Il nostro tour a ovest nell’Alto Tirreno è stato connotato da due elementi: i colori e l’acqua. I primi indissolubilmente legati alla seconda, perché è l’acqua cangiante del mare che il più delle volte dai paesaggi che tocca “ruba” il verde della natura incontaminata, l’azzurro del cielo, il rosso dei tramonti infuocati, l’oro delle rocce.

Nell’acqua si specchiano i borghi colorati

Ed è nell’acqua del mare che si specchiano le case dei borghi colorati che abbiamo incontrato sul nostro cammino e che con un pizzico di magia, soprattutto al calar della sera, sembrano raddoppiare la loro superficie affacciandosi su porti e baie.

Ciò accade in Toscana, nelle isole del suo Arcipelago, e in Liguria, in quel lembo di terra teso tra monti e mare che è la Riviera di Levante, nei luoghi che abbiamo visitato e di cui abbiamo già nostalgia: le isole del Giglio e dell’Elba e i paesi color pastello con le casette che sembrano di marzapane e sviluppati in altezza tra Levanto e Bonassola a un passo dalle Cinque Terre.

Posti in cui la vista del mare è quasi sempre presente, quasi ubriacante e che si apprezzano a piedi camminando per sentieri impervi tra macchia mediterranea e fitti boschi che premono tutt’intorno.

Quando si pensa alle isole, il più delle volte l’immaginazione corre verso mete esotiche, come i Caraibi o gli atolli della Polinesia. Così spesso ci si dimentica dei paradisi di casa nostra, le tante isole lungo i 4000 chilometri di costa della Penisola italiana. Dove le meraviglie si trovano sia sulla terra che sotto il pelo dell’acqua.

Proprio come nell’Arcipelago Toscano, Parco Nazionale dal 1996, che si estende su un’area di 79.160 ettari tra le province di Livorno, Grosseto e l’area a mare e comprende diverse isole, significativamente distanti e diverse tra loro, ricche di specie endemiche da salvaguardare. Sono sette le isole, secondo la leggenda gemme della collana di Venere cadute in mare: Elba, Giglio, Giannutri, Capraia, Pianosa, Montecristo e Gorgona. Isole deserte dove domina il silenzio sono Pianosa e Montecristo, mentre Capraia è uno scrigno di natura vulcanica e poco più che scogli sono Giannutri e Gorgona, circondate come le altre da un mare meraviglioso e ricchissimo di vita.

Le più grandi e popolate, Elba e Giglio, sono quelle in cui ci siamo fermati e che vi racconteremo, con la promessa di tornare presto per poter apprezzare di più e meglio le bellezze di questi paradisi, magari spingendoci oltre le nuotate nelle acque cristalline delle spiagge bianche bagnate dal Tirreno blu-verde e andando a godere dello spettacolo che sott’acqua prosegue nei magnifici fondali tra alghe in technicolor, stelle marine, spugne, praterie di posidonia e tanti tanti pesci che nuotano tra notevoli reperti archeologici sottomarini.

Vi abbiamo incuriosito? Seguiteci e verrete con noi a scoprire questa Toscana meno scontata tra mare cristallino e macchia mediterranea, pinete affacciate su scogliere a strapiombo, calette nascoste e grandi distese di sabbia.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here