Massafra, dove le pietre parlano

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Massafra è uno dei luoghi in cui le pietre parlano. La Puglia è una regione che, da nord a sud, si presenta come un grande libro di marmo, carparo, arenaria e calcarenite che racconta storie che vengono da lontano: da quelle dei graffiti della Grotta dei Cervi a Porto Badisco fino a quelle dei greci e dei saraceni, passando per l’impero romano e per la lotta della cristianità in Terra Santa.

Massafra, la Tebaide d’Italia

Tra i percorsi più spettacolari della Terra di Puglia, c’è quello delle Murge Tarantine, rilievi divisi dalle gravine, profondi canyon che corrono perpendicolari alla costa ionica: un universo di roccia formatosi due milioni di anni fa. Tra le più suggestive, per la particolare ricchezza della vegetazione, la Valle delle Rose a Massafra. Qui crescono più di 220 specie vegetali, che secondo gli antichi avevano preziose proprietà terapeutiche, e ci sono centinaia di grotte tra cui la Grotta del Ciclope e la quella che prende il suo suggestivo nome Farmacia del mago Greguro dal botanico greco famoso per la sua conoscenza delle piante che custodiva in nicchie scavate nelle pareti. La Farmacia è in realtà un complesso di ben dodici grotte intercomunicanti dove si pensa abbiano vissuto monaci studiosi della scienza medica.

La Gravina, chiamata anche della Madonna della Scala per via del Santuario che dal 1731 si erge al termine della scalinata che raggiunge il fondo del burrone, costeggia Massafra e si estende dalla Via Appia fino alla statale di Noci-Martina: è lunga 4 chilometri, profonda circa 40 metri e larga dai 30 ai 50 metri. Accanto e al di sotto del santuario è possibile accedere a due cripte: la Cripta della Buona Nuova, impreziosita da affreschi del XIII secolo, ed un’altra a pianta basilicale di epoca più remota. Questa gravina è una delle più belle della regione e di particolare interesse è l’agglomerato rupestre che circonda il santuario, costituito da grotte a più piani, chiamate i “grattacieli dell’antichità”, che testimoniano la presenza di numerose comunità durante il Medioevo.

Massafra

Del resto il nome stesso della cittadina, Massafra, viene spesso interpretato come “Dimora sulle rupi”, mentre il paese viene definito Tebaide d’Italia proprio per le numerose grotte presenti. Massafra è stata costruita sulle due sponde opposte della gravina di San Marco, che la spacca letteralmente in due e su cui sono stati costruiti tre ponti che collegano la città alla sua parte moderna.

Massafra

La gravina di San Marco è parte della città e, visitandola, si scoprono le abitazioni rupestri risalenti al XII-XIII secolo ricavate nelle grotte ordinate simmetricamente sugli spalti, collegate da scale e tratturi di accesso. Sullo spalto orientale si trova la chiesa rupestre della Candelora, priva della facciata ma con un raro repertorio iconografico ispirato ai modelli decorativi della Cappadocia. Interessante anche la meglio conservata Cripta di San Marco, che dà il nome alla gravina, a tre navate, con atrio e due absidi, un pozzo circolare che serviva come fonte battesimale e un grande affresco dove è riprodotto San Marco.

Per una visita guidata, consigliata perché è l’unico modo di vedere dall’interno le chiese-grotta che sono protette da cancellate, si possono scegliere vari itinerari contattando l’ufficio turistico gestito dalla Cooperativa Nuova Hellas in piazza Garibaldi (dal martedì a domenica la mattina dalle 10 alle 13 e il pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30, lunedì chiuso). Per info e prenotazioni: 099 8804695 – 338 5659601 – info@massafraturismo.it.

Massafra

Tra gli itinerari si può scegliere la passeggiata archeologica al villaggio Santa Marina che consente di entrare nel cuore della gravina San Marco che divide il borgo dalla città medioevale. Il villaggio si presenta come un insieme di grotte, adibite a case e a luoghi di lavoro, interamente ricavate nel tufo e al suo interno si trova la chiesa rupestre affrescata dedicata a Santa Marina e la casa dell’Igumeno. O il tour delle chiese rupestri come Sant’Antonio Abate, San Leonardo, che prende origine da una tomba a camera d’età classica adattata poi a luogo sacro nel Medioevo, e la Cripta della Candelora. Oppure, poco fuori dell’abitato, la visita alla Gravina del Santuario della Madonna della Scala con la Cripta della Buona Nuova e quella Inferiore, dove lasciarsi avvolgere dai profumi della macchia mediterranea tra pini d’Aleppo, lentisco e timo. Difficile consigliare quale provare. Noi li abbiamo scelti tutti!

Massafra

Tra i vicoli, le scalette e le case bianche di Massafra ci si imbatte nella raffigurazione di Pier Paolo Pasolini: quest’omaggio è dovuto al fatto che anche questa cittadina, come Matera e Ginosa, venne scelta tra i set del suo film “Il vangelo secondo Matteo”, come rappresentazione dei territori attorno a Nazareth.

Massafra

Siamo in attesa di tornare ancora a Massafra per completare il tour della città con la visita al Castello Medievale che si trova nella parte nuova della città e che si affaccia sulla Gravina di San Marco. Da anni è chiuso ma a completamento dei restauri dell’imponente complesso formato da quattro torri ai lati, tre a forma circolare e l’altra a forma ottagonale, ospiterà il Museo del Territorio.

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Rosalia
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