Nel 2013 un’agenzia inglese ha proposto un viaggio da sogno: il giro del mondo in due anni per una sola coppia alla scoperta di tutti i Patrimoni Unesco alla “modica” cifra di un milione di sterline.

Siti Unesco in Italia e nel mondo

Un totale di 730 giorni per ammirare gli allora 962 siti considerati Patrimonio dell’umanità, dalla magica baia di Halong in Vietnam al Grand Canyon in America, dall’imponente e romantico Taj Mahal in India alla rossa Petra in Giordania, dai templi di Angkor in Cambogia alle turbolente cascate Iguazu tra Argentina e Brasile, dalle Piramidi egiziane alla Città Proibita di Pechino al Machu Picchu in Perù. Attualmente l’Italia e la Cina sono le nazioni che detengono il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità: 55! Le ultime arrivate le colline del prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene.

Spesso siamo però proprio noi italiani a non renderci conto del tesoro che custodisce il nostro Paese e che ha un valore enorme, disseminato da nord a sud a disegnare una mappa delle meraviglie tutta da scoprire. E voi, siete sicuri di conoscerne abbastanza? Forse più vicino di quanto pensiate c’è un luogo speciale pronto a farvi rimanere a bocca aperta… Qui vi suggeriamo, stilando la lista dei Patrimoni Unesco visitati da noi in Italia e nel mondo, qualche idea per i vostri prossimi viaggi.

Partiamo dall’Italia che, come già detto, detiene il record nella lista del World Heritage, che conta attualmente 1121 siti (869 siti culturali, 213 naturali e 39 misti), presenti in 167 Paesi e scelti in base al criterio dell’unicità, cioè la capacità di quel bene di costituire un ‘unicum’ nel suo genere che deve poi avere una capacità di attrazione, culturale soprattutto, di tipo internazionale.

patrimoni

Tale capacità non si può negare a Matera e ai suoi Sassi, dichiarati Patrimonio dell’Umanità nel 1993, primo sito iscritto dall’Unesco dell’Italia meridionale e oggi al sesto posto nella top ten mondiale di quelli più apprezzati dai viaggiatori che ai primi tre posti vanta Angkor Wat, in Cambogia, il Taj Mahal, in India e la Grande Muraglia cinese.

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Sempre al Sud, sei le meraviglie tutte da scoprire in Campania, partendo dal centro storico di Napoli all’area archeologica di Pompei ed Ercolano, dal Palazzo Reale di Caserta con il parco, l’Acquedotto vanvitelliano e il Complesso di San Leucio al Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula. Intensi capitoli a parte meritano la Costiera Amalfitana e le sue perle e i patrimoni longobardi, tra cui la chiesa di Santa Sofia a Benevento, una delle strutture più complesse e meglio conservate dell’epoca.

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Ph. Lucilla Cuman

Nella nostra Puglia sono 4 i siti da non perdere: i fiabeschi trulli di Alberobello, Castel del Monte, il maniero a forma di corona fatto edificare da Federico II, il santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo e, ultimo nato, quello delle faggete vetuste della Foresta Umbra.

Cefalù

Riguardo ai sette tesori custoditi in Sicilia ne abbiamo recuperato qualcuno alla fine dello scorso anno. Dunque, all’ultimo nato, il percorso arabo-normanno di Palermo, con le cattedrali di Cefalù e Monreale, si sono aggiunti nella nostra lista la Villa Romana del Casale e Siracusa insieme alla necropoli rupestre di Pantalica.

Ripartendo da Nord, in Piemonte tra le Residenze Sabaude, inserite nel 1997, abbiamo visitato Palazzo Reale, Palazzo Madama e Palazzo Carignano a Torino. E abbiamo percorso in lungo e in largo i paesaggi vitivinicoli delle tre aree collinari entrati nel pantheon mondiale delle meraviglie nel 2014 e che comprendono anche il bellissimo castello di Grinzane Cavour. Se non ci siete mai stati, dovete assolutamente programmare una visita: Langhe Roero e Monferrato sono anche patrimonio del gusto!

torino

A Milano tappa obbligata la Chiesa e il Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie con “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci.

