Con ancora la meraviglia negli occhi di tutto ciò che abbiamo visto a San Leucio, raggiungiamo Casertavecchia, un borgo medievale perfettamente integro e conservato che rimanda ad atmosfere umbro-toscane piuttosto che campane.
Qui si respira un’atmosfera magica!
La piccola città è tutta raccolta intorno alla cattedrale, dedicata a San Michele Arcangelo, e alla piazzetta sulla quale troneggia la bella facciata. Il duomo è una testimonianza della coesistenza di diverse culture, tra cui quella bizantina della cupola e quella arabeggiante delle tarsie del tiburio e dell’ambone, quella pugliese delle sculture sulla facciata, quella normanna e quella francese del gotico.
Al suo interno notevole è l’antica vasca battesimale risalente al IV secolo.
Dalla piazza principale del paese si diramano stradine sulle quali si affacciano case di tufo con i loro bei portali, i cortili, le logge e le bifore, immerse nel silenzio che domina il borgo. Caratteristica questa che lo rende ancor più suggestivo e consente a chi percorre le vie e i rioni di fare un salto nel tempo. Non lontano dalla cattedrale si innalzano i resti del castello che fu fortezza longobarda, aragonese e sveva.
Ma più che ai signori che nel tempo si sono succeduti, la storia del borgo e soprattutto della sua cattedrale, sono legate alle fate. Si racconta che furono le fate che abitavano nei vicini Monti Tifatini a trasportare le pesanti colonne in marmo per le ripide salite che dall’antica Calatia arrivavano a Casertavecchia. Solo così poté essere completata la costruzione della cattedrale. E non è difficile credere che questi posti siano stati abitati dalle fate: intorno si respira ancora un’atmosfera magica!
Emozioni e passeggiate vi hanno fatto venire fame? A Casertavecchia c’è l’imbarazzo della scelta! Noi ci siamo fermati a La Castellana (Via Torre, 4 – Caserta Vecchia, tel. +39 0823 371230 – +39 324 9536501 – lacastellanainfo@libero.it) un locale che catapulta direttamente nella seconda metà del secolo scorso sia per l’arredo che per le foto e le copertine dei giornali dell’epoca appese dappertutto.
D’obbligo assaggiare le specialità a base di maialino nero casertano dalle carni tenere e gustose, sin dall’antipasto in cui fa la sua comparsa nella bruschetta con il lardo. Da provare anche le pappardelle al cinghiale e se volete continuare con il delizioso gusto del suino locale, ordinate i ravioli salsiccia di maiale nero e friarelli: vi leccherete i baffi!
Consigli per gli acquisti? Non potete lasciare la zona senza aver acquistato le deliziose ricotte, mozzarelle e provole di bufala!
Noi le abbiamo acquistate da Ponte a Mare (Via Domiziana km 34,070 – Castelvolturno – tel. +39 0832 851525 – info@ponteamare.it) il caseificio che produce la mozzarella riconosciuta numero 1 dalla rivista Gambero Rosso.