Firenze non è una città a misura di cane. In giro ce ne sono tanti è vero, ma per un turista non è facile visitare i suoi monumenti accompagnato dal suo quattro zampe. I cani non possono entrare nelle magnifiche chiese, da Santa Maria Novella a San Lorenzo, da Santa Maria del Fiore al Battistero di San Giovanni, e nemmeno nei musei. Per cui con il nostro Otto ci siamo accontentati di passeggiare tra queste magnifiche bellezze al tramonto quando assumono un caldo colore dorato diventando ancor più straordinarie.
Tre giorni a Firenze con il nostro Otto
E tra l’enorme cupola del Brunelleschi, il Battistero e il Campanile di Giotto non è passato inosservato il nostro buffo e tenero compagno di viaggio “assalito” da grandi e piccini che gli hanno elargito coccole e carezze.

In tre giorni le nostre passeggiate ci hanno portato sull’affollatissimo Ponte Vecchio, tra il via vai di Via de’ Tornabuoni su cui si affaccia Palazzo Strozzi, in Piazza Santa Trinita dove sorge Palazzo Spini-Ferroni, sede della boutique Ferragamo.
E non abbiamo certo mancato l’appuntamento con altri due luoghi cult di Firenze: Piazza della Repubblica su cui spiccano i dehors di caffè storici come il Giubbe Rosse, e il Mercato Nuovo. Qui c’è la famosa Fontana del Porcellino a cui bisogna strofinare il muso che luccica come oro: solo chi lo fa torna in città! Naturalmente c’è stata anche la foto di rito insieme al nostro Otto seguita dal panino al lampredotto dallo storico Nerbone all’interno del mercato sui tavoli di marmo in compagnia di una simpatica coppia di ragazzi cinesi.

La sera, sperando in un’aria un po’ più fresca, abbiamo raggiunto la Basilica gotica di Santa Croce al cui interno sono sepolti Michelangelo e Galileo.
Ma il quartiere ideale per chi viaggia con un cane rimane l’Oltrarno con i suoi quartieri di Santo Spirito e San Frediano. Qui abbiamo alloggiato presso uno degli appartamenti situati sulla chiesa anglicana di St. Mark’s: una soluzione perfetta, ma che va prenotata per tempo, per chi vuole visitare Firenze soggiornando senza spendere troppo vicino al centro monumentale ma allo stesso tempo lontano dal caos. E con una spettacolare vista sulla cupola di Santo Spirito!
La domenica poi si può partecipare alla funzione e subito dopo essere invitati a salire al piano nobile dove viene offerto il caffè e si chiacchera tra italiano e inglese con il cappellano Chris, sua moglie Bernie e tutti coloro, di ogni nazionalità, che hanno seguito il rito.
Abbiamo scoperto questa veste inedita di Firenze grazie alla nostra amica Patrizia Zampieri che da qualche anno vive nello stabile partecipando attivamente alla vita di questa scheggia di Gran Bretagna sul suolo toscano. Ma incredibile è stato scoprire che Chris e Bernie sono stati in Puglia scegliendo proprio Conversano per il loro soggiorno, mentre a Firenze è accaduto il contrario: il tutto senza essere assolutamente organizzato! Davvero coincidenze particolari…

Con Patrizia abbiamo girato per Firenze in lungo e in largo, godendoci soprattutto i rimi più lenti e meno legati al turismo di massa della zona tra Palazzo Pitti e la Basilica di Santo Spirito. Nella piazza su cui spicca l’armonica facciata rinascimentale della chiesa progettata dal Brunelleschi si svolge ogni giorno un piccolo mercato che la domenica diventa più grande ospitando bancarelle di artigianato e brocante.

Inoltre la piazza rappresenta uno dei pochi spazi verdi della zona ed è diventata la nostra meta mattutina con la colazione per noi a uno dei tavolini dei tanti bar che affollano l’area e la possibilità per Otto di espletare i suoi bisogni intorno agli alberi.