l'altra toscana 1
Ph. Domenico Zagaria

La Toscana è un vero museo a cielo aperto e vanta ben sette Patrimoni Unesco a partire dal centro storico di Firenze. Oltre che nel capoluogo siamo stati a San Gimignano, con le famose torri medievali che ne fanno la New York del passato, nella Piazza del Campo di Siena che due volte l’anno ospita il famoso Palio, a Pienza, la città di Enea Silvio Piccolomini, il futuro Papa Pio II, e uno dei borghi più belli della Val d’Orcia. A proposito di Val d’Orcia, il suo paesaggio, celebrato dai pittori della Scuola Senese del Rinascimento, oggi rientra appieno tra le meraviglie toscane targate Unesco così come le ville e i giardini medicei che rappresentano l’ultima assegnazione riservata alla Toscana: di 14 ne conosciamo uno, vero museo senza tetto, il Giardino di Boboli.

venezia

Contesti d’eccellenza del patrimonio culturale veneto sono Venezia con la sua laguna e le Dolomiti. Per gli altri quattro (Vicenza e le ville di Andrea Palladio del Veneto, l’Orto Botanico di Padova, Verona, le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene) dobbiamo presto programmare un bel viaggio. Nel cuore d’Italia, l’Umbria, da non perdere i luoghi francescani e, tra tutti, Assisi con la basilica di San Francesco. Tra Marche e Lazio i tesori sono racchiusi nei centri storici di Urbino e di Roma comprese le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.

Midi

E in Europa? La Spagna vanta 48 siti, la Germania 46 siti e la Francia 45 siti. In Francia siamo stati a Orange i cui gioielli sono il teatro romano e l’arco trionfale, abbiamo passeggiato sull’Acquedotto romano a Pont-du-Gard, nel centro storico di Avignone, tra i monumenti romani e romanici di Arles e sulle rive della Senna a Parigi. In Croazia la città antica di Dubrovnik e in Repubblica Ceca il centro storico di Praga.

València

Da pochissimo siamo stati in Spagna a València, città che vanta ben tre attrazioni turistiche incluse nei patrimoni Unesco: la Lonja de la Seda, gioiello del gotico civile, il Tribunale delle Acque, l’istituzione giuridica più antica d’Europa e Las Fallas, festa che coinvolge migliaia di persone.

Luoghi dal fascino unico che nel 1979 l’Unesco ha designato siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità sono in Egitto l’area di Tebe, che comprende anche Luxor, la Valle delle Regine e Karnak, in cui siamo stati a metà degli anni ’90, e la Medina di Tunisi, tradizionale quartiere fra i meglio conservati del mondo arabo. Infatti, contrariamente alle medine di Algeri, Palermo o Napoli, questo cuore storico di Tunisi non ha mai sofferto gli effetti di grandi catastrofi naturali e di interventi urbanistici radicali. Ed è questa la ragione per cui è diventata patrimonio mondiale per l’Unesco che ho visitato nel 2012. Sicuramente ancora pochi, ma chi ben comincia…

Friuli

Intanto abbiamo continuato il nostro giro anche alla scoperta dei siti italiani andando alla scoperta dei due nuovi patrimoni mondiali Unesco del Friuli Venezia GiuliaCividale del Friuli, capitale del primo ducato longobardo in Italia, e Palù di Livenza, sito paleolitico tra i più antichi dell’Italia settentrionale.

Friulitour

Oltre ad Aquileia e alle Dolomiti che hanno ottenuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Unesco già da alcuni anni, il Friuli Venezia Giulia può vantare dal 2011 anche l’iscrizione a Patrimonio Mondiale per questi altri due siti: Cividale del Friuli per “I Longobardi in Italia, i luoghi del potere (568-774 d.C.)” e Palù di Livenza assieme ad altre 18 località italiane nel sito seriale transnazionale dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino” che include oltre all’Italia anche altri insediamenti palafitticoli della Svizzera, della Francia, della Slovenia, della Germania e dell’Austria.

Per saperne di più sui siti Patrimonio Mondiale dell’Unesco visita i siti web:
www.unesco.it/cni/www.sitiunesco.it

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