La tavola è un posto meraviglioso: crea la socialità e dà soddisfazione immediata. E poi siamo quello che mangiamo. O forse non più. Siamo diventati, piuttosto, quello che fotografiamo prima di mangiare. E siamo anche disposti a lasciar raffreddare i nostri piatti in cerca dell’inquadratura perfetta.
A Orsara di Puglia per il progetto di
Andrea e Valentina Pietrocola
Del resto la relazione tra cibo e fotografia non è mai stata così intensa. Anche se non è proprio una novità del tempo dei social perché già nell’America degli anni ’50, quella in pieno boom economico, il cibo veniva non solo fotografato per i libri di cucina, ma anche spesso spruzzato con la lacca per i capelli per risultare più fotogenico.
Ma oggi fotografare il cibo e postare le foto sui social, Instagram su tutti, non basta più. Ed è per questo che Andrea e Valentina Pietrocola, de La cucina del Fuorisede, hanno chiamato a raccolta blogger, giornalisti, social media manager e aziende e li hanno riuniti a Orsara di Puglia nella prima Social Dinner di Capitanata allo scopo di valorizzare il territorio e comunicare ciò che di meglio esprime.
E giovedì 11 ottobre presso l’Agriturismo Posta Guevara tra i 40 invitati c’eravamo anche noi di Città Meridiane con il nostro Otto in una serata che ha visto l’incontro tra il mondo degli addetti ai lavori in materia di comunicazione digitale e le aziende. Tutti insieme alla ricerca della ricetta ideale, nonché della migliore inquadratura, per comunicare le eccellenze gastronomiche e il territorio. A un certo momento in realtà ci siamo chiesti se eravamo davvero nel posto giusto tra così tanti food blogger. Ma la risposta è arrivata da sola in quanto parlando di vacanze c’è chi sceglie la destinazione sempre di più in base al cibo. Proprio come noi!
E quindi la condivisione di questa passione per il food e il beverage con i partecipanti e soprattutto con i fratelli Pietrocola ci ha collocato di diritto tra i convitati della Social Dinner di Capitanata. A cui Andrea e Valentina hanno pensato proprio a tavola, considerando che è spesso davanti a un piatto gustoso che vengono le idee migliori.
Un’idea che si è rivelata vincente e che è stata abbracciata con entusiasmo da tutti gli addetti ai lavori: agenzie, freelance, aziende, blogger, stakeholders che hanno partecipato attivamente all’InnovAttiva Talk, il format ideato dalla web school dei Laboratori Urbani Artefacendo, condotto dalla social media manager Lucia Cataleta e che ha coinvolto i cinque blogger provenienti da tutta Italia nonché le aziende.
Tema centrale il cibo ai tempi dei social insieme al ruolo della comunicazione quando incontra il food e i territori. Ha inaugurato la serata la food blogger pugliese Nunzia Bellomo (Miele di Lavanda). Poi è stato il turno di Ezio Totorizzo, meglio conosciuto come #Spezio, che è anche il nome del suo blog, che ha introdotto il tema delle differenze tra blogger e influencer e anche dello spazio sempre più significativo di Instagram.
E ancora di Instagram e della cura nella realizzazione degli scatti fotografici si è discusso con la piacentina Valentina Previdi (Profumo di Cannella e Cioccolato). Il terzo intervento è stato a cura di Luca Cuffari, valdostano di nascita e siciliano nelle vene, che ha raccontato del suo viaggio al Sud che gli ha ispirato il suo progetto editoriale Habemus Fame. Infine Daniela Vietri, “ex avvocato pentito” che ha deciso di voltare pagina dedicandosi a “Cucina, Libri e Gatti”.
Al Talk presenti anche le aziende con Alessia Bodoyra del Consorzio Aceto Balsamico di Modena, Lucia Di Domenico dell’Agriturismo Posta Guevara, Mario Morrone di Ruber, Vincenzo Troia di Casues e Pascal Barbato di Fulgaro Panificatori. A seguire la tavola rotonda “Da cosa nasce cosa – Facciamo NetWORK”, un momento pensato per creare relazioni tra aziende ed esperti di comunicazione e magari dar vita a nuovi progetti con Antonio de Michele, account, event planner e graphic designer di Comunica, creative company con sede a Manfredonia, Silvia Macedonio, account manager di Digital Angels (agenzia di web marketing con sede a Roma) e membro di SayGood (community che conta oltre 150 blogger indipendenti che scrivono di food e travel presente su tutto il territorio nazionale) e Valentina Cianci, presidente di Foggia Startup, co-founder di We Hate Pink e Digital Department Executive di Svicom, società che opera nel Retail Real Estate italiano e ha in gestione oltre 40 tra centri e parchi commerciali.
Dopo tante parole era proprio necessario rinfrescare la gola e lo si è fatto al meglio con il Percorso del taralluzz’ e vin’ tra i prodotti da forno di Fulgaro Panificatori, le cruditè con pinzimonio all’olio extravergine di oliva Ruber, il vino della cantina Ladogana e i prodotti caseari preparati al momento da Vincenzo Troia e il suo team. Nel frattempo l’attento servizio passando tra gli ospiti con ampi vassoi garantiva costante rifornimento di finger food, spiedini di uva e formaggio, assaggi di formaggi Bergader con marmellata di arance Le conserve della nonna e confettura di sedano e peperoni dell’Azienda Agricola D’Aprile e lo stuzzicante cappuccino di fagioli con perle di Aceto Balsamico di Modena.
E poi tutti a tavola per gustare le altre prelibatezze dell’antipasto come la panna cotta ai formaggi e la pizza napoletana con farina ai multicereali.
Da sottolineare che per favorire il lavoro dei presenti, i piatti non solo erano serviti a tavola ma uno, in bella mostra, era collocato alla giusta luce per essere ripreso e immediatamente postato nelle stories di Instagram.
La cena è poi continuata con tre primi piatti: i rigatoni senatore Cappelli con cavolfiore e formaggio serviti in un fagottino di carta fata e le orecchiette con le cime di rapa con crumble di scaldatello profumato alla colatura di alici, entrambi formati della linea Dedicato di Granoro, e zuppa di fagioli, funghi cardoncelli e castagne in boccaccio di vetro.
Nel menu, ideato dagli chef Lucia di Domenico e Michele Guida, erano previsti anche i secondi ma l’ora tarda ha convinto gli organizzatori a far arrivare a tavola direttamente i dessert: barattolino con gelato al formaggio Edilpilz Bergarder con riduzione di Aceto Balsamico di Modena e Tiramisud, cremoso dolce servito in tazzina imbevuto di caffè e birra Rebeers nella versione scura. Mentre la Bianca Madeleine al profumo di zagara ha accompagnato tutta la cena insieme ai vini e agli spumanti Ladogana.
A chiusura baci e abbracci veri che per questa volta hanno sostituito quelli virtuali degli emoji. Alla prossima Social Dinner!
