Lazise e Borghetto, piccoli gioielli su Garda e Mincio

Fuori confineLazise e Borghetto, piccoli gioielli su Garda e Mincio
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Lazise sul Garda e Borghetto sul Mincio sono due tra i più bei borghi italiani che abbiamo visitato sinora. Uno dei due, il delizioso Borghetto frazione di Valeggio sul Mincio, rientra tra i Borghi più Belli d’Italia, ma secondo noi avrebbero le carte in regola per esservi ricompresi entrambi.

Tappe romantiche sul Garda e sul Mincio

Lazise

Siamo stati a Lazise in una tiepida e leggermente ventilata domenica mattina di ottobre. Tanta la gente a passeggio sulla riva del lago, moltissimi con quattro zampe al seguito. Del resto, a parte il clima favorevole, Lazise è al primo posto tra le mete più frequentate come meta lacustre italiana. Si trova sulla sponda veronese del Lago di Garda e si presenta come un piccolo borgo protetto da alte mura di cinta che ricorda altri paesi scaligeri come Sirmione.

Lazise

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Entrando nel centro storico dalla porta principale si accede alla grande piazza con la particolare pavimentazione a scacchi. Abbiamo gironzolato per il borgo e sul lungolago insieme al nostro Otto che ha avuto un incontro ravvicinato non troppo amichevole con un cigno, prima di raggiungere Il Porticciolo, rinomato ristorante a bordo lago in cui avevamo prenotato il pranzo.

Lazise

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Il paese è raccolto sotto la Torre Campanaria che si affaccia sul porticciolo, ma il vero protagonista rimane il castello scaligero, edificato attorno all’anno mille come baluardo contro gli Ungari. Intorno si sviluppa un delizioso giardino voluto dal conte Buri nella seconda metà dell’800.

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Uno degli angoli più pittoreschi è quello del Portovecchio animato da piccole barche colorate e anatre vivaci. In questo specchio d’acqua si può ormeggiare arrivando a Lazise in barca e nei pressi attraccano i battelli del servizio di linea sul Lago di Garda.

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Sul porticciolo si affacciano i principali edifici del paese: il Palazzo del Comune, la chiesetta romanica di San Nicolò dedicata a San Nicola di Bari e la Dogana Veneta, antico arsenale della Repubblica di Venezia poi divenuta riparo per le pecore, fabbrica per la produzione di salnitro, stabilimento per la filatura del cotone, Casa del Fascio sotto il regime fascista, mentre ora è di proprietà comunale e vi si svolgono prestigiosi eventi.
La curiosità? Nel 983 Lazise divenne il primo comune libero d’Italia, ottenendo dall’imperatore Ottone II la piena autonomia civica.

Ma se a questo punto vi è venuta fame non vi resta che seguirci. Il Porticciolo è uno dei locali storici sul Lago di Garda dove abbiamo pranzato nell’ombreggiato dehors apprezzando la cucina di qualità incentrata sul territorio cominciando dall’antipasto di pesce d’acqua dolce. Da provare i profumati risotti con vialone nano con la tinca e col cavedano e il salmerino alla griglia, cotto a vista nel grande camino.

Nel pomeriggio abbiamo proseguito il nostro giro sul lago raggiungendo Bardolino che vanta il titolo di borgo più felice d’Italia ottenuto in seguito a una ricerca effettuata nel 2011 dal Centro Studio Sintesi che ha stilato la classifica dei paesi più felici.
Il borgo di pescatori è situato in una insenatura molto bella del lago di Garda su cui risaltano antiche ville e chiese importanti come quella dedicata a San Severo.

Dopo aver superato Garda, risalendo lungo la costa, abbiamo raggiunto la penisola di Punta San Vigilio, considerato il luogo più romantico del lago. Il viale fiancheggiato da cipressi scende fino al porticciolo ma è dall’alto che si gode un magnifico colpo d’occhio affacciandosi dalla balaustra del belvedere dove una lapide ricorda la lirica tratta dalle Odi Barbare che tale vista ispirò al Carducci: “Garda là in fondo solleva la rocca sua fosca sovra lo specchio liquido cantando una saga d’antiche cittadi sepolte e di regine barbare”.

Il nostro giro di questo spicchio d’Italia dai mille tesori è proseguito verso Borghetto sul Mincio, piccolo paese di mulini sorto nei pressi di un antico guado in un incrocio fra la via d’acqua e quella di terra, nonché ponte tra due regioni e due culture, la lombarda e la veneta.

Passeggiare in questo paesaggio senza tempo alla luce dorata del tramonto è come naufragare in un’altra dimensione che riporta al medioevo, tra i tre antichi mulini che sembrano emergere come grandi ninfee dall’acqua e il Ponte Visconteo, la diga fortificata fatta edificare nel 1393 da Gian Galeazzo Visconti raccordata al sovrastante Castello Scaligero che continua a dominare con le sue torri tutta la valle del Mincio.

Con questo straordinario paesaggio ci siamo riempiti gli occhi e il cuore e l’unico cruccio è di non averlo potuto fare anche con la pancia mangiando un bel piatto di “nodi d’amore” come qui vengono chiamati i tortellini per ricordare il nodo di un fazzoletto di seta intrecciato da due amanti prima di gettarsi nel Mincio.

La nostra promessa è dunque quella di tornare per assaggiare queste prelibatezze e per vivere più in profondità l’atmosfera del borgo magari soggiornando in una delle romantiche stanze dei sei mulini del 1600 che si affacciano sulla cascata e sui ponticelli del fiume e che costituiscono il complesso alberghiero de “Il Borghetto Vacanze nei Mulini”. E per passeggiare nel vicino Parco Sigurtà, un grande polmone verde che tra prati, boschi e laghetti, si estende per circa 50 ettari sul retro di Villa Maffei. Ma senza Otto perché è vietato l’accesso agli animali domestici la cui presenza potrebbe interferire con l’ecosistema delle altre specie del Parco.

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Comments

  1. Che bello leggere impressioni così positive sulle nostre terre! Lazise e Borghetto (ma anche Bardolino, Garda…) sono per noi una gita domenicale e magari anche solo di mezza giornata!
    Forse nemmeno ci accorgiamo più di quanto siano belli…
    Grazie per avermelo fatto ricordare! 😀

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