Il viaggio fly and drive in Andalusia con i miei genitori, da sola io e loro, lo ricordo come uno dei più belli della mia vita. E spesso dico a Michele che mi piacerebbe ripeterlo con lui e tornare insieme in questa terra caliente e generosa.

Tour in Andalusia: costa e pueblos blancos

Atterrammo a Malaga e lì trovammo ad attenderci l’auto presa a noleggio per andare alla scoperta di questa affascinante regione spagnola e dei suoi “gioielli”: Siviglia, Ronda, Antequera, Granada, Puerto Banus e Marbella.

Quindi al mattino ci godevamo il mare delle belle spiagge di Mijas Costas e il pomeriggio ci dedicavamo alla visita delle città e dei pueblos blancos dell’entroterra. Tra un bagno e l’altro non è mai mancato uno spuntino a base di espeto de sardinas, uno spiedino di canna sulla quale vengono cotte le sardine alla brace, una specialità dei chiringuitos delle spiagge di Malaga di cui io e il mio papà ci siamo scoperti ghiotti!

Il capoluogo dell’Andalusia è Siviglia, una città tutta da visitare a cominciare dalla sua magnifica cattedrale costruita sui resti della moschea cittadina risalente al periodo della dominazione dei Mori, di cui ancora oggi rimangono il Patio de los Naranjos e la Giralda, l’antico minareto convertito in campanile.

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Andalusia luglio 1996
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Andalusia luglio 1996

Da non perdere il Parque Maria Luisa, polmone verde della città, dove si trova la fantastica Plaza de Espana, costruita per l’esposizione Ibero-Americana del 1929 e divenuta sin da subito uno dei luoghi di ritrovo più particolari e interessanti di Siviglia.

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Andalusia luglio 1996

Un’altra delle meraviglie della regione è Granada, una città moresca che si trova ai piedi della Sierra Nevada, in cui spicca l’Alhambra, il palazzo che l’ha resa famosa in tutto il mondo, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1984.

Granada fu il cuore del regno islamico di el-Andalus e l’Alhambra rimane ancora oggi la più spettacolare testimonianza della dominazione araba in Europa. Edificata nell’XI secolo, è una piccola città murata, al cui interno si trovano uno splendido giardino arabo, palazzi, torri, cortili chiusi – il classico patio spagnolo – e un convento.

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Andalusia luglio 1996
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Andalusia luglio 1996

Marbella è la cittadina più elegante della Costa del Sol, con belle spiagge e un meraviglioso centro storico, un villaggio tipico andaluso ben conservato. Per chi vuole trascorrere un pomeriggio glamour, Puerto Banus è la zona ideale, tra yacht, boutique e auto di lusso: quando si scende la scala che porta verso il mare sembra quasi di essere in uno dei paesi della Costiera Amalfitana. Stesso calore, stesso charme e anche identico profumo di agrumi servito in spremute ghiacciate dai chioschetti lungo il tragitto. Anche se è passato del tempo, ricordo bene la serata a Marbella per la cena: lungo la Avenida Duque de Ahumada e nelle sue traverse ci sono tantissimi ristoranti e tapas bar, l’ideale per assaggiare tanti piatti della cucina spagnola e andalusa, tra cui la squisita paella.

Arroccata sulle ripide gole del Guadalevín e non semplice da raggiungere, tappa imperdibile è Ronda che ha affascinato anche Hemingway. E come dargli torto: è una delle più antiche e belle cittadine andaluse che, in parte, conserva ancora oggi la sua antica struttura araba. Uno strapiombo di 200 metri chiamato El Tajo divide la città in due parti, che sono unite dal Puente Nuevo, costruito nel 1788.

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Andalusia luglio 1996

Da non mancare la visita alla più antica Plaza de Toros di Spagna e la sosta golosa a La Casa del Jamon, per assaggiare lo squisito prosciutto pata negra. Giusta ricompensa per il mio papà costretto a guidare per chilometri su strade tortuose per riportarci, dopo un’intensa giornata, nell’albergo sulla costa.

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Andalusia luglio 1996

Un’altra tappa assolutamente da inserire in un tour dell’Andalusia è Antequera, una delle città storiche più belle dell’Andalusia, riconoscibile per il suo incredibile skyline, caratterizzato da oltre trenta campanili. La città antica, dominata dall’imponente Alcazaba araba e dalla Basilica di Santa Maria, è ricca di bellissime chiese, monasteri, eremi e case signorili.

Mi colpì molto la storia che mi raccontarono sull’enorme falesia di roccia calcarea che incombe sulla città chiamata la Pena de los Enamorados, che narra di un amore impossibile tra una giovane mora chiamata Tagzona e un giovane cristiano di nome Tello. Il loro amore fu contrastato e decisero di fuggire insieme ma una volta giunti in cima al monte, non avendo scampo e pur di non essere separati, decisero guardandosi negli occhi di saltare nel vuoto.

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Andalusia luglio 1996

Una delusione, invece, è stata la gita a Gibilterra: il passaggio di frontiera portò portar via parecchio tempo a causa delle lunghe code che si formano e una volta entrati in questo territorio britannico in piena Andalusia nel tardo pomeriggio, trovammo negozi e luoghi di interesse chiusi e strade deserte. Lì, infatti, si osservano gli orari inglesi e quindi alle 18 erano tutti a cena.

Il più grande rammarico di tutto il viaggio è stato quello di non essere riusciti ad andare a Cordoba, una delle più belle e interessanti città andaluse.
Fu capitale romana, importante centro islamico e della Reconquista cattolica, e conserva tesori come la Grande Moschea o Mezquita, il sito archeologico di Madinat Al-Zahara e il quartiere-suk della Juderia.
Da inserire assolutamente nel prossimo giro da queste parti!

2 COMMENTS

  1. A me e Michele la Spagna piace e ci ricorda le nostre vacanze da “ragazzi” ma insieme non ci siamo mai stati. L’Andalusia è nei nostri progetti!

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