L’Oltrarno, la Firenze più genuina

Quando si pensa a Firenze spesso si immaginano le code davanti agli Uffizi o in Piazza Duomo e le moltitudini di turisti che brulicano in ogni strada e in ogni piazza. Eppure c’è una zona della città genuina, che assomiglia a un paese: sono gli antichi quartieri popolari, Oltrarno, o come dicono i fiorentini Diladdarno, in particolare.

Il quartiere si può raggiungere dal centro città, attraversando il Ponte Vecchio, oppure da Porta Romana, la più grande e la più maestosa porta di Firenze che chiudeva l’ultima cerchia delle mura cittadine. Costruita attorno al 1330, la porta mantiene ancor oggi intatti i battenti e i chiodi originali dell’epoca.

Diladdarno

Varcata la porta, è possibile lasciare l’auto nell’ampio parcheggio sulla sinistra aperto 24 su 24 in piazza della Calza. Questa piazza, in cui campeggia l’affresco di Mario Romoli raffigurante i grandi personaggi fiorentini che nel 1954 sostituì il precedente distaccato e distrutto durante l’ultimo conflitto mondiale, prende il nome di Calza dall’ordine degli Ingestuati chiamati dal popolo fratelli della calza per via del loro abbigliamento composto da un lungo mantello grigio con cappuccio lungo da sembrare per l’appunto una calza.

Da qui si aprono due strade per entrare nel cuore dell’Oltrarno, zona conosciuta per gli importanti esempi di artigianato che qui ancora resiste e che si può ammirare guardando gli artigiani al lavoro. Sulla sinistra via de’ Serragli dove il non plus ultra dell’artigianato si trova nello show room di Riccardo Barthel (via de’ Serragli, 234 r – +39 055 2280721 – www.riccardobarthel.it – info@riccardobarthel.it), che propone uno stile preciso per arredare ville, e dimore, ma anche yacht e negozi storici come quelli di Ginori, famoso per le sue porcellane e ceramiche di gran pregio.

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Il punto di forza dell’azienda? Rispetto dei valori e dell’artigianalità fiorentina, uso di eccellenti materiali e un focus speciale sull’ambiente cucina. E questo sin dal 1976, quando nacque l’azienda e fu rilevata una ditta di produzione di ceramiche toscane proponendo la mattonella diamantata come quella della metro di Parigi: il primo grande successo! Oggi qui lavorano ben dieci architetti che si occupano di progettazione e restauro in tutto il mondo, anche se la base dell’attività della Riccardo Barthel rimane il brocante e la produzione di accessori in ottone per l’illuminazione, il bagno e la cucina secondo i dettami del più alto artigianato fiorentino, tipico dei quartieri di Santo Spirito e San Frediano.

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Dal 2004 è aperta anche una seconda sede a Forte dei Marmi, mentre due anni e mezzo fa, ad arricchire l’esposizione delle cucine nello show room di Firenze c’è la scuola di cucina Desinare (Via de’ Serragli 234 r – +39 055 221118 – info@desinare.it) di Francesco Barthel, figlio di Riccardo, che organizza corsi con chef di esperienza e si occupa anche di catering e di vendita di accessori per la tavola, fungendo al contempo da luogo per degustazioni, momenti conviviali, eventi e presentazioni.

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Nella zona si passeggia volentieri tra piccoli antiquari e la vita di quartiere. A destra da piazza della Calza si snoda via Romana e quasi improvvisamente ci si imbatte nelle alte colonne preludio del Giardino di Boboli, il parco che si estende sul retro di Palazzo Pitti, romantico e molto visitato. E lo sarà ancora di più dopo l’uscita di “Inferno”, il nuovo film di Ron Howard, adattamento del romanzo di Dan Brown. Con Tom Hanks nel ruolo del docente esperto di simboli e religioni, protagonista del film che rende omaggio alla figura del fiorentino Dante, è proprio il Giardino di Boboli, insieme ad altri simboli della città come Palazzo Vecchio, Piazza Duomo e il Battistero.

Un po’ più avanti si erge in tutta la sua imponenza ed eleganza Palazzo Pitti, ultima residenza dei Medici che attualmente ospita alcuni dei più importanti musei cittadini. Al primo piano si trovano la Galleria Palatina con un’ampia collezione di quadri del XVI e XVII secolo e gli Appartamenti Reali. Al piano terra c’è il Museo degli Argenti, all’ultimo piano la Galleria d’Arte Moderna e nella Palazzina della Meridiana la Galleria del Costume che ripercorre la storia della moda degli ultimi tra secoli, mentre immersa nel verde del Giardino si trova la Palazzina del Cavaliere con il Museo delle Porcellane.

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