, siamo stati ospiti con il nostro Otto di un castello che sembra uscito dritto dritto da un libro di fiabe. Così si presenta, con le sue due alte torri slanciate e i tetti a punta, Domaine de la Tortiniere, hotel di charme a quattro stelle che si trova in Touraine al centro di un parco di 15 ettari che scende fino al fiume Indre.

dormire nella storia

Tra tradizione e modernità si viene coccolati e viziati a partire dalla ricca colazione fino alla cena nell’ottimo ristorante inserito nella Guida Michelin. E si va via a malincuore da questo posto immerso nel verde dove i proprietari Anne e Xavier accolgono con garbo ed eleganza tutta francese che nel tempo ha conquistato molte personalità, dai Presidenti della Repubblica Georges Pompidou e Valéry Giscard d’Estaing, al mio mito la scrittrice Françoise Sagan, a una delle mie attrici preferite Audrey Hepburn, fino a Gérard Depardieu e Juliette Binoche.

Le Hameau de la Fouquière

Altra atmosfera altrettanto fiabesca e sospesa nel tempo per dormire nella storia quella di Le Hameau de la Fouquière piccolo e tipico villaggio francese che sorge nella Normandia meridionale nel dipartimento dell’Orne, terra di cavalli e patria del Camembert. Arrivando si ha l’impressione che poche cose siano cambiate da quando è stato edificato nel XIV secolo.
I campi circostanti, nei quali pascolano i cavalli allevati dal gentile e simpatico proprietario Pierre Calleja, ricordano i paesaggi campestri dei quadri di Monet. Nel borgo, oltre alle casette in granito, il forno per il pane e i campi intorno con i cavalli, c’è anche una capanna sull’isola al centro dello stagno, che si raggiunge solo in barca: per vivere notti romantiche e indimenticabili alla tremula luce delle candele.

dormire nella storia

Nella casetta che ha accolto noi e il nostro Otto, la Gîte d’Étienne, intima e accogliente, protagonista è il grande camino, mentre il carattere è dato da particolari quali l’arpa e un inginocchiatoio accanto al letto: elementi che hanno tutto il sapore di un tempo che fu ma che a Le Hameau de la Fouquière non sembra troppo lontano.

Castello di Tagliolo

Che ne dite di terminare questo giro all’insegna de “lo famo strano” dormire nella storia in un castello? Ma non in uno qualunque bensì il Castello di Tagliolo (in copertina), una delle fortezze più interessanti della zona più castellata d’Italia che, circondata dal suo borgo medievale, domina una vasta area dell’Alto Monferrato in provincia di Alessandria. In questo maniero che pare attorcigliato al piccolo borgo e che appartiene ai Marchesi Pinelli Gentile sin dal 1750 i cani sono accolti come membri di famiglia e godono degli spazi interni e di un ampio giardino da dove ammirare i vigneti da cui deriva il Dolcetto di Ovada del Castello e a cui si accede da una “porta segreta” celata nei muri degli edifici.

Scopri Bibibau con noi

Rosalia
Rosalia
This travel blog with the dog is a personal selection of our best experiences, our favorite spots and secrets places around the world curated by Rosalia e Michele.

ARTICOLI CORRELATI

Scopri Bibibau con noi

Scopri i prodotti Mediterrah

ULTIMI ARTICOLI

IJO’ Design: a spalle coperte

IJO’ Design è un brand salentino che fa realizzare artigianalmente mantelle, scialli e stole,...

Belle storie di penna

La penna è per me un fondamentale strumento di lavoro, perché da sempre preferisco...

Moskardin: appunti di viaggio

Moskardin è il nome di un elegante quaderno di viaggio di produzione artigianale e...

Recycle: l’arte del riciclo per i bijoux

Quando si va in vacanza si ha voglia di portare con sé qualche accessorio...

Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here