EffettiGargano: quando Francesco Trimigno ha deciso di chiamare così la sua agenzia che propone gite private della costa in barca ha pensato sicuramente all’effetto che produce la navigazione lungo il litorale di Vieste. Anzi, gli effetti! Perché sono davvero tante le emozioni che si provano ammirando la costa del Gargano lungo il tratto tra Vieste e Mattinata, con le alte falesie candide sullo sfondo sforacchiate da grotte suggestive e sormontate dal verde di pini, cisti e ginestre.
A Vieste in barca con Francesco
E sono sempre intensi gli EffettiGargano anche su chi il giro in barca, dal porto di Vieste a Mattinata, passando per Pugnochiuso e la Baia delle Zagare, ha già avuto modo di farlo.
Quali sono stati gli EffettiGargano su di noi? La gioia: di essere lì su quel mare che ruba gli intensi bagliori alle gemme preziose quali zaffiri e smeraldi. La meraviglia: quella di alzare lo sguardo sulle scogliere a strapiombo sul mare e di entrare nelle grotte che lasciano a bocca aperta. E ancora la gioia: di tuffarsi e nuotare come sirene in questo mare, sentendosi parte di quel mito che da sempre abbraccia questa terra sospesa tra natura e leggenda.
Il nostro giro è partito dal porto passando davanti all’isolotto di Sant’Eufemia su cui si erge il faro di Vieste su cui non mancano antiche leggende. Quella che più ha attirato la nostra attenzione racconta che Noè, dopo il diluvio universale, decise di stabilirsi in questa zona insieme alla moglie Vesta, e da lì pare derivi il nome di Vieste. E quando lei venne a mancare tumulò le sue spoglie sullo scoglio del faro che è chiamato anche l’isola di Noè.
Quasi di fronte si aggrappa uno dei tanti trabucchi che costellano la costa e poi si apre la lunga spiaggia del Castello dove l’attore protagonista è il Pizzomunno. La tappa successiva si apre su uno degli scorci più conosciuti della zona: la spiaggia di San Felice con l’omonimo “Architello”.
Un peccato che la torre che dà il nome alla baia sia stata trasfigurata da un recente restauro che l’ha dotata di un inopportuno tetto a spiovente. Ma se volete scattare una foto dall’alto all’architiello, che si racconta sia stato ricavato nelle rocce dalle Ninfe e dai Tritoni in onore dell’amore fra Nettuno e sua moglie Anfitrite, il punto migliore è proprio ai piedi della torre costiera.
Tra la Baia di San Felice e la Baia di Campi c’è una roccia che ha l’aspetto del profilo di un grande vecchio: si tratta della “Testa del Gargano”, il punto orientale più estremo dello Sperone d’Italia. Quasi irraggiungibile da terra, è circondato dal mare e alla sua estremità c’è uno scoglio che sembra fargli compagnia.
Si raggiunge poi la bellissima Baia di Campi, dove protagonisti sono l’azzurro del mare, il bianco delle ripide falesie calcaree e il verde dei Pini d’Aleppo di una delle più belle pinete del Gargano.
Ma sono tante le meraviglie che ci hanno incantato nelle 12 miglia tra Vieste e la Baia delle Zagare. Che Francesco ci mostra e ci descrive raccontando anche un po’ di sé e della storica passione per il mare della sua famiglia. Lui, infatti, è il nipote di Michele Trimigno, colui che ha scoperto le grotte del Gargano battezzandole con i nomi più curiosi in base alla forma, ai colori o alle leggende che si tramandano spesso legate alla credenza che queste cavità marine fossero abitate dalle sirene.
La prima di quelle in cui siamo entrati con tanta emozione e con gli occhi pieni di meraviglia – ricordate gli EffettiGargano? – è la Grotta Sfondata, dalle alte pareti e la bocca aperta sul cielo ornata dai pini d’Aleppo che specchiandosi nell’acqua sottostante le regalano un intenso color smeraldo.
Qui, come in tutte le altre cavità e tra le calette accessibili solo dal mare, ora regnano sovrani gabbiani reali e falchetti che animano il paesaggio da cartolina con i loro voli.
Dove ha potuto Francesco si è avvicinato alla costa per farci ammirare da vicino la tipica conformazione a strati della roccia su cui crescono forti e spontanee le piante del cappero che qui sfoggiano i meravigliosi fiori dalla livrea color rosa carico.
Mentre il gommone fila sull’acqua che cambia continuamente sfumatura virando dal verde al blu abbiamo guardato ammirati il paesaggio tra le calette come Porto greco, una delle baie più belle, e abbiamo ascoltato rapiti i racconti di Francesco sul nonno Michele Trimigno insignito dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone del titolo di “Cavaliere del lavoro”. Dopo aver scoperto le grotte nel 1954 pochi anni dopo mostrò dal mare la bellezza della costa garganica al presidente dell’Eni Enrico Mattei che rimase colpito dalla splendida baia di Pugnochiuso dove poi fece costruire il primo grande centro vacanze del Gargano.
Nel frattempo il tratto di costa si mostra in tutta la sua splendente bellezza tra le falesie di roccia bianca che si alternano a calette di sabbia e di ghiaia, orlate dalla macchia mediterranea e da un’acqua limpidissima.
Così appare la spiaggia di Vignanotica, una lunga e sottile lingua di ghiaia bianca sotto un alto strapiombo contornato dalla vegetazione. E poi si avvistano i due imponenti faraglioni di falesia, l’arco di Diomede e la Finestrella dei sogni a guardia di una delle baie più belle di Puglia. Si chiama baia delle Zagare o baia dei Mergoli ed è sicuramente più suggestivo guardarla dall’alto perché vista dal mare perde molta della sua poesia a causa della presenza invasiva di piattaforme e ascensori della struttura alberghiera soprastante.
Cosa ci resta da raccontare? Gli altri super coinvolgenti EffettiGargano: le visite alla Grotta Campana, chiamata così per la forma della sua cupola che raggiunge i 70 metri di altezza, alla Grotta dei contrabbandieri con doppia uscita che ne agevolava la fuga, alla Grotta smeralda dove la luce si riflette sulle pareti creando suggestivi effetti di colore e alla Grotta delle Due Stanze.
La ciliegina sulla torta? Il bagno in compagnia di un simpatico gabbiano sotto un’alta e candida falesia con spiaggette raggiungibili solo dal mare. L’ultima emozione, per ora, che EffettiGargano e Francesco ci hanno regalato prima del rientro al tramonto quando tutta Vieste si tinge d’oro.
Volete provare anche voi gioia e meraviglia? Contattate Francesco: i suoi riferimenti li trovate qui sotto.
EffettiGargano
Gite private della costa
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