Perché non raccontare storie a lieto fine? Il progetto Io Ce l’ho Fatta nasce per dar voce alle storie di ‘ordinaria’ positività. “Tutti i giorni, in ogni parte del mondo, vi sono persone che vincono piccole e grandi battaglie della vita, realizzano sogni e desideri, raggiungono importanti traguardi, sconfiggono malattie o superano problemi. E’ di queste persone che vogliamo parlare, raccontando le storie di chi oggi, guardandosi indietro, può esclamare: io ce l’ho fatta“.
Così ci racconta Cristiana Lenoci che insieme a Daniele Orlandi gestisce il sito www.iocelhofatta.com.
Entrambi esperti del mondo della comunicazione sono partiti dal presupposto che pochi parlano delle cose che fanno bene, di chi ce l’ha fatta: “Non abbiamo storie particolari alla base della nostra scelta di dare spazio solo alle realtà positive e alle persone che, in qualche modo, hanno cambiato la propria vita con successo a livello personale o professionale”.
Mentre Cristiana ci parla di Io Ce l’Ho Fatta, dai suoi occhi chiari e luminosi traspare tutta la sua determinazione nel dar voce a chi vuole vivere con ottimismo ed entusiasmo, che nel sito può trovare i giusti spunti curiosando tra le varie rubriche.
Dalle Battaglie per i diritti civili a quelle per l’ambiente, alle storie di chi racconta come dalla passione si sia inventato un lavoro, alla rubrica “Guide” in cui si trovano consigli di ogni tipo: su come aprire un nido in casa propria oppure su come avere buone relazioni sociali può allungare la vita o, ancora, come affrontare una malattia, un divorzio o un lutto adottando il principio della resilienza, cioè della capacità di resistere agli urti della vita senza spezzarsi.
Altre storie interessanti quelle ospitate dalla sezione “Idee innovative” in cui trovare spunti per un quotidiano stile green o sul turismo responsabile, in “Scelte di vita” in cui leggere le esperienze di chi ce l’ha fatta dicendo addio al fumo o vincendo la depressione fino a “Storie dal mondo” in cui sono raccolte le testimonianze di persone che raccontano le loro vicende da ogni parte del globo.
Quella che ci ha commosso di più però è stata proprio quella raccontata in prima persona da Cristiana sulla sua esperienza di mamma del suo bellissimo Savio: una storia che insegna ad avere fiducia nel futuro e soprattutto nel prossimo e, perché no, una storia di buona sanità tutta italiana. Non ve la raccontiamo ma vi invitiamo a leggerla direttamente sul sito: http://www.iocelhofatta.com/savio-il-bimbo-guerriero-vince-la-sua-battaglia-1950/.
Insomma la prima che ce l’ha fatta è proprio lei! Che in modo semplice e quasi disarmante conclude: “volevamo semplicemente raccontare storie che in qualche modo fossero di incentivo agli altri, della serie “se lui/lei ce l’ha fatta, potrei farcela anche io andando contro il diffuso trend del trash a tutti i costi con le storie di sangue e la cronaca che creano morbosa attenzione. Noi invece siamo convinti che dovremmo cambiare impostazione per vivere un po’ meglio e più sereni”.
Come non essere d’accordo con lei?
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