L’altra scultura: un’antologica di opere di Salvatore Sava in mostra alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud a Lecce.
Da ogni sua scultura affiorano tracce di memoria mediterranea, espressioni di un legame profondo con la terra e con il paesaggio del suo Salento. Lo sguardo di Salvatore Sava, considerato fra gli scultori più significativi della sua generazione in Italia, si concentra infatti sul tema della natura e sul suo rapporto con l’uomo e gli elementi artificiali.
Salvatore Sava alla Fondazione Biscozzi-Rimbaud
E la mostra antologica L’altra scultura, alla Fondazione Biscozzi– Rimbaud a Lecce, a cura dello storico dell’arte Paolo Bolpagni, è un’occasione per rivedere il suo percorso artistico, dal 1995 sino al 2021, con l’opera Xalento che focalizza l’attenzione su un paesaggio “affranto”, in quanto messo a dura prova dalla Xilella fastidiosa. La sua ricerca è pervasa, infatti, da un forte spirito ambientalista e dall’attenzione ai temi ecologici, oltre che dalla cura nella scelta dei materiali.
Agli esordi prevale l’uso della calda pietra leccese, ma anche legno e cartone, cui si affiancano pietra di Trani, ferro, fili di acciaio, resine e in seguito smalti dai colori fluorescenti. Il colore, giallo o verde fluorescente, arriva a definire appunto quell’elemento artificiale che ha intaccato la natura, narrando una storia altra, che non può e non si vuole passi inosservata. Ecco come in ogni scultura non c’è mai un banale intento mimetico, ma l’evocazione di una riflessione più ampia e articolata, che faccia sprigionare dall’opera un’energia sia fisico-chimica che emozionale.
Un’esperienza plurisensoriale è anche alla base dell’Albero sonoro e dei Fiori di pietra che disegnano un pentagramma di steli ferrosi sui quali sono posizionate frammenti di pietre, con le quali “fabbricare nuove armonie”. Di Sava, nella collezione permanente della Fondazione, sono già presenti due opere Sentieri interrotti del 1998 e Rosa selvatica del 1999. La Fondazione è infatti uno scrigno che custodisce una settantina di importanti opere d’arte italiana e internazionale.
Lo spazio espositivo si trova in un piccolo palazzo d’epoca situato in piazzetta Giorgio Baglivi, nel centro di Lecce, a pochi metri da Porta Napoli, accuratamente restaurato e il percorso delle collezioni, di cui è direttore scientifico Paolo Bolpagni, si articola cronologicamente: dalle origini del contemporaneo alla sezione sull’Informale in Italia e in Europa, per passare poi al filone astratto-geometrico e cinetico-programmato, alla pittura analitica e, infine, alle ricerche che oltrepassano gli statuti tradizionali del quadro e della scultura.
La Fondazione nasce dalla volontà di Luigi Biscozzi di rendere disponibile al pubblico, nel proprio territorio d’origine, la sua raccolta d’arte, ma il sogno si realizzerà pochi anni dopo la sua scomparsa, grazie a Dominique Rimbaud, presidente della Fondazione, che riesce a realizzare questa utopia e a dare seguito all’intento di creare uno spazio con “carattere educativo, nel senso più alto del termine, per mettere a disposizione del pubblico una collezione d’arte come strumento per aiutare le persone ad avvicinarsi e a godere all’arte moderna e contemporanea”.
Salvatore Sava. L’altra scultura
Fondazione Biscozzi | Rimbaud
Piazzetta G. Baglivi, 4 – Lecce
6 febbraio – 25 settembre 2022
www.fondazionebiscozzirimbaud.it
Info: +39 0832 1994743 – info@fondazionebiscozzirimbaud.it
Antonella Lippo