Ferrara: due giorni nella città degli Estensi

Fuori confineFerrara: due giorni nella città degli Estensi
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Ferrara è un posto unico e speciale. Una città dalla bellezza abbagliante dove abbiamo voluto concludere il nostro on the road tra Veneto e dintorni. I confini, storici e geografici tra Veneto ed Emilia Romagna, qui sono molto labili. Del resto è alla famiglia degli Estensi, chiamati dalla cittadina di Este in provincia di Padova attorno al 1200 come alleati guelfi nelle lotte contro i ghibellini, che Ferrara deve il suo splendore.

A piedi per una delle città più belle d’Italia

Quando gli Este si trasferirono in città, la loro prima dimora fu l’attuale Palazzo Comunale e poi la fortezza di San Michele, oggi conosciuta come Castello Estense. Furono i Duchi di Ferrara a rendere una cittadella medievale quel gioiello di architettura rinascimentale che ammiriamo, derivato dall’ambizioso progetto urbanistico definito Addizione Erculea e oggi nella lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO. Strade, piazze e palazzi del centro storico erano affollati da artisti come Leon Battista Alberti, Piero della Francesca e Tiziano, nonché grandi letterati come Boiardo, Ariosto e Tasso che scrissero versi per omaggiare i potenti Duchi d’Este.

Il Castello, costruito per volere di Niccolò II d’Este nel 1385, era una fortezza difensiva in mattoni a pianta quadrata, dotato di quattro torri e circondato da un fossato colmo d’acqua. Durante la signoria di Ercole I d’Este divenne la residenza della corte e nel 1502 fu trasformato in sontuosa dimora rinascimentale, ricca di quadri, decorazioni e affreschi per ospitare Lucrezia Borgia, che arrivò a Ferrara come moglie di Alfonso d’Este, primogenito di Ercole.

Noi vi siamo giunti da Padova in una giornata piena di sole attraversando la pianura padana che a metà ottobre non è ancora avvolta dalla nebbia d’autunno. E siamo stati subito conquistati dalla magica atmosfera di questa città di giardini e orti dietro le case, dentro le mura che si possono percorrere a piedi e in bicicletta, i modi migliori per scoprire la magnifica capitale del Rinascimento.

La cinta con la doppia fila di mura, torrioni esterni, un terrapieno largo e spazioso per far muovere le truppe più velocemente da un punto all’altro e un enorme fossato, è lunga ben 9 chilometri e rappresenta un vero museo all’aperto dell’architettura militare italiana.

Abbiamo passeggiato con il nostro Otto sugli spalti di questo antico sistema difensivo che è uno dei circuiti murari tra i più completi che esistano in Italia, studiato anche da Michelangelo quale alto esempio di arte militare.

Partendo dal meraviglioso giardino degli Horti della Fasanara, dove siamo stati ospiti durante il nostro soggiorno a Ferrara, abbiamo percorso il tratto compreso tra il Torrione di San Giovanni che si affaccia sul complesso monumentale della Certosa, il Cimitero Ebraico dove è sepolto Giorgio Bassani, gli orti di Via delle Erbe campagna urbana incastonata nel cuore del centro storico e il Parco “Urbano” Bassani ex riserva di caccia degli Este, fino alla Porta degli Angeli, meglio nota ai ferraresi come “Casa del Boia”.

Ferrara

Da questa porta, posta a conclusione del rettifilo di Corso d’Ercole I d’Este, considerato una delle più belle strade dell’Europa rinascimentale, uscì Cesare d’Este, l’ultimo duca di Ferrara quando, nel 1598, la città fu ceduta allo Stato Pontificio.

Ferrara

Per raggiungere il cuore del centro storico abbiamo percorso tutto il corso, su cui si affacciano imponenti edifici, oltrepassando il Quadrivio degli Angeli, con ai suoi angoli il famoso Palazzo dei Diamanti e i Palazzi Prosperi-Sacrati e Turchi di Bagno.

La passeggiata vi ha messo appetito? Noi ci siamo fermati a uno dei tavoli di Birraria Giori per gustare la piada locale impastata con la zucca e farcita di salame ferrarese all’aglio seduti sotto il castello a due passi dal fossato sul quale si specchia questo gioiello dell’architettura militare italiana con i rossi mattoni e le eleganti balaustre bianche.

