Youval Avital in mostra a Lecce

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Presentato ieri giovedì 28 settembre alle ore 18.30, presso la Fondazione Biscozzi |Rimbaud, il catalogo della mostra “Lucus” di Youval Avital, a cura di Massimo Guastella (Dario Cimorelli editore). L’artista di origine israeliana, ma naturalizzato italiano, ha ideato e realizzato per la Fondazione un progetto site-specific, alla ricerca di quel bosco sacro, che caratterizzava la provincia di Lecce e che pur essendo scomparso, permane nella memoria della comunità salentina.

Alla Fondazione Biscozzi |Rimbaud

Il filo rosso è quello del ri-creare, attraverso differenti linguaggi artistici, quella dimensione boschiva del passato e riproporne l’originaria funzione spirituale.
Nella prima sala, con il sottofondo sonoro delle canzoni estive anni Sessanta, una piccola “selva” di quattordici statuine in gesso, raffigurano Bagnanti, che disegnano una grammatica di pose strane, in una dimensione onirica, attorniate dall’omonima serie pittorica.

Si continua con dodici maschere sonore, realizzate con differenti materiali, echi di un’arte primitiva e che in questo caso ri-creano un bosco di voci. Il percorso espositivo prosegue con cinque menhir, megaliti dall’antica funzione simbolica, frutto di contaminazioni di mezzi espressivi, per un “fare artistico” che si mette in relazione anche con la tradizione artigiana locale, in particolare quella della cartapesta leccese.

Yuval Avital

E con il light box della serie fotografica Light Recordings n.8 Taidung/32, del 2018, si ripropone il tema della ricerca della luce nel bosco, attraverso una ripresa in notturna, vissuta durante il rito della caccia sacra di una tribù a Taiwan.

L’esposizione continua nelle sale al primo piano, spazio sinora dedicato esclusivamente alle opere della collezione permanente della Fondazione, con tre coloratissime sculture sonore. Ogni tappa consente così di sperimentare un ambiente immersivo, cifra stilistica di Youval Avital, e ogni opera è frutto di assemblaggi di mezzi espressivi che creano connessioni fra il passato, con i suoi rituali e i suoi miti, e lo sguardo rivolto al futuro.

Il catalogo, oltre al saggio del curatore Massimo Guastella, contiene una presentazione di Paolo Bolpagni, del comitato tecnico- scientifico della Fondazione Biscozzi |Rimbaud.

La mostra resterà aperta al pubblico sino al 7 gennaio 2024.
Info: Fondazione Biscozzi |Rimbaud, Piazzetta Baglivi, 4 73100 Lecce.
Tel. +39 0832 1994743
Email: info@fondazionebiscozzirimbaud.it www.fondazionebiscozzirimbaud.it

Antonella Lippo

La foto di copertina è di Andrea Morgillo

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