Ma non abbiamo tralasciato la basilica agostiniana in cui tra le tante opere di rilievo emerge il crocifisso ligneo di un giovane Michelangelo esposto all’interno della sagrestia da cui si accede al chiostro dei Morti, chiamato così per la grande quantità di lapidi che ci sono sui muri.
La visita ai quartieri Diladdarno non può non includere la Cappella Brancacci che si trova all’interno della Chiesa del Carmine. I magnifici affreschi si devono a ben tre maestri, Masolino, Masaccio e Filippino Lippi, ma non è semplice distinguere le varie mani che hanno lavorato a questa meraviglia che racconta le Storie di San Pietro, santo a cui in origine era dedicata la cappella.
All’inizio Masolino e Masaccio lavorarono insieme ma poi a causa della partenza del primo per l’Ungheria e del secondo per Roma gli affreschi rimasero incompiuti e soltanto 60 anni più tardi Filippino Lippi completò le scene mancanti.
Oltrarno, poi, si trova la maggior parte delle famose buchette del vino, curiose aperture sulle mura di alcuni palazzi usate per la vendita del vino. Ma noi per bere il nostro bicchiere abbiamo voluto scegliere una delle uniche due intagliate nel legno dell’imponente portone di palazzo Naldini del Riccio in Piazza del Duomo.

Ritornando alla visita di Firenze col cane, non è semplice trovare luoghi adatti, a partire dalle aree verdi dove poterli portare a godere un po’ di fresco e anche fontanelle per poterli abbeverare. A questo punto ci è venuta in soccorso Patrizia che ci ha fornito una lista utile, anzi indispensabile, di posti in cui trovare sollievo. Ben due le fontanelle presso Palazzo Pitti, una a destra e l’altra a sinistra, mentre passato Ponte Vecchio si arriva al Parco Martin Lutero dove c’è sia il verde che una fontanella.
Sul lungarno Benvenuto Cellini salendo verso Piazzale Michelangelo, in Piazza Poggi, proprio a fianco della grande porta, c’è un’altra bella fontanella.

Un’area verde da segnalare è quella del Parco del Gasometro, dove oltre a far sgambare il proprio cane si può anche approfittare per mangiare un boccone. Più in là le Cascine, una zona non troppo ben frequentata, soprattutto di sera. In centro, in Piazza della Signoria l’unica fontanella è quella collocata alle spalle della Fontana del Nettuno, vicino all’ingresso del Museo di Palazzo Vecchio.

A proposito di musei ho visitato da sola, senza Otto, Michele e Patrizia che mi hanno atteso fuori, catalizzando l’attenzione di tutti coloro che son passati nei pressi, il Museo del Bargello approfittando anche della visita guidata dedicata alle opere del Giambologna.
Il museo è ospitato al’interno del più antico palazzo pubblico di Firenze e custodisce la più importante collezione al mondo di scultura italiana del Rinascimento con i capolavori di grandi artisti come Donatello, Verrocchio, i Della Robbia, Michelangelo, Giambologna e Cellini.
Concludiamo questo articolo dedicato a Firenze col cane con una nota positiva: gli amici a quattro zampe sono ben accetti in quasi tutti i ristoranti. E, allora, come rinunciare a una eccezionale fiorentina gustata nel dehor di La Casalinga e agli gnudi, ai tortelli al cinghiale e al croccante fritto misto alla toscana presso la Trattoria Sant’agostino?
Eh, eh… adesso che l’esperienza è compiuta, che cosa si è portato lui di ritorno a Conversano? E’ più vivace del solito oppure felice di esser tornato nella sua e vostra Puglia? A parte gli scherzi e gli aneddoti inevitabili, come quello del militare al Battistero 🤣, un cane il viaggio come lo vive?
A Otto piace stare “incollato” a noi: questo è l’essenziale per lui, in viaggio e a casa. In Toscana ha patito il caldo a Firenze e ci ha pazientemente seguito nelle passeggiate in giardini meravigliosi e al fresco di fitti boschi in Garfagnana e nel territorio di Livorno, tra mare e terra.
Pian piano racconteremo tutte le sue avventure!
Che naturalmente non vediamo l’ora di “annusare” 🙃 Gli piace stare incollato a voi perché siete i suoi punti di riferimento, ma scommetto che la cosa è reciproca, vero?
Assolutamente sì!