Ferrara

Vicino il Palazzo Ducale che, oltre il Volto del Cavallo cela l’antico Cortile Ducale su cui si spalancano le finestre in marmo degli appartamenti estensi e dove in un angolo spicca il maestoso Scalone, progettato dall’architetto Pietro Benvenuto degli Ordini.

Ferrara

Per la cena vi proponiamo due indirizzi, uno in centro e l’altro nella campagna urbana. D’obbligo l’assaggio della “coppia ferrarese”, pane ottenuto dall’accoppiamento di due parti di pasta che formano un ventaglio a quattro punte, dei salumi e formaggi locali accompagnati dai pinzini e della salamina da sugo con il purè, capisaldi della cucina tradizionale da gustare da Cusina e Butega nei pressi dal Duomo.

Ferrara

A proposito, la Cattedrale di San Giorgio è il principale luogo di culto della città e anche uno dei suoi simboli con la caratteristica facciata in marmo bianco a tre cuspidi. Purtroppo è chiusa per lavori di restauro iniziati nel novembre del 2018: un buon motivo per tornare a Ferrara!

Per la seconda pausa golosa vi suggeriamo l’Agriturismo Principessa Pio, un luogo che rappresenta l’unione fra campagna e città e che prende il nome dalla sua antica proprietaria, la Principessa Margherita Pio di Savoia, nobildonna ferrarese vissuta tra il 1600 e il 1700.
Nel raffinato ristorante, ospitato nelle antiche stalle del casale immerso nei 4 ettari coltivati a orti e giardini in cui si può anche soggiornare, sono proposti in modo garbato piatti a base di prodotti tradizionali dell’Emilia Romagna, ingredienti biologici e produzioni artigianali.

Ci piacerebbe vivere l’agriturismo, restaurato in senso moderno ma senza tradire la sua anima storica, scegliendolo come base per una nostra prossima incursione a Ferrara e nel suo territorio ancora tutto da scoprire. Ci auguriamo avvenga presto!

Horti della Fasanara
Via delle Vigne, 34
Info: +39 338 1543721
www.hortidellafasanara.cominfo@hortidellafasanara.com

Birraria Giori
Piazza Savonarola, 1
Info: +39 0532 209341
www.birrariagiori.itinfo@birrariagiori.it

Cusina e Butega
Corso Porta Reno, 28
Info: +39 0532 209174
www.cusinaebutega.cominfo@cusinaebutega.com

Principessa Pio
Via Vigne, 38
Info: +39 0532 1716378
www.principessapio.cominfo@principessapio.com

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Comments

  1. Avevo un amico che studiava a Ferrara e ho sempre desiderato andarci, ma nulla di fatto. Il Palazzo dei Diamanti mi ha sempre incuriosita per la sua bellezza.
    Comunque quando i racconti dei luoghi si intrecciano con quelli del cibo non riesco più a resistere! La vostra Ferrara mi ha conquistata

  2. Quante volte abbiamo pensato di fermarci a Ferrara nei nostri giri in auto su e giù per l’Italia: finalmente ce l’abbiamo fatta!
    Ma vorremmo tornarci prevedendo un giro più “largo” dell’Emilia Romagna dove le visite di luoghi e città non possono proprio prescindere dal bere e mangiare bene 😋

  3. Io sono già stata due volte a Ferrara, e ancora non ho finito di andarci. La prima volta a Palazzo dei Diamanti per Boldini e la moda, e quel giorno c’era il sole splendente, quindi ti lascio immaginare l’effetto… La seconda volta al castello, naturalmente!
    Poi c’è la casa dell’Ariosto, il museo ebraico, e soprattutto aspetto anch’io di entrare in quella cattedrale maestosa… Basta anche solo fare un giro in centro per rimanere a bocca e occhi aperti, tutto in ottimo stato!
    Ci sono posti dove ti “accontenti” degli esterni, ma qui non è possibile.

  4. Siamo d’accordo con te Patrizia ed è proprio per questo che cercheremo di tornarci al più presto!

  5. Ferrara è una città che ho visto molte volte in rapido passaggio e che da tempo mi riprometto di visitare con calma e in dettaglio!

    Mi hai accesso una lampadina! Spero di poterci ritornare a breve e il tuo articolo, mi sarà di supporto!

    Buon inizio settimana!

    Mimì

  6. Ti ringrazio MiMí anche noi vorremmo tornarci per approfondire con ulteriori visite ma anche solo per viverne l’atmosfera rilassata e piacevole che ci ha conquistato!

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