Desideravamo da tempo andare ad Alba in occasione della Fiera Nazionale del Tartufo. Da grandi amanti del Tuber Magnatum Pico, la varietà di tartufo più preziosa sia dal punto di vista economico che gastronomico, volevamo provare l’ebbrezza di gustarlo sul posto partecipando alle manifestazioni che si svolgono in città, tra cui il Baccanale del Tartufo che ripropone le festività tipiche dell’epoca medievale, scene di quotidianità antica, usanze e mestieri e in cui è possibile degustare vini e i prodotti tipici della cucina tradizionale langarola.
Ad Alba per la Fiera del Tartufo
Ma prima di approdare all’accogliente Cascina Baresane a due chilometri da Alba, una casa settecentesca immersa nei vigneti di Santa Rosalia, ristrutturata con molto gusto e con un bel giardino, abbiamo vissuto una vera e propria disavventura.
Cosa è successo? Come sempre avevamo prenotato il posto in cui dormire tramite Internet. Sul sito il bedandbreakfast si presentava grazioso, collocato al piano superiore di un palazzo d’epoca. L’avevamo scelto perché ubicato nel pieno centro della cittadina. Avendo con noi il nostro Arturo, e non volendo ogni volta per spostarci prendere l’auto e avere problemi di parcheggio data l’affluenza ad Alba di tantissime persone nei weekend dedicati alla Fiera del Tartufo, la collocazione ci sembrava davvero ideale.
Quando siamo arrivati però abbiamo avuto una sgradevole sorpresa! Salendo le scale verso la nostra camera siamo passati dal salottino arredato con mobili antichi la cui fotografia faceva da immagine o piuttosto specchietto per le allodole sul sito, ma meta finale era il sottotetto con piccolo terrazzo. In realtà ci sarebbe anche andato bene, nonostante l’arredo spartano e la differenza con ciò che ci aspettavamo, ma il problema vero era l’intenso odore di vernice che proveniva dalle pareti: i muri erano appena stati ridipinti e il puzzo, nonostante le finestre aperte, era insopportabile!
Michele non ha voluto sentir ragione e ha riportato i bagagli di sotto risistemandoli in auto e minacciando di dormire lì piuttosto che tornare nel b&b. Ma rimaneva il problema serio di dove passare la notte dopo aver affrontato un viaggio lungo ben 1000 chilometri. In più, allora era molto più difficile trovare alloggi in cui poter soggiornare con un cane…
Io cosa ho fatto? Mi sono scapicollata nel centro storico di Alba dirigendomi verso la sede dell’ufficio turistico che alle 18,30 chiudeva al pubblico. A che ora sono arrivata? Alle 18,31! Ma non mi sono persa d’animo e, vedendo che dentro era acceso e c’era gente, ho bussato. E mi hanno aperto. A quel punto ho spiegato cosa ci era accaduto, loro hanno preso nota della struttura per prendere provvedimenti in merito e mi hanno aiutato a cercare una soluzione per poter trascorrere la notte, tenendo conto che durante l’evento la città di Alba è letteralmente presa d’assalto da appassionati e golosi.
L’unico posto disponibile per noi e per Arturo e per una sola notte c’era all’Alba Village Hotel and Camping. Nel frattempo Michele e Arturo mi avevano raggiunta, ma non c’era tempo né possibilità di scelta. Per cui abbiamo accettato la proposta dirigendoci verso la periferia della cittadina. Questa volta la sorpresa è stata al contrario. Ci aspettavamo un posto completamente diverso mentre all’interno di un campeggio ci ha piacevolmente accolto una camera spaziosa e ben curata dotata di tutti i comfort.
Il mattino dopo però, la prima cosa che abbiamo dovuto fare prima di dedicarci alla visita della cittadina ricca di palazzi medioevali e rinascimentali e preziose chiese di varie epoche, è stata quella di trovare alloggio per le notti successive.
Questa volta siamo andati a colpo sicuro, come si dice. Perché quando avevo prenotato la prima struttura, scelta come già detto in quanto centrale, mi ero innamorata della Cascina Baresane alle porte di Alba, che mi aveva attirato non solo per la bellezza dell’edificio ma anche per il nome della località: Santa Rosalia. Abbastanza singolare trovare il nome della santa protettrice di Palermo, nonché il mio, a queste latitudini!
Il destino ha voluto che proprio in quella che sarebbe stata la nostra scelta, se non avessimo cambiato idea per il fatto che si trova a due chilometri dal centro, ci fosse posto e così abbiamo potuto trascorrere il resto della nostra vacanza con Arturo in questo luogo accogliente e rilassante, con sullo sfondo lo spettacolare scenario delle Alpi e del Monviso.
Per la serie tutto è bene quel che finisce bene…