Per programmare una visita ad Assisi ci sono almeno cinque buone ragioni che si sviluppano esattamente sui cinque sensi: la vista, l’udito, il gusto, il tatto, l’olfatto.

I cinque sensi, l’anima e il cuore

La vista è quella più semplice da spiegare. Rapisce il verde del pianoro del monte Subasio sul quale si erge la basilica di San Francesco, che si sviluppa su due livelli: quello inferiore, destinato in origine a cripta e chiesa tombale, e quello superiore, luminoso e slanciato, che ospita l’aula monastica e la cappella papale. Il rosa della pietra di Assisi si staglia sull’azzurro del cielo, dove tra le nuvole e il tramonto, sembra un miraggio la chiesa costruita in forme romanico-gotiche tra il 1228 e il XIV secolo.

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E già dalla Piazza Inferiore si può ammirare l’intero complesso del santuario.

AssisiMa poi la meraviglia aumenta entrando attraverso il portale gotico riccamente scolpito in un mondo di colori e figure squisite, quello degli affreschi di Simone Martini, di Giotto, di Pietro Lorenzetti, di Cimabue: veri capolavori che una volta visti rimangono per sempre infissi nella memoria. I primi affreschi della basilica vennero realizzati da Cimabue, il migliore maestro reperibile allora sulla piazza italiana, mentre le grandi scene con le Storie di San Francesco della fascia centrale della navata, sono attribuite a Giotto.

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Riguardo l’udito, chi si avvicina alla basilica francescana dovrebbe esercitarsi al silenzio, che qui è talmente intenso da lasciarsi ascoltare. Il gusto è soddisfatto, dopo le visite ai luoghi francescani, la basilica e la cappella della Porziuncola al centro della basilica di Santa Maria degli Angeli nella piana di Assisi, dalla cucina umbra che può contare su prodotti di estrema qualità: l’olio extravergine di oliva, gli squisiti legumi, i tartufi profumati, caci, caciotte e salumi, tra cui, superbi, ventresca e guanciale di maiale. Non potete non assaggiare la torta al testo o crescia, a base di pasta non lievitata e cotta sul testo, un disco di pietra arroventato: ottima con prosciutto di Norcia, salsicce e rucola.

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Per il tatto qui vi suggeriamo di non limitarvi a guardare ma di toccare le pietre di palazzi, monumenti e chiese che, corrosi dagli anni, vi racconteranno più di una guida o un libro di storia. Per finire l’olfatto. Quando ci si affaccia dal loggiato attiguo alla residenza papale sulla valle si respira a pieni polmoni e nelle narici penetrano odori di legna, di funghi, di frutta, di mosto, di fumo che dai camini punta dritto al cielo.

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Ma noi vogliamo aggiungere ai motivi legati ai cinque sensi, anche quelli legati all’anima e al cuore. Nella terra di San Francesco anche chi non è credente si sente rapito e capace di ritrovare la felicità nelle cose semplici e vere della vita.

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E, poi, lo abbiamo lasciato lì un pezzetto del nostro cuore, in quell’isola di pace sospesa tra il cielo e la terra che comprende il complesso monumentale costituito dalla basilica e dal Sacro Convento nella lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco dal 2000, dove il nostro Arturo ci ha seguito tra i lunghi corridoi, le immense aule refettorio, sotto l’ipnotica infilata di archi del loggiato e perfino al confine con la zona destinata a ospitare il Papa.

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E rimarrà per sempre suo, e nostro, il privilegio di essere stato l’unico cane a entrare in ambienti così mistici, come il refettorio “grande” sul quale vigilano i ventidue grandi medaglioni ovali, appesi entro cornici in stucco sulle due pareti longitudinali, con i ritratti dei benemeriti dell’Ordine francescano.

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Unico luogo off-limits per il nostro amico a quattro zampe la basilica, formata dalle due magnifiche chiese sovrapposte. Per entrare abbiamo dovuto lasciare Arturo nell’atrio di ingresso a un giovane frate, pensando che forse San Francesco, così amico degli animali tanto da parlare a lupi e uccelli, non avrebbe proibito al più fedele compagno di vita degli uomini di varcare anche quella porta.

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Ora che lui non c’è più ci rimane il dolce ricordo che, fra i tanti viaggi affrontati insieme, c’è stato anche quello nella “casa” del protettore degli animali.

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