Vieste mantiene ben saldo il suo primo posto tra le mete scelte da chi trascorre le sue vacanze in Puglia. Non è difficile capire perché. Vieste non solo è una località bellissima, ma offre davvero tutto a chi ne fa la sua meta. Spiagge tanto lunghe da sembrare infinite, piccole baie, alte scogliere, imponenti faraglioni e una ventina di suggestive grotte tra rocce e macchia mediterranea che si alternano a piccole insenature e spiaggette di ghiaia raggiungibili solo via mare con un bel giro in barca.
Una delle città più Animal Friendly d’Italia
Non manca il verde: a poca distanza c’è la Foresta Umbra dove immergersi tra gli alti fusti dell’antica faggeta vetusta, riconosciuta patrimonio dell’umanità, per fare il pieno di ossigeno e godersi il fresco dell’ombra. Come fanno le vacche di razza podolica allevata prettamente allo stato brado o semi-brado dal cui latte si ricava il buonissimo “Caciocavallo Podolico“, uno dei simboli più golosi del Gargano.
Non delude la passeggiata nel centro storico di Vieste che, raccolto intorno alla sua cattedrale dall’alto costone di roccia su cui è abbarbicato, domina il mare.
Di Vieste avevamo già parlato in precedenti post ma in questo articolo vogliamo raccontarvi altre sfaccettature di quella che è considerata la perla del Gargano.
A cominciare dalla leggenda legata all’imponente monolite in candida pietra calcarea alto 25 metri che accoglie chi entra in città da sud e che troneggia sulla spiaggia chiamata “del Castello”, “Scialara” o “del Pizzomunno”. Chiamato Pizzomunno sembra sia collocato lì a guardia del borgo e ha incantato anche il cantautore Max Gazzè che ha raccontato nella canzone “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, portata a Sanremo nel 2018, la struggente storia d’amore tra una splendida ragazza e un giovane pescatore che provocava la gelosia delle sirene invaghite dell’uomo. Respinte e gelose decisero di aggredire Cristalda e di trascinarla negli abissi.
Pizzomunno fu devastato dal dolore di aver perso per sempre la sua amata a tal punto da esserne pietrificato nel bianco scoglio che porta ancora oggi il suo nome. E la storia non finisce qui perché si racconta che ogni cento anni la bella Cristalda risale dal fondo del mare per raggiungere il suo giovane amante e rivivere per una sola notte il loro antico amore.
Merito di Gazzè non solo aver portato alla ribalta delle luci di Sanremo questa leggenda ma anche di aver concentrato l’attenzione su Vieste in un periodo come il mese di febbraio in cui il borgo antico si svuota quasi completamente presentandosi in modo molto diverso dalla brillante ma caotica versione estiva.
Pizzomunno, inoltre, è protagonista anche nello scenario fantastico costruito per il film Wonder Woman del 2016. Ed è proprio per ricordare questo omaggio a quello che è diventato uno degli scogli più famosi nel mondo che ho voluto sentirmi un po’ Wonder Woman anch’io!
Anche vederlo dall’alto emoziona: raggiungete Via Bracco, nella zona del centro storico che va dal Castello Svevo a Piazzetta Petrone, e affacciatevi. Lo spettacolo della lunga spiaggia guardata a vista dalla imponente sentinella in pietra è indimenticabile.
Ma ora vi raccontiamo il giro di Vieste Vecchia insieme al nostro Otto. Perché c’è un’altra peculiarità legata alla cittadina molto interessante per noi e i nostri lettori: Vieste è una delle città più “Animal Friendly” d’Italia.
Sono oltre 60 i lidi che accettano i 4 zampe e in quasi tutte le spiagge libere è possibile accedere col proprio cane, passeggiare e fare il bagno. Moltissimi sono i ristoranti che accettano animali e sono tante anche le strutture pets friendly. Noi vi abbiamo già parlato del Villaggio Club degli Ulivi in cui siamo stati ospiti con il nostro Otto usufruendo di tutti i servizi dedicati agli ospiti a 4 zampe.
Da dove siamo partiti? Dalla scalinata dell’amore che collega la parte nuova della città alla porta alta del borgo antico. E qui ritornano Pizzomunno e la sua leggenda. Infatti sui gradini della lunga scala posta di fianco al Municipio è riportato il testo della Canzone di Max Gazzè decorato con cuori rossi di tutte le dimensioni. Vale la pena affrontare la salita ma bisogna farlo mano nella mano con la persona amata perché solo così si rimarrà uniti per sempre!
Al borgo antico, che ha mantenuto quasi intatti i suoi caratteri medievali originari con le strette vie irregolari, le piazzette vista mare e le casette a schiera con i vezzosi balconcocini, si accede attraverso la porta “Ad alt”.
Su Vieste Vecchia svettano il castello da una parte (non visitabile perché sede militare) e dall’altra la cattedrale con il campanile ricostruito in età barocca. A pochi metri dalla grande chiesa troviamo “la Chianca Amara”, la pietra su cui nel 1554 furono trucidati donne, vecchi e bambini durante un’incursione del sanguinario pirata Turco Draguth Rais.
Merita una visita, che è gratuita, il Museo Malacologico che ospita, nelle sue quattro sale, una collezione di 15000 conchiglie e fossili provenienti da tutto il mondo.
Prima di salutare Vieste non perdete la visita ai trabucchi, marchingegni aggrappati alle rocce diffusi sulla costa tra Vieste e Peschici, con cui si catturano i pesci con reti a trazione verticale: se è emozionante vedere all’opera i pescatori che sulla piattaforma in legno si avvitano intorno all’argano per tirare la rete, non è da meno fermarsi per un aperitivo al tramonto con il sole che termina la sua corsa tra le onde del mare.