Fattoria Albamarina a Palinuro è stata la prima tappa della nostra nuova rubrica #ViaggidiVini. Non è stata casuale la scelta di partire dalla Campania, sin dai tempi di greci e romani terra perfetta per i vitigni che ancora oggi affondano le loro radici nel sottosuolo ribollente e allungano i loro tralci sulle coste della Penisola Sorrentina, della Costiera Amalfitana e dell’antica colonia della Magna Grecia, nota come costa del Cilento.
ViaggidiVini in Cilento
E proprio in Cilento siamo approdati per il nostro personale GrandTour che si ispira a quei viaggi immortalati nelle gouaches del Settecento o descritti dalle penne dei viaggiatori noti e meno noti del nord Europa. Del resto già a quel tempo le grandi attrazioni artistiche e archeologiche sposavano i grandi vini.
E ora come allora anche noi, viaggiatori del Terzo Millennio, ci lasciamo ammaliare dalla scia di odori delicati e gradevoli, intersecando le rotte del grand tour, alla ricerca dei colori gialli paglierino più o meno carichi del Fiano e alla scoperta dei sapori asciutti dell’Aglianico, con ampi e piacevoli retrogusti aromatici, assimilati da un territorio coltivato a vigneti da almeno quattrocento anni.
Ma Mario, come si definisce “brigante contadino cilentano”, anche se a noi ha dato più l’idea di un corsaro sempre in navigazione tra le due sponde lussemburghesi e cilentane, non abbiamo potuto incontrarlo perché richiamato da urgenti impegni in Lussemburgo, Quindi la promessa è quella di tornare quando sarà nel suo Cilento per conoscerlo.
Ad accoglierci, insieme al nostro Otto, sua moglie Marina e Alfredo Galietti che nella fattoria si occupa un po’ di tutto, dall’ospitalità alle vigne alla cantina.
E’ Marina che ci racconta non solo la storia di Fattoria Albamarina, ma anche quella personale: il suo incontro con Mario, tanti anni fa su un treno che dalla sua Genova la portava a Napoli, città del suo papà, e poi del suo arrivo in Cilento dove trascorreva le prime vacanze dopo aver cominciato a lavorare a Lussemburgo. Galeotti il treno e il passaggio che quel bel giovane gentile le offrì. Lei accettò volentieri e solo in stazione scoprì che sarebbe stato a bordo di una due ruote e non di un’automobile! Com’è andata a finire? Dal 1984 Mario, originario di Castinatelli di Futani, si è trasferito a Lussemburgo, prima con la sua attività nel settore edile e poi creando le sue realtà nel campo della ristorazione.
Oggi però dopo aver aperto lì un ristorante a ognuno dei suoi due figli, Dal Notaro e Culturando, si dedica quasi completamente alla nuova creatura, Fattoria Albamarina, che nel nome ricorda l’alba di una nuova esperienza, iniziata nel 2009, e la sua amata Marina.
Durante la degustazione abbiamo apprezzato il nettare prodotto dal vitigno che incarna la vitivinicoltura campana e che rende bene anche vinificato in rosato. Un vino davvero notevole e dal carattere deciso l’Aglianico, le cui viti qui in Cilento sono costrette a sfidare la forza di gravità: ce ne rendiamo conto il mattino dopo durante la visita in vigna che “ricama” le colline lambendo la ferrovia e il fiume Lambro.
A disposizione degli ospiti anche un’ampia area esterna con solarium e piscina, barbecue e forno. Nei pressi uno spazio dedicato a conigli, galline, capre, tacchini, piccioni, asini e cani Corso, la passione del padrone di casa. Oltre al vino qui a Fattoria Albamarina si producono dell’ottimo miele e olio Evo della antica cultivar pisciottana.
Agriturismo Fattoria Albamarina
SS447 – Centola (Sa)
www.fattorialbamarina.com
Info: +39 339 8084006 – notarobertom@gmail.com
Trovo molto bello il riferimento al Gran Tour, anch’io penso nella stessa direzione. Le parole invitano ad un percorso che solo l’esperienza in prima persona potrà completare. E qui si parla di vini che si intrecciano coi sogni: il Lussemburgo… wow…
Una prima tappa che ha già un respiro internazionale. E quindi cosa c’è di meglio di ispirarsi al Grand Tour? Intrapreso questa volta da italiani in giro per l’Italia, di brindisi in brindisi 🥂