Abbiamo raggiunto San Lorenzello insieme ad Anna De Sisto, la nostra guida alla scoperta del Sannio più autentico durante il presstour organizzato su misura per noi da PugliaCampania&Co.
Visita al borgo e alla Bottega N. Giustiniani
Il borgo si stende ai piedi della montagna di Cerreto e dei monti Acero ed Erbano ricoperti di boschi. Passeggiando per il centro del paese si perde la cognizione del tempo e se non fosse per le rare automobili che passando il ponte sul Titerno sfilano lungo la strada principale sembrerebbe di vivere in un’altra epoca.
Possiamo solo immaginare come sarebbe bello, da appassionati di antiquariato, gironzolare tra le bancarelle del Mercantico, la fiera che ogni domenica di fine mese si svolge all’interno delle antiche e caratteristiche botteghe artigianali ubicate lungo via Roma e via Sorripe.
Ce ne ha parlato il maestro ceramista Elvio Sagnella che ci ha condotto alla scoperta di San Lorenzello, famoso anche oltreconfine per le raffinate ceramiche artistiche e anche per i m’scuott, i taralli lisci o ritorti che abbiamo assaggiato in uno dei forni più antichi del borgo, il Biscottificio Barbieri che ci ha omaggiato di una ‘nzerta, una “collana” di squisiti tarallucci.
Ma in questo racconto della rubrica Incontri, oltre che presentarvi il borgo abbellito da inserzioni ceramiche sui muri, vogliamo parlarvi di colui che ci ha accolto nella sua bottega, nel suo negozio-vetrina e perfino nella sua casa, facendoci conoscere la storia della ceramica della zona compresa tra Cerreto Sannita e San Lorenzello.
Vogliamo parlarvi del maestro Elvio Sagnella e delle sue meravigliose creazioni in ceramica. Abbiamo assistito in diretta alla creazione di un albarello da parte dello stesso artista al tornio mentre suo figlio era intento a dipingere un’opera già infornata e pronta per essere decorata.
E abbiamo letteralmente “bevuto” le sue parole mentre ci raccontava la sua storia personale e quella del suo paese. Destinato a divenire falegname come il papà, fu invece messo a bottega presso un maestro ceramista, onorando la tradizione di San Lorenzello, città della ceramica fondata dopo il terremoto che nel 1688 distrusse Cerreto Sannita, antico capoluogo di contea. La vicina cittadina fu ricostruita in pochissimo tempo diventando il gioiello architettonico settecentesco che è ancora adesso e che ci ripromettiamo di visitare la prossima volta.
Mentre a San Lorenzello vennero dislocate le botteghe artigiane “maiolicare” sia per la presenza dell’argilla che per la sua esposizione che consentiva di essiccare al sole la creta per farle perdere l’acqua in eccesso. Tra i ceramisti giunti da Napoli aprirono qui la loro bottega i Giustiniani, coloro che non solo diedero lustro alla ceramica locale ma ne definirono l’identità.
Come ci spiega Elvio la tecnica si differenzia totalmente da quelle di Vietri o di Faenza, mentre per i disegni e le tinte delicate ed eleganti si avvicina alla ceramica di Laterza con la stessa cura nei paesaggi e nei motivi ornamentali.
Abbiamo guardato da vicino, nell’atelier del maestro Sagnella chiamato Bottega Nicola Giustiniani in onore di chi iniziò a far conoscere la preziosa ceramica laurentina di cui lui si sente erede diretto, le acquasantiere, i piatti, le zuppiere e gli albarelli, sia da decorare che già pronti e impilati ordinatamente negli scaffali. Nella bottega a conduzione familiare aperta nel 1998 con grandi sacrifici, oggi sono cinque i forni per le creazioni di ogni dimensione che necessitano di 20 ore tra cottura e raffreddamento.
L’appassionante giro nel tempo e nella storia della ceramica è continuato in paese proprio nell’antica Bottega Giustiniani che Elvio, con ulteriori sacrifici, ha comprato quando è stata messa in vendita: una sorta di quadratura del cerchio che ne ha confermato la sorte di erede ufficiale dei maestri ceramisti del Settecento.
Oggi questo è il suo suggestivo show-room dove sono esposti anche i suoi ultimi lavori frutto di una produzione in chiave moderna con oggetti d’arte dalle forme particolari realizzate al tornio e rimodellate, cromie innovative e bagliori luminosi di smalti metallici.
Qui il nuovo e il vecchio si fondono e sono in bella mostra nelle teche di vetro anche le creazioni artistiche dove predominano i colori della tavolozza settecentesca, dal giallo intenso all’arancio, dal manganese al blu turchino, dai verdi in tutta la loro gamma al ramina, il verde rame di origine medievale, tra le tinte più antiche della ceramica di San Lorenzello. Questa nuance che si ottiene con ossido di rame è quella che più ci ha attratto per le sue preziose velature verdi-azzurre che rendono ancora più seducenti le opere del maestro.
Ed è proprio una splendida zuppiera in questa tinta delicata e al tempo stesso ipnotica che il maestro Elvio ci ha donato: per me non solo la realizzazione di un desiderio che avevo da tempo, ma anche un grande onore poter ammirare questo prezioso manufatto sulla credenza di casa.
Che quotidianamente mi ricorda quanto può essere forte il potere dei sogni: quel gracile ragazzo mandato poco più che adolescente da un ceramista a imparare il mestiere, studiando e perfezionando la sua arte ha realizzato il suo. Oggi il maestro Elvio Sagnella ha rilanciato attraverso la sua Bottega dedicata al ceramista Nicola Giustiniani, che nel ‘700 definì lo stile di San Lorenzello, le ceramiche artistiche laurentane e le sue opere sono nelle chiese più belle della Campania e due suoi pannelli maiolicati sono collocati nel porticato della Chiesa dell’Annunciazione a Nazareth.
Bottega N. Giustiniani di Elvio Sagnella
Via San Donato, 20 – San Lorenzello (BN)
Via Giustiniani, 26 – San Lorenzello (BN)
Info: +39 0824 861700 – +39 329 1085133
www.bottegagiustiniani.it – info@bottegagiustiniani.it
Sogno uguale tenacia. Certo, le difficoltà ci sono, ma poi mi domando che effetto fa fermarsi in un attimo di scoraggiamento proprio mentre l’occhio cade su quella grotta che man mano si va riempiendo di oggetti e colori… In quel momento dai forza al sogno, e capisci che quello che fai ha un valore troppo grande per mollare.
Come sempre cara Patrizia hai saputo leggere tra le righe. La vita personale del maestro Elvio Sagnella è stata segnata da grandi difficoltà lavorative e personali. Ci ha fatto dono del racconto anche di queste ultime ma le serberemo nel nostro cuore.