Qui la mafia non ha vinto! Lo grida forte e chiaro Pietro non appena arriviamo in contrada Toro, nelle campagne di Cerignola, nei pressi della colorata costruzione che fa da sede al Laboratorio di Legalità ‘Francesco Marcone’, un bene confiscato alla mafia.
Benvenuti a casa vostra
Pietro Fragasso è il presidente della Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” che dal 1996 è impegnata nella promozione della giustizia sociale ed economica e dal 2010 gestisce il Laboratorio di Legalità intitolato alla memoria di Francesco Marcone Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso dalla mafia il 31 marzo 1995.
Le terre qui intorno, abbandonate per dieci anni, ora donano olive “Bella di Cerignola” e pomodori e un giorno, chissà, anche vino dai filari di vite che i ragazzi hanno voluto piantare più che altro per non lasciare spazio alle piante infestanti che qui hanno proliferato nel passato.
Accompagnandoci nella passeggiata tra i campi Pietro e Giuseppe ci accolgono dicendoci “Benvenuti a casa vostra” e ci spiegano che qui è stato davvero messo in pratica il senso più profondo della legge 109/96: trasformare i luoghi simbolo del potere mafioso in laboratori di rinascita sociale ed economica, riconsegnandoli alla società. Infatti presso il Laboratorio lavorano ragazzi con un passato, ma anche un presente, difficile che vengono “recuperati” e a loro volta operano affinché da terra una volta arida e desolata nascano fiori e frutti.
Da quando il Laboratorio ha cominciato la sua attività – ci dice con giusto orgoglio Giuseppe Mennoni attuale direttore della Cooperativa che non nasconde di essere stato lui stesso un ragazzo dal passato travagliato – già 81 persone sono passate di qua: lasciando il loro contributo attraverso lavoro e collaborazione e riprendendo per mano il loro futuro.
C’è un aneddoto alla base della nascita di questo amore per la legalità, per la giustizia sociale e naturalmente per il territorio? – chiediamo a Pietro.
“L’aneddoto è legato al nome: la pietra di scarto, proprio quella messa da parte dai costruttori che poi diventa la pietra d’angolo, come viene raccontato nel Nuovo testamento. Così noi pensiamo che tutte le persone in difficoltà, se aiutate, possono riscattarsi in un percorso di condivisione e crescita. Lo facciamo anche attraverso il recupero della terra, quella stessa terra confiscata a un affiliato, il contabile Rosario Giordano, di uno dei clan foggiani di riferimento negli anni’80, quello dei Piarulli-Ferraro attivo anche a Milano. Su questi tre ettari oggi la cooperativa produce olive “Bella di Cerignola” e pomodori”.
Continua Pietro, catturando l’attenzione di tutti in un silenzio quasi irreale: “A fine 2013 è nata l’idea di coinvolgere Pietra di Scarto nella coltivazione del pomodoro solidale, nel pieno rispetto dei diritti dei lavoratori, scelti tra i migranti che vivono “ai margini” nei tanti ghetti della zona”. Nasce così Pomodoro revolution, la campagna di raccolta fondi promossa dalla cooperativa Pietra di Scarto, con il sostegno di Banca etica per la realizzazione di un progetto ambizioso che ha preso il via grazie al bando vinto dalla cooperativa e promosso da Fondazione con il sud, con il quale gestire e chiudere l’intera filiera di produzione. Che include i lavoratori svantaggiati e sfruttati, i piccoli produttori vessati dal mercato e il laboratorio di trasformazione del pomodoro 100% bio proprio all’interno del bene confiscato, il Laboratorio di Legalità “Francesco Marcone”.
“Si potrà contribuire alla riuscita del progetto andando sul network di Banca Etica e versando un proprio contributo per la buona causa fino al 24 dicembre” – aggiunge Pietro invitando tutti a visitare il sito www.produzionidalbasso.com.
Ma le iniziative della cooperativa non finiscono qui, perché è anche socia del Consorzio Altromercato e gestisce una Bottega del Mondo a Cerignola, oltre a realizzare iniziative della rete di Libera ed a promuovere attività rivolte agli “emarginati vicini e lontani”.
Non avete paura? E’ l’ultima scontata domanda. Pietro prende in prestito le parole di Giovanni Falcone: “L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio, è incoscienza”. E a sostegno di ciò ci informa che a Cerignola, cittadina tristemente famosa per l’alto tasso di criminalità, ben 5 sono stati i beni confiscati e tutti sono stati assegnati: basta questo per raccontare non solo un’economia di riscatto, ma la volontà di molte persone di dire no alla mafia.
Pietra di scarto cooperativa sociale
Info: +39 0885 091576
cooperativa@pietradiscarto.it – www.pietradiscarto.it
(La foto di copertina è stata scattata durante il press tour svoltosi a Cerignola dal 20 al 22 ottobre 2017, in occasione de “La più Bella sei tu”, il 1° Festival Nazionale dell’Oliva da tavola).