l'altra toscana 2

Ancora un’altra Toscana: quella di Arezzo e della Val di Chiana. La visita alla città inizia nell’elegante corso Italia. In fondo uno dei simboli di Arezzo, il campanile della Pieve di Santa Maria, una tra le più belle chiese romaniche della Toscana. Uscendo dalla porta laterale della chiesa si sbuca in via Seteria, da percorrere fino alla scenografica Piazza Grande, palcoscenico della Giostra del Saracino (la penultima domenica di giugno e la prima di settembre). E’ qui che si svolge la Fiera Antiquaria (ogni prima domenica del mese con inizio il sabato precedente), una delle più antiche e importanti d’Italia.

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Riempitevi gli occhi di questa bellissima piazza con l’abside romanica della Pieve, il Palazzo della Fraternita dei Laici e le Logge del Vasari con le botteghe dei portali in legno.

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Nella chiesa di San Francesco vi aspetta lo splendido ciclo di affreschi della “Leggenda della Croce” di Piero della Francesca e di fronte il Caffè dei Costanti, lo storico locale ripreso più volte nel film di Benigni “Le vita è bella”. Altre tappe imperdibili, la chiesa di San Domenico con il Crocifisso di Cimabue e il Duomo, che appare in alto in tutta la sua solennità.

Prima di lasciare Arezzo vi consigliamo anche una visita alla sua parte romana, quella dell’anfiteatro, un’arena di grandi dimensioni solo di poco inferiore a quella del Colosseo.

Siamo in una terra di paesaggi di divina proporzione fatti di campagne ordinate, colline ricoperte di boschi e paesi belli come Cortona, Anghiari e Monte San Savino. Siamo nella terra di Luca Signorelli e Piero della Francesca. E a Cortona, antico centro etrusco, svetta un tempio modulato sui perfetti equilibri rinascimentali, la chiesa della Madonna del Calcinaio, a circa tre chilometri dall’abitato, eretta su disegno di Francesco di Giorgio Martini con pianta a croce latina con cupola ottagonale.

Vale la pena arrampicarsi fino alla Piazza della Repubblica sulla quale si affacciano il Palazzo Comunale e il Palazzo del Capitano del Popolo, chiamato anche Palazzo Passerini. A pochi passi Piazza Signorelli con l’omonimo teatro e di fronte la Taverna pane e vino (Piazza Signorelli 27 – tel. +39 0575 631010 – www.pane-vino.it – taverna@pane-vino.it) dove gustare crostini, bruschette e ottimi vini serviti sotto le volte in mattoni dell’ex cantina di un palazzo del ‘300. Menu rigorosamente toscano anche al Ristorante Il Cacciatore (Via Roma 11/13 – tel. +39 0575 613780), il primo ristorante aperto nel centro medievale della città nel 1904 e ricavato in alcune stanze del Palazzo Comunale. Oggi qui Alessandro e la chef Orietta propongono i piatti tipici del territorio: salumi, formaggi, crostini, pici e pappardelle fatti in casa, tagliate, fiorentine e cacciagione per onorare il nome del locale.

Anche Anghiari merita una passeggiata e fermatevi anche per qualche acquisto da Busatti in via Mazzini 12 che propone tessuti, tovaglie, asciugamani e centrotavola artigianali.

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Monte San Savino oltre che per aver dato i natali allo scultore e architetto Andrea Contucci detto Sansovino è oggi famosa per gli allevamenti di bovini la cui carne è usata per la bistecca alla fiorentina. Fermatevi da Le delizie di Aldo (Piazza Gamurrini 29 – +39 0575 844098) per gustare le sue carni e i suoi salumi.

Dopo, per smaltire, una bella passeggiata per corso Sangallo, la strada principale del borgo che si gioca con Foiano della Chiana la palma di custode di razze bovine e suine autoctone come la Chianina e la Cinta Senese.

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In posizione strategica si trova l’Azienda Agricola Fierli dove, oltre ad acquistare i prodotti tipici locali da agricoltura biologica si possono degustare nella soleggiata corte esterna o nell’ampia sala interna al secondo piano. Inoltre c’è la possibilità di visita agli allevamenti e anche della vendita online con spedizione in tutta Italia in sole 24 ore (Via del Duca, 159 – Loc. Farniole, info@cintasenese.eu).

 

 

 

(Le fotografie nel testo sono di Rosalia Chiarappa; per la foto di copertina e la gallery ringraziamo Domenico Zagaria)

 

 

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