Otto e le… mucche!

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Otto e le… mucche! Quella volta che… siamo andati in Valle d’Itria con lui ancora cucciolo è stata la prima in cui si è trovato a tu per tu con le mucche. Non le avevamo mai incontrate prima ma Otto sin dall’inizio si è dimostrato molto interessato all’argomento tanto che, nelle campagne di Martina Franca, si è avvicinato al “pariete” di pietra per vederle e annusarle più da vicino. Anche i vitelli erano molto attratti da lui e lo guardavano incuriositi.

Il primo incontro di Otto con le mucche

mucche

Poi, a un certo punto, Otto si è spostato sull’altro lato della strada ed è passato sotto una sbarra. Dall’altra parte una mandria di una sessantina di mucche al pascolo e lui che ha fatto? Si è messo a rincorrerne una, rivelatasi poi la capobranco, fin dentro a un bosco nei paraggi scomparendo completamente alla vista. La mia disperazione è stata a quel punto totale!
Mi sono messa a gridare all’impazzata il nome di Otto ma niente: scomparsi tutti, lui e le mucche!
Nel frattempo sono arrivati i proprietari della mandria che si chiedevano che fine avessero fatto le loro bestie…

La situazione, tra la mia preoccupazione e la loro stava diventando insostenibile quando dopo una mezz’ora buona abbiamo visto spuntare tra gli arbusti al limitare del bosco la prima mucca inseguita da Otto e poi tutte le altre dietro. Non contento di averle riportate lì dove le aveva trovate, il piccolo Otto si è messo a girare intorno al gruppo come se fosse un cowboy e le ha radunate al centro del pascolo. Poi si è presentato tutto impettito, sporco di terra bagnata e con il pelo pieno di tutto ciò che nel sottobosco poteva attaccarglisi addosso, davanti alla sbarra. Era come se ci dicesse: avete visto come sono bravo a portare a termine il compito tipico della mia razza?

Eh sì perché il Bovaro del Bernese, proprio come dice il nome è un cane che in origine era usato come guardiano delle mandrie per tenere sotto controllo mucche, tori e pecore e perfino per trainare i carretti con cui veniva trasportato il latte e il foraggio.
E nonostante Otto non avesse mai visto prima mucche e nessuno gli avesse mostrato cosa fare, lo sapeva benissimo perché è scritto nel DNA del Bovaro, un amico fedele e affettuosissimo abituato per natura a fare la guardia: proteggere il gregge e la fattoria è sempre stato compito suo, mansione che svolge egregiamente anche in città o in altri luoghi.

Dunque anche se il suo aspetto morbido e coccoloso fa pensare a un cane tranquillo, il Bovaro è un ottimo cane da guardia e da difesa sempre pronto ad accoccolarsi sui piedi di chi gli sta vicino. Ama essere al centro dell’attenzione, come dimostrano i divertenti video che circolano su Internet in cui si vede il Presidente della Repubblica d’Irlanda alle prese con i suoi Bernesi.

mucche

Ma quella volta che ha incontrato per la prima volta le mucche abbiamo imparato innanzitutto che ogni mandria ha la sua capobranco che  – ci hanno spiegato – si guadagna il ruolo il primo giorno di ritorno al pascolo dopo la stagione invernale con impressionanti duelli di cornate. I privilegi, conquistati per tutta la stagione, consistono nel bere per prima all’abbeveratoio e nel precedere le altre dove l’erba è più tenera o più saporita. Il suo dovere è anche quello di tracciare la rotta alle altre, sia recandosi al pascolo che tornando. Per cui sta sempre davanti a tutte. Il mistero che rimane è: come faceva a sapere Otto quale fosse la capobranco fra tutte quelle mucche?

mucche

La seconda cosa di cui ci siamo resi conto è che nonostante secoli di adattamento a vivere con noi nelle nostre case un cane non rinnegherà mai le sue origini e le sue attitudini.
In conclusione, mi ritengo la sua “mucca preferita” e Otto non mi molla un attimo sia fuori che in casa comportandosi come una vera e propria bomba di affetto, vitalità e dolcezza com’è tipico della sua meravigliosa razza.

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Comments

  1. Cercando in rete ho trovato che il Bovaro è un cane chiacchierone. Vi risulta? 😄

  2. Eh, Eh, non come certi tracagnotti che s-bau-ano a ogni cambio di direzione del vento… 🤣
    Poi le info dicevano anche che alcuni pur crescendo mantengono comportamenti da cuccioli. Confermi? Io non ho ben capito la cosa, perché un cane ad esempio gioca sempre, sia da piccolo che da adulto 🤔…

  3. Otto ha un perenne comportamento da cucciolo tanto che non gli danno mai l’età che realmente ha. I cani è vero che giocano sempre ma con l’età si impigriscono e assumono un atteggiamento “serioso”, invece Otto ride sempre!

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