A L’Aquila col cane

Fuori confineA L’Aquila col cane
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A L’Aquila ci siamo stati tre volte. Due volte col cane e una senza. La prima insieme ad Arturo, tra Natale e Capodanno del 2011 mentre eravamo in vacanza in un posto incantato, il Sextantio Albergo Diffuso a Santo Stefano di Sessanio. L’Aquila era stata devastata dal terremoto solo due anni e mezzo prima e tutto era ancora fermo alle 3.32 della notte fra il 5 e il 6 aprile 2009. Ci siamo tornati poi, in due e senza quattro zampe, nel 2017 in occasione dell’educational tour organizzato da Officina L’Aquila grazie al quale abbiamo potuto constatare di persona l’avanzamento dei lavori visitando, con tanto di elmetto in testa, cinque cantieri aperti, dal Teatro comunale ai palazzi più rappresentativi del centro storico della città.

Cantieri aperti

Una passeggiata a 2 e a 4 zampe

Lo scorso anno abbiamo deciso di tornare a L’Aquila con Otto per una passeggiata su Corso Vittorio Emanuele II, che da piazza del Duomo arriva fino alla Fontana Luminosa e al Forte Spagnolo, e che è stato ripavimentato.
Il nostro punto di partenza è stato la monumentale Fontana Luminosa, che risale al 1934 e fu opera dello scultore Nicola D’Antino. Posta al centro di piazza Battaglione Alpini, è composta da due gigantesche sculture in bronzo di donne nude che sorreggono la conca abruzzese, il contenitore per acqua fresca utilizzato anticamente in queste zone.

a l'aquila

L'Aquila

Su piazza Duomo si affacciano alcuni dei palazzi più importanti dell’Aquila, come la Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio, la Chiesa di Santa Maria del Suffragio, il palazzo Arcivescovile, quello delle Poste e Telegrafi, palazzo Federici, palazzo Betti, il palazzo della Banca d’Italia e le Fontane Vecchie, con le statue gemelle che si innalzano dalla parte centrale.

Insieme al nostro Otto abbiamo passeggiato sotto i portici degli imponenti palazzi tra scintillanti vetrine e siamo tornati da Ju Boss, sempre affollato da gente di ogni età, per la mitica focaccia imbottita. Non abbiamo invece potuto entrare col cane nel Palazzo Ardinghelli, che oggi ospita il MAXXI, ovvero il museo nazionale delle arti del XXI secolo.

a l'aquila

D’obbligo la vista alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, danneggiata pesantemente con il crollo della cupola ricostruita grazie anche al contributo della Francia che ha donato 3 milioni di euro e riaperta al culto nel 2018, dove si trova la Cappella della memoria per ricordare le vittime del terremoto.
La zona dell’Aquila è sempre stata ad alto rischio sismico. Già in passato ha dovuto fare i conti con svariati terremoti: nel 1348 con magnitudo 6,7; nel 1461 con magnitudo 6,5 e nel 1703 con 6,8 di magnitudo. Fino all’ultimo, quello del 2009 con una magnitudo di 6,3 e il tragico il bilancio di 309 morti, 1600 feriti, 65000 sfollati.

L'Aquila

Abbiamo anche voluto visitare nuovamente la Basilica di Collemaggio, il più significativo edificio religioso di tutto l’Abruzzo dichiarato monumento nazionale nel 1902 e completamente ristrutturato dopo i gravi danni subiti a causa del terremoto del 2009 grazie all’apporto economico di ENI.
La sua facciata con pietre bianche e rosse con tre rosoni e tre portali aveva resistito a quel 6 aprile del 2009, ma era collassata su se stessa la volta, all’altezza del transetto. L’avevamo ammirata dall’interno in occasione della visita del 2011 quando era stata ricoperta con una struttura provvisoria in ferro, ma la basilica era risultata in seguito non sicura e quindi, dopo una prima apertura è stata chiusa di nuovo nel 2013, per poi riaprire definitivamente dopo il restauro finanziato dall’ENI.

Cantieri aperti

L'Aquila

Per far sgranchire le zampe a Otto abbiamo trovato perfetto il verde intorno all’Auditorium del Parco dell’Aquila, un grande complesso per concerti e spettacoli teatrali progettato da Renzo Piano che si trova a pochissimi passi dal castello cittadino. L’imponente castello, noto come Forte Spagnolo, fu edificato su disegno di Don Pirro Luis Scrivà, che si occupò anche di Castel Sant’Elmo a Napoli.

Cantieri aperti

Prima di dare il nostro saluto a L’Aquila siamo ritornati nel quarto di San Giovanni dove ha sede un altro dei simboli della città: la Fontana delle 99 cannelle. Si trova in una piccola piazza posta sotto al livello stradale su cui tre lati sono contornati da vasche in cui sgorga l’acqua da ben 99 cannelle, mentre il quarto lato è occupato dalla scalinata che permette di scendere al centro della stessa piazza. Le cannelle sgorgano da mascheroni tutti differenti tra loro e intervallati da formelle rettangolari. La tradizione vuole che ogni cannella rappresenti un castello che durante il Duecento ha partecipato a fondare la città dell’Aquila.

DOVE MANGIARE

Ju Boss
Piazza Regina Margherita, 4 – L’Aquila
Info: +39 0862 413393 – www.jubossbistrot.it

DOVE DORMIRE

Sextantio
Via Principe Umberto, Santo Stefano
di Sessanio (AQ)
Info: +39 0862 899112 – +39 348 2402967
www.sextantio.itsantostefano@sextantio.it

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