Origano Cibo e Vino è l’osteria-bottega delle Cantine Menhir ma a chi vi entra dà l’impressione di trovarsi in uno spazio sospeso che sa di familiarità. Infatti oltre a essere un ristorante, Origano è enoteca e store di qualità ospitati al piano terra di Palazzo Scarciglia, un palazzo settecentesco nel centro di Minervino di Lecce, con le chianche e le cementine a pavimento, le volte a stella, i paralumi di fascine intrecciate e pochi arredi di design che dialogano con pezzi da collezione degli anni ’50.
Origano Cibo e Vino a Minervino di Lecce
Varcando la soglia si giunge in un ambiente che profuma di sapori antichi, di tempi in cui si andava a fare la spesa sfusa nella drogheria all’angolo e si poteva assaporare la qualità dei prodotti tra verdure dell’orto sott’olio, formaggi stagionati e semi stagionati, pasta artigianale, salumi, olio, sott’oli, conserve, confetture, taralli e frise.
È questa l’idea che voleva condividere con gli avventori Gaetano Marangelli, barese d’origine e salentino d’adozione, patron delle Cantine Menhir. Nel 2002 parte con l’avventura della produzione del vino di Menhir Salento su poco più di 40 ettari di vigne e dell’Azienda Agricola Anna, a cui dal 2019 si affianca l’enologo Marco Mascellani.
Poco dopo comincia anche l’esperienza dell’Osteria Origano: vi si accede direttamente dallo store, dove si trovano in vendita tutti i prodotti Menhir, acquistabili e degustabili nell’Osteria, che con la bella stagione si amplia nella corte interna, dove pietra leccese e muri a secco sono a vista e rampicanti, piccole luminarie e grandi pilozze, lavabi in pietra per lavare i panni in cui sono piantate le erbe aromatiche, sono testimoni di salentinità. Qui si dividono i compiti il food selector Antonio Guarini e lo chef Roberto Musarò con menu degustazione e alla carta.
Le proposte strizzano l’occhio alla tradizione e utilizzano i prodotti locali stagionali ma con un tocco contemporaneo. Il tutto naturalmente è abbinato ai vini della cantina, che sono il core business di Menhir Salento. In sala l’accoglienza è affidata al garbo e alla competenza di Arianna Caroppo. In cucina Roberto Musarò, classe 1988, salentino di Andrano che studia all’Istituto Alberghiero di Santa Cesarea. Poi gira il mondo tra Giappone, Manila, Francia nella cucina dello stellato Auberge Saint-Laurent con lo chef Laurent Arbeit e Germania, prima di riapprodare nella sua amata Puglia. Arriva a Origano nel 2017 con l’intento dichiarato di rendere protagonisti dei suoi piatti i prodotti locali e soprattutto quelli che dona l’orto del ristorante abbinati a materie prime di eccellente qualità manipolate il meno possibile, ma anche “povere” con il riutilizzo degli scarti di cucina.
Abbiamo provato la sua cucina due volte. La prima in una fredda e piovosa serata in cui il vino ha contribuito a riscaldare l’atmosfera. E a proposito di vino vi suggeriamo di degustare Physis prodotto da uve Grillo, una varietà insolita in Salento coltivata nei terreni argillosi della Masseria Pietra.
La seconda volta abbiamo pranzato da Origano nella luminosa sala vetrata ospiti di Michele Bruno in occasione del suo compleanno festeggiato durante Le Tavole di San Giuseppe, evento che si svolge a Minervino di Lecce in cui devozione e cibo sono strettamente connessi.
Una volta a tavola, ci ha accolto il benvenuto dello chef: un cestino di pane di lievito madre da intingere in un olio eccellente, di tre varietà, Coratina, Picholine e Carolea di produzione Menhir, e una focaccia barese alla salentina.
L’antipasto proposto è uno dei piatti compresi nel segmento Spirito Vegetale: l’inaspettata bontà della Lattuga alla brace, mela e burro all’aglio nero che conquista il palato dopo la marinatura con uno sciroppo sapido, seguita dalla cottura alla brace esaltata dal condimento con una salsa vegetale al beurre blanc, ketchup di mela e nocciole tostate.
La delicatezza della prima portata ha esaltato il gusto deciso delle Mafalde Pastificio Dei Campi al ragù di coniglio, pomodoro secco e peperone crusco, un piatto che rimarrà tra i nostri preferiti per sempre.
Robusto anche il secondo, una costina di suino nero con deliziosa salsa barbecue dal gusto affumicato con contorno di broccoli e patate.
Quattro i vini in abbinamento: Nina, gradevole Rosato 80% Negroamaro e 20% Ottavianello, il già citato Physis prodotto con uve Grillo, il caldo e avvolgente Negroamaro in purezza Pepe e il Primitivo Vega, Terra d’Otranto Doc Rosso Riserva, ricchissimo di note speziate, sentori di frutta matura, con un magnifico retrogusto balsamico insieme a note vanigliate e di cacao, perfetto anche sul dessert.
Dulcis in fundo gelato alla crema e torta di mele, classici che rimandano ai sapori di casa e alle domeniche trascorse in famiglia. E questo dà al meglio l’idea di ciò che Origano rappresenta, almeno per noi: un ossimoro. Perché è un luogo accogliente in cui ti senti accolto in famiglia ma ciò non rappresenta una delega all’eleganza che lo contraddistingue: ha un’atmosfera calda e antica ma allo stesso tempo contemporanea, proprio come la cucina proposta dal suo chef; e, infine, esattamente come i vini di Menhir Salento esprime il legame profondo con il territorio esaltando la continuità tra passato, presente e futuro.
Osteria Origano
Via Giuseppina Scarciglia, 18- Minervino di Lecce (LE)
Tel: 0836 1905996
