Leopoldine: a piccoli passi tra Puglia e Toscana

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Le Leopoldine mi hanno portato indietro nel tempo. Quando da bambina adoravo indossare le scarpe a occhio di bue, quelle con due buchi che assomigliano a occhietti e col cinturino intorno alla caviglia. Le avevo blu e la mia mamma me le faceva indossare con le calze traforate di cotone bianco. E queste le amavo di meno perché mi stringevano lasciandomi sulle gambe i segni dei fori.

Le scarpe che riportano all’infanzia

Leopoldine

L’articolo dedicato alle Leopoldine è dunque intriso di nostalgia, quella tenera, assoluta e a volte lacerante che si prova per l’infanzia, il periodo dell’innocenza e delle scoperte. E, proprio pensando al candore tipico di quell’età, le ho scelte in camoscio in un tenero tono di bianco.

E sempre tornando indietro a quelle estati in cui le vacanze si chiamavano villeggiatura e duravano dalla fine di giugno, quando chiudevano le scuole, ai primi di ottobre, quando ricominciavano le lezioni, ho voluto ambientare lo shooting fotografico dedicato alle Leopoldine tra i trulli. Perché era un fresco e piccolo trullo che, come un ventre materno, accoglieva le mie notti in villa alla Selva di Fasano, luogo a cui sono legati la maggior parte dei miei ricordi di bambina.

Leopoldine

Una grande villa in cui mi sentivo libera da ogni imposizione “cittadina”. Anche quella del sonnellino pomeridiano. Non mi è mai piaciuto dormire il pomeriggio e ho sempre preferito leggere al fresco della pineta per cui spesso fuggivo dal mio trullo attraverso la finestrella da cui era facile raggiungere la “libertà”.

Un altro tema ricorrente di quelle indimenticabili estati erano i giochi da maschiaccio. Anche se amavo gli abitini vezzosi alla Selva è sempre emersa la parte più selvaggia di me. Quella che adorava arrampicarsi sugli alberi, correre a perdifiato, lanciare le pigne nelle gare a chi le tirava più lontano, lanciarsi in spericolate sfide in bicicletta a chi arrivava prima.
A ricordo di qualche caduta sulla brecciolina ho ancora piccole cicatrici sulle ginocchia. Quando le guardo torno a quei tempi felici: i genitori sapevano e tolleravano qualche marachella, qualche libertà in più e tutta la felicità che ne derivava.

Leopoldine

Leopoldine

E ai miei piedi sempre quelle scarpette con gli occhietti… quanto le ho cercate da grande! Per cui il colpo di fulmine per le Leopoldine di Valentina Ivone è stato immediato. E non riesco a descrivere la mia gioia quando lei ha condiviso con entusiasmo la mia proposta di raccontare la sua storia e quella delle sue Leopoldine su Città Meridiane.

Del resto dietro a un progetto così poetico non poteva che esserci una giovane donna con tanta immaginazione ma i piedi ben piantati per terra.
Valentina ha voluto chiamare Leopoldine il suo brand in onore a suo nonno Leopoldo che – ci ha raccontato – amava scrivere il suo nome su ogni cosa che possedeva. E a questo proposito c’è anche una storiella divertente: in un’occasione, mentre stava scappando da un contadino a cui aveva rubato delle ciliegie, si arrampicò su un albero lasciando le sue scarpe a terra. Ovviamente non fu difficile identificarlo perché il suo nome era inciso sulla suola.

Le scarpe sono nel suo DNA da sempre. Valentina è nata in Toscana in quello che viene chiamato “il comprensorio del cuoio” nella provincia di Pisa e suo padre ha sempre lavorato nel settore calzaturiero. “Quando ero piccola lui lavorava per un’azienda che produceva scarpe per bambini. Il sabato mattina qualche volta andavo in fabbrica e per me era un sogno trovarmi in mezzo a tutte quelle scarpe! Ancora oggi quando entro in un calzaturificio, il rumore della “manovia”, delle macchine, l’odore delle pelli, del cuoio e del mastice mi riporta all’infanzia”.

Leopoldine

L’idea di realizzare calzature che ricordassero quelle che indossava da bambina le balenava nella mente già da un po’. Ma quando si è decisa a dar vita alle sue Leopoldine è scoppiata la pandemia. Valentina non si è fatta fermare e ha creato il suo primo prototipo, il primo campione e le prime 130 paia.

Leopoldine

“Non è stato semplice – ci ha sottolineato – perché purtroppo molte aziende erano chiuse e altre hanno chiuso definitivamente. Inoltre oggi la maggior parte nella nostra zona lavora conto terzi per i grandi marchi, ma fortunatamente ho trovato qualcuno che ha creduto in me e mi ha aiutata”.

Leopoldine

Ormai la sua strada nel mondo della moda era tracciata. Dopo alcuni anni vissuti a Londra Valentina si è trovata a lavorare per un brand salentino del settore e per qualche tempo ha vissuto a Lecce. L’anno scorso ha deciso di tornare in Toscana e provare a realizzare il suo sogno, creando il suo marchio di calzature. Iniziando proprio dal modello che più amava da bambina! Nel frattempo ha iniziato a studiare, frequentando corsi, al fianco di professionisti per conoscere tutte quelle che sono le lavorazioni e i materiali utilizzati nel campo calzaturiero.

Leopoldine

Le Leopoldine, in nappa o in suede con interno foderato in pelle e suola in cuoio pomiciato e vellutato, sono prodotte in Toscana, da una di quelle piccole aziende che ancora oggi cerca di valorizzare il Made in Italy e le lavorazioni tradizionali. Dove le scarpe non sono tutte uguali, perché a produrle non sono solo le macchine, ma le mani di operai specializzati, dove l’attenzione, la passione e la cura è in ogni dettaglio: la suola, il soletto, la tomaia.

“Oggi quando si compra una scarpa, si compra anche questo, la filiera della calzatura è molto grande, ogni piccola parte viene realizzata a sé, la suola dal suolificio, il soletto dal solettificio, la tomaia dal tomaificio e così via. Tutte realtà, aziende, famiglie che vanno scomparendo distrutte dalla concorrenza e dal fast fashion. Attraverso le Leopoldine cerco di trasmettere la passione, il duro lavoro, quello delle fabbriche, degli operai e il nostro territorio”.

Leopoldine

Cosa aggiungere? Ci riesce benissimo e io sono molto contenta di annullare i confini geografici e di unire a piccoli passi con le Leopoldine i due territori di Toscana e Puglia che Valentina ha nel cuore.

Leopoldine di Valentina Ivone
Via indipendenza, 53 – Santa Maria a Monte località Montecalvoli (PI)
Info: +39 349 2946831
www.leopoldineshoes.com info@leopoldineshoes.com

 

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Rosalia
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