València è una città che rapisce. Già passeggiando nel suo raccolto quanto straordinario centro storico si viene catturati dalla sua magia. Ma è dopo aver fatto una sosta al Cafè de las Horas (Carrer del Comte d’Almodovar, 1) e aver sorbito l’Agua de València, il tipico cocktail creato con succo d’arancia e cava, lo champagne catalano, che si perde letteralmente la testa per València, la terza città più grande della Spagna dopo Madrid e Barcellona.

La magia di València

Vi consigliamo di entrare e accomodarvi ai tavolini di questo locale di grande atmosfera aperto nel 1994 da Marc Insanally. Potete farlo a qualsiasi ora del giorno, per gustare un caffè o un cocktail accompagnati da una fetta delle ottime torte, piacevolmente rapiti da questo spazio neobarocco tra caffè letterario, tipica sala da tè inglese e cocktail bar americano.

A questo punto di València sarete già cotti! Ma vi garantiamo che sarà ancor di più amor fou se vi farete guidare alla scoperta della città da guide “speciali” come Leticia Colomer, responsabile dell’Ente del Turismo di València. E’ lei che ci ha accolto all’aeroporto, poco distante dal centro, ed è insieme a lei che abbiamo avuto una prima idea della città che ci ha abbracciato calorosamente per quattro giorni.

La prima tappa è al boutique hotel Ad Hoc Monumental (Calle Boix 4 – +34 963 919 – adhoc@adhochoteles.com), ricavato in un edificio del XIX secolo e strategicamente situato nel centro storico, vicino alla cattedrale e alle Torres de Serranos, sulle rive del vecchio letto del fiume Turia.

Già all’arrivo, accolti da un personale disponibile e gentile, ci siamo sentiti a nostro perfetto agio: un comodo ascensore conduce ai piani superiori e la nostra stanza luminosa si affaccia sulla strada principale, molto tranquilla perché a traffico limitato. E particolare non trascurabile per noi, qui accolgono ben volentieri cani di tutte le taglie, anche le maxi come quella del nostro Otto.

València

A piedi con Leticia raggiungiamo il cuore di València, la Plaza de la Virgen sulla quale si affacciano i suoi principali monumenti, dalla Basílica de la Virgen de los Desamparados al Palacio de la Generalitat Valenciana (Palazzo del Governo), dalla Cattedrale, che stupisce per il suo mix di stili tra Romanico, Barocco e Gotico, al campanile chiamato Miguelete, dal Tribunale delle Acque, Patrimonio Immateriale dell’Umanità dal 2009 (uno dei tre che vanta la città) fino alla Fuente del Tùria, fontana dedicata al fiume Turia e ai suoi canali, che troneggia al centro.

Durante il percorso verso la grande piazza pavimentata in pregiato marmo rosa abbiamo sbirciato nel chiostro del palazzo che ospita la Facoltà di Teologia dedicata a San Vicente Ferrer, il Patrono della Comunidad Valenziana.

Subito dopo ci imbattiamo in un altro palazzo che non passa inosservato per la sua mole ma anche per la sua forma: si tratta dell’Almudin, un vecchio deposito del grano del XV secolo, costruito dagli Arabi come svela il nome e ora trasformato in una sala di esposizioni. Poco oltre c’è il Museo Archeologico de la Almoina, un grande spazio sotterraneo che racchiude la parte più monumentale della città nelle varie epoche romana, visigota e araba.

Per chi acquista la Valencia Tourist Card l’ingresso al museo è gratuito. La tessera, da 24, 48 o 72 ore a partire dal momento dell’attivazione, consente di viaggiare gratis in autobus, metropolitana e tram. Inoltre consente l’accesso gratuito a 20 musei e a monumenti come la Lonja de la Seda, las Torres de Serranos e Quart, il Museo Fallero e l’Almoina di cui abbiamo già detto, nonché sconti speciali presso le principali attrazioni turistiche della città tra cui la Città delle Arti e delle Scienze (15% di sconto), il Bioparc (15% di sconto), il Bus Turistico (12% di sconto) e anche un gustoso omaggio: una tapas con bevanda. A noi da VisitValència è stata fornita quella da 72 ore che abbiamo utilizzato sia per spostarci con i mezzi pubblici che per avere lo sconto sul biglietto d’entrata all’Oceanogràfic e per gustare una tapas al volo accompagnata con la birra locale Turia presso il ristorante La Cigrona accanto alle Torri di Serranos.

Ma torniamo al giro della città con Leticia che per la pausa pranzo, che qui a València ha orari molto dilatati andando dalle 14,30 fino a oltre le 17, ci ha condotto presso El Colmado de la Lola (Calle Bordadores 10), un vero classico valenciano in cui gustare le tapas più tipiche.

Abbiamo cominciato con un aperitivo a base di olive e Lola, la birra artigianale prodotta dalla casa. Immancabili le patatas bravas, in questo caso servite come una sorta di succulenti bocconcini conditi con paprika e maionese all’aglio, il queso (formaggio) locale e il prosciutto iberico, intenso e saporito. La birra ha ceduto il passo al vino per accompagnare i piatti successivi: squisiti cuori di carciofo, succulenti mini hamburger con patatine e un tenerissimo polpo scenograficamente servito su una sezione di tronco d’albero.

