Magarìe è il nome che Isabella Gregorio ha voluto dare alla sua linea di cosmesi naturale per il corpo e per la mente che da abile artigiana un po’ alchimista e un po’ maga crea con ciò che raccoglie nella rigogliosa natura dell’area meridionale del Cilento.
Magarìe a Bosco in Cilento
Produrre alchimie botaniche attraverso ingredienti messi a disposizione dalla natura per Magarìe non è la sua unica occupazione perché si prende cura anche dell’attività di famiglia nell’Agriturismo Il Rifugio del Contadino a Bosco di San Giovanni a Piro attivando collaborazioni con produttori locali e sostenendo sviluppo e rinascita del territorio cilentano.
Le sue lavorazioni sono totalmente ecosostenibili ed è proprio dal concetto di naturalità a 360 gradi che nasce il desiderio di dare slancio a un’evoluzione ambientale dominata dalla sostenibilità e non dallo sfruttamento delle risorse.
Per i suoi prodotti ha adottato sin da subito una filosofia a base di ingredienti puri e vegetali e il suo elemento vincente è il legame tra naturalità, qualità e artigianalità. Gli ingredienti naturali sono la firma delle sue creazioni che le rendono attraenti e diverse dalle altre: timo, lavanda, calendula, canapa, iperico, arancia, limone e le piante officinali di cui è ricco il basso Cilento e su cui si basano le conoscenze ereditate dalla cultura popolare.
Nella sua azienda agricola Magarìe si occupa anche di coltivare e trasformare con passione i grani antichi del territorio e la canapa da fiore e da seme producendo pasta, farine e olio extravergine dagli olivi centenari della tenuta. Così ogni suo prodotto ha sempre una storia da raccontare. E sui racconti posso intervenire io che ho testato su me stessa alcune delle sue “creazioni da maga”.
L’abbiamo intervistata durante il nostro soggiorno all’Agriturismo: abbiamo provato i suoi prodotti per la cura del corpo, saponi, unguenti, oleoliti, creme e balsami, e assaggiato la pasta prodotta con il grano che coltiva e le erbe che raccoglie, i Rigatoni alle Erbe con cicoria, borragine, bieta e finocchietto.
“Sono sempre stata affascinata dal mondo della natura e così quando sono rientrata a Bosco dopo aver lavorato sia all’estero che nel nord Italia ho voluto dedicarmi alla produzione agricola riprendendo quella di famiglia relativa all’olio di oliva”.
La realtà aziendale di Magarìe invece si sviluppa a partire dal 2017 quando – ci racconta – le viene sovvenzionato il progetto di agricoltura sociale “Le radici ca tieni” con l’8×1000 della Chiesa Valdese realizzato in collaborazione con la struttura SIR di Castelruggero e dello UOSM di Sapri.
“Da allora Magarìe continua a promuovere e partecipare a iniziative territoriali legate al tema dell’agricoltura sociale coinvolgendo soggetti in difficoltà per agire sulla prevenzione e sulla riduzione del disagio”.
La sua produzione è esposta sul grande tavolo che accoglie gli ospiti nella sala del camino de Il Rifugio del Contadino ma noi siamo stati anche nel cuore pulsante della sua attività, in quel laboratorio dove crea unguenti, saponi, balsami e creme. Quattro sono le tipologie di unguento: alla Calendula, all’Iperico, al Timo e alla Canapa.
“Il primo è un trattamento nutriente che consiglio a grandi e piccini, che sfrutta le proprietà rigeneranti della Calendula, una pianta erbacea molto diffusa nel basso Cilento. Ha proprietà idratanti, ma anche calmanti, emollienti, lenitive e antinfiammatorie. Suggerisco di portarla sempre con sé in quanto è ideale per trattare contusioni, punture d’insetto, piccole ferite, psoriasi, couperose, eczemi, pruriti da orticaria e scottature”.
Sicuramente un vero toccasana per noi viaggiatori da mettere sempre in valigia!
Anche l’unguento all’Iperico ha proprietà lenitive, emollienti e cicatrizzanti. Ma – aggiunge Isabella – sono note sin dall’antichità le sue proprietà protettive, antivirali, antibatteriche e antimicotiche che lo rendono ideale per trattare pelli arrossate, piccole ferite, piaghe e ustioni.
“Grazie alle sue capacità di rigenerazione cellulare che gli vengono riconosciute, inoltre, l’unguento di Iperico è un prezioso alleato di bellezza utilizzato per schiarire le macchie della pelle, contrastare la secchezza e l’invecchiamento cutaneo, e attenuare segni dell’acne e smagliature”. Un vero miracolo della natura insomma che va raccolto in modo consapevole rispettando sempre l’ambiente in cui cresce. Ha proprietà balsamiche il Timo ed è indicato per trattare raffreddore, bronchite, tosse e influenza in modo completamente naturale.
“Ricavato dalla Canapa che curiamo e coltiviamo in Cilento sulle colline del Golfo di Policastro l’unguento alla Canapa Sativa è prodotto in collaborazione con Mediterranea Social Canapa ed è molto utile nel trattamento dell’acne, per le pelli grasse e impure e per problemi come prurito, irritazione, eczemi, allergie e punture d’insetto. Ma è anche efficace come antidolorifico”. Ritroviamo la Canapa anche nei saponi artigianali a base di olio d’oliva, nel burro che protegge e ammorbidisce le labbra stressate da sole, vento e freddo e nella tisana che abbiamo assaggiato a colazione al mattino con le infiorescenze di Cannabis Sativa.
Isabella ci ha spiegato che il CBD, che è il principale componente della Cannabis Sativa, ha un grande potenziale terapeutico, non comporta effetti psicotropi ed è un ottimo antinfiammatorio, anticonvulsivo, antiossidante, antiemetico, ansiolitico e antipsicotico naturale.
Due gli oleoliti, ottenuti dalla macerazione dei fiori di calendula e di iperico nell’olio d’oliva e ideali per lenire, sfiammare e rigenerare la pelle.
Dalle ricette di mamma Pina e in collaborazione con Theodora Distillati, laboratorio artigianale di Centola, nascono Intruglio alle Erbe e Mistico alla Canapa.
In conclusione parliamo di grano, paste e farine: “la vita è una combinazione di pasta e magia” è la convinzione di Isabella. Ma anche una combinazione di intenti perché le paste artigianali, i Rigatoni alle Erbe che abbiamo assaggiato a cena con gli asparagi, le Pappardelle alla Canapa e le Gemme alla Calendula, nascono dall’unione dei prodotti della natura raccolti e coltivati nell’Agriturismo come i grani antichi cilentani del Monte Frumentario della Cooperativa amica Terra di Resilienza e poi trasformati dal Pastificio del Golfo a Policastro.
Prenotate a Il Rifugio del Contadino per gustarli preparati alla maniera cilentana. E non vorrete più andar via da questo Eden alle pendici del Bulgheria, in cui trascorrere un tempo rallentato e perfetto, di cui hanno le chiavi Isabella e Cesare con Rachele, Giulia e nonna Pina.