Passeggiando tra le pittoresche strade di Praga, sarete catturati come noi dal dolce profumo di una pasta cotta sulla brace, ricoperta di zucchero caramellato e cannella: si tratta del Trdelnik!
L’irresistibile profumo nelle strade di Praga
Non è molto chiara quale sia l’origine del Trdelnik. Pare che in origine era diffuso nella Transilvania ungherese, ma c’è chi afferma che il Trdelnik sia originario della città slovacca di Skalica, e che solo successivamente arrivò in Transilvania grazie a un generale ungherese in pensione, tale Jozsef Gvadanyi.
In ogni caso è un dolce diffuso i molti stati europei, dal nord fino alla Turchia. Una cosa è certa svilupperete una dolce e irresistibile dipendenza per il Trdelnik il cui nome deriva dalla parola trdlo, che indica uno spiedo di legno o in ferro. L’impasto viene avvolto intorno allo spiedo, e poi cotto sul fuoco girandolo fino a quando non sarà cotto. Una volta tolto lo spiedo, ci si ritrova con un rotolo di pasta dall’interno cavo, croccante in superficie e soffice dentro.
Provate a farlo insieme a noi per tornare a Praga almeno con l’olfatto e la fantasia!
La ricetta del Trdelnik
Ingredienti
260 g. di farina 00
110 ml. di latte
Un uovo intero + un albume
30 g. di burro
Tre cucchiaini di zucchero
15 g. di lievito di birra fresco
Un limone
Per guarnire:
Zucchero vanigliato q.b.
Zucchero semolato q.b.
Zucchero di canna q.b.
Cannella q.b.
Procedimento
Versare in una ciotola la farina e il latte; unirvi il lievito in precedenza sminuzzato e amalgamato con lo zucchero; aggiungere il burro, l’uovo intero, la scorza grattugiata del limone e amalgamare con un cucchiaio tutti gli ingredienti.
Versare il composto su un foglio di carta forno precedentemente sistemato sul piano di lavoro e leggermente infarinato.
Lavorare il composto, che all’inizio risulterà un po’ appiccicoso, impastando delicatamente, sollevandolo e staccandolo dal piano di lavoro roteandolo con la punta delle dita fino a quando diventerà liscio e compatto.
Inumidendo leggermente le mani, formare una palla e adagiarla all’interno della ciotola leggermente infarinata; coprire con un canovaccio e lasciare lievitare per un’ora fino a quando l’impasto raddoppierò di volume.
Trascorso questo tempo, aiutandosi con una spatola, staccare delicatamente l’impasto dalla ciotola e rovesciarlo sul foglio di carta forno leggermente infarinato; dividerlo in due parti e stenderne ognuna col mattarello fino a uno spessore di mezzo centimetro; quindi, con un coltello, ricavarne delle strisce larghe circa 2-3 cm. e lunghe circa 40.
A questo punto, per ottenere la tipica forma cilindrica del dolce e poterlo poi cuocere anche senza l’ausilio dell’apposito strumento di legno e del suo forno speciale, procedete come segue: da un rotolo di alluminio stendere una striscia sufficientemente lunga e tagliarla quanto la lunghezza di tutto il mattarello; dividerla a metà per tutta la sua lunghezza e foderare quindi con le due parti ottenute, facendovi fare due-tre giri, le estremità del corpo del mattarello, escludendone i manici; increspare ognuna delle due parti di alluminio accorciandole leggermente e poi appiattendole con la mano, lasciando così un po’ di spazio scoperto nella parte centrale del mattarello stesso.
Prendere quindi una striscia d’impasto e avvolgerla intorno alla prima metà del mattarello così foderato, avendo cura di sovrapporla leggermente man mano che si arrotola e ottenendo un cilindro di pasta della lunghezza di circa 10 centimetri.
Procedere allo stesso modo con una seconda striscia d’impasto avvolgendola questa volta nella seconda metà di alluminio del mattarello.
Versare in un piatto dello zucchero vanigliato oppure, a piacere, dello zucchero semolato mischiato con zucchero di canna e un pizzico di cannella.
Arrotolarvi i due cilindri di pasta, precedentemente spennellati con l’albume d’uovo sbattuto, facendovi aderire uniformemente su tutta la loro superficie lo zucchero.
Sfilarli quindi delicatamente dal mattarello e spingerne l’alluminio in eccesso alle due estremita’ verso l’interno dei rotoli ottenuti.
Sistemarli in posizione eretta su una placca in precedenza foderata con della carta forno e proseguire così, seguendo lo stesso procedimento, con le rimanenti strisce di pasta per ottenere i successivi dolci.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 10-12 minuti fino a quando saranno leggermente dorarati in superficie.
E’ un dolce buonissimo!
Effettivamente dev’essere piuttosto diffuso ad est perchè noi lo abbiamo assaggiato in Bosnia e a Belgrado.
Il nome era diverso, ma ingredienti e gusto delizioso erano proprio quelli!!
In effetti lo abbiamo scoperto anche noi ma quando sono stata a Budapest non l’ho trovato. L’abbiamo rimangiato all’Expo di Milano e anche se non era proprio come quello gustato a Praga per qualche momento ci siamo sentiti catapultati in piazza della Città Vecchia.