Due parole sul vino. Su pietanze così ricche di sapore ci è stato consigliato “Las ocho” dell’azienda Chozas Carrascal, una combinazione di otto varietà di uve aromatizzate in botti di legno francese: un vino rosso intenso ed elegante con aromi fruttati che non nascondiamo però di aver scelto anche perché nel nome abbiamo ritrovato il nostro Otto che in questo viaggio non ci ha accompagnato. Non ci siamo fatti mancare il golosissimo dolce, un classico spagnolo, il dulce de leche fritto.

Una bella passeggiata, la prima delle tantissime che ci concediamo in questa città che invita a piacevolissime camminate, ci ha fatto smaltire subito tutto!
L’appuntamento con la guida che ci ha accompagnato nel percorso Shopping Made in València, una delle visite guidate proposte da VisitValència, è in Plaza de l’Ayuntamiento proprio sotto il palazzo che ospita il Comune di stile modernista come quello delle Poste e gli altri interessanti edifici che fanno da scenografica quinta a questo spazio considerato il centro nevralgico della città e costruito sopra i giardini di un vecchio convento.

Arrivati nei pressi della Plaza de Toros, ci si imbatte in uno dei simboli di València, la Stazione del Nord, Estación del Norte, che venne progettata da Demetrio Ribes e costruita tra il 1906 e il 1917. La nostra guida ci fa subito notare la facciata ricca di disegni di arance, fiori e altri motivi dell’agricoltura valenciana, la vera ricchezza della città fino a quando non è stata affiancata dal turismo.

València

L’interno lascia a bocca aperta: le biglietterie e i varchi per accedere ai binari si inseriscono tra gli elementi decorativi in legno, metallo e ceramica che abbelliscono lo spazio centrale in cui spiccano due mosaici simmetrici. La Stazione del Nord è stata utilizzata fino a poco tempo fa e da qui partivano i collegamenti con le principali città europee, mentre oggi pur continuando a essere operativa per i treni locali, è stata sostituita da un’altra stazione più adatta all’alta velocità per quelli a lunga percorrenza.

Inizia dalla storica bottega di ventagli Abanicos Carbonell il nostro giro denominato Percorso Calle Ruzafa alla scoperta di alcuni dei negozi più rappresentativi di València. Queste visite guidate in spagnolo e in inglese, che possono essere prenotate con uno sconto del 15% da chi ha acquistato la Valencia Tourist Card, si svolgono ogni mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 18 e permettono di scoprire i veri prodotti locali.

L’azienda a conduzione familiare Carbonell da oltre 200 anni crea e vende meravigliosi ventagli fatti a mano: ne esistono per ogni esigenza e oltre quelli femminili, grandi e scenografici nei disegni, ci sono anche quelli maschili più piccoli e discreti.

Il secondo step è golosissimo! Ci fermiamo da Trufas Martinez per una particolare degustazione di cioccolato con crostini di pane, sfoglie di cioccolato e cristalli di sale. Una vera bontà!

Terza e ultima tappa il negozio di cappelli, sombreros in spagnolo, Albero, dove oltre ad ammirare i tantissimi modelli esposti venduti nelle loro eleganti scatole, mi sono volentieri prestata a fare da modella per mostrare come indossare correttamente un cappello.

In collaborazione con VisitValència

6 COMMENTS

  1. Cara Rosalia, in una giornata dall’umore grigio mi hai donato un po’ di colori. Ho un ricordo sbiadito e un po’ così del mio unico viaggio in Spagna. Mi ci voleva un bel tuffo nei colori spagnoli.
    Ho sentito il sapore frizzante dell’agua de València sul palato. Sono stata seduta con voi in quel cafè di altri tempi. Ho ritrovato un po’ di serenità tra i colori della Plaza de la Virgen baciata dal sole, gustato le patas e la birra lola.
    Fammi continuare a sognare di viaggi Rosalia!

  2. Era proprio quello di cui avevo bisogno! È stato come essere a Valencia, una città che ho amato e dove tornerei immediatamente. L’atmosfera, la bellezza e l’accoglienza di Valencia sono indimenticabili

  3. Cara Simona l’intento è proprio quello: cercare di riportare un pochino di serenità raccontando di momenti felici, vissuti tra l’altro poco, pochissimo tempo prima di tutto ciò che sta accadendo.
    Una settimana più tardi e non saremmo partiti… E ora che pian piano pubblicheremo il viaggio spensierato che abbiamo vissuto a Valencia speriamo di riviverlo con voi portando luce e colore nel grigio di questi giorni.

  4. Cara Benedetta, a parte l’impegno preso con VisitValencia di raccontare la città che abbiamo potuto visitare grazie al loro contributo, pensiamo che farlo ora possa aiutare a estraniarsi un po’ dalla situazione triste che stiamo vivendo, riempiendo i nostri cuori di quella luce e quel calore che anche per noi saranno indimenticabili e che ora hanno un significato davvero speciale!

  5. Adoro la Spagna e Valencia é una città che ti rapisce. Ci ero già stata ma mi sa che dovrò tornarci, mi hai fatto scoprire luoghi che non ho visitato come la Bottega Storica dei ventagli! Attendo la seconda parte del vostro racconto di viaggio!

  6. Anche a me la Spagna è rimasta nel cuore e vorrei conoscerla di più. Pensavo di inserire qualche altra tappa quest’anno dopo València, tipo Madrid e Barcellona o i Paesi Baschi che vorrei visitare da tempo. Chissà… Al momento restiamo tutti a casa in attesa di tempi migliori!

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