Collare e guinzaglio. Non appena Otto ci vede con i suoi “attrezzi” per la passeggiata tra le mani comincia a saltellare e scodinzolare felice. Perché subito capisce che si esce per i giri quotidiani.
Otto e il suo collare handmade
Per più di due mesi questi hanno rappresentato le uniche uscite che anche io mi sono concessa nei giardini sotto casa, rigorosamente entro i 200 metri come da decreto. Durante il lockdown infatti Michele ha continuato a lavorare mentre io sono rimasta tra le pareti domestiche, a completa disposizione di Otto e di Bice, la nostra discreta e un po’ dispettosa gattina che non appare quasi mai nelle foto e nei racconti di Città Meridiane.
Come me tantissime persone hanno diviso la vita casalinga e isolata con gli amici pelosi che ci hanno regalato amore incondizionato e reso più semplice sopportare questo periodo strano e sospeso in cui i giorni scorrevano tutti uguali, scanditi dai momenti di svago con loro.
E dalle passeggiate per i bisognini che “scardinavano” anche me dal divano e mi regalavano una calma che a volte in casa mi veniva a mancare. Presenze costanti che in un periodo di poco contatto fisico hanno sempre garantito una morbida carezza e una tenera vicinanza.
Del resto ormai è acclarato che mai come in questi tempi pandemici i nostri adorati quattro zampe sono stati importanti per regalarci stabilità e anche sanità mentale e sono stati sempre capaci di strapparci un sorriso pure nei momenti più cupi.
E poi chi ha in casa cani e gatti lo sa, sono stati proprio loro a tenerci ancorati alla realtà e a non farci perdere il senso del tempo durante la loro quarantena. Come lo hanno fatto? Con le loro abitudini che noi umani abbiamo dovuto rispettare: l’ora della pappa, quelle del riposo e i momenti dedicati ai giretti per i bisogni.
Ma adesso abbiamo voltato pagina e i nostri giri sono diventati più lunghi tra la campagna e il mare e in alcuni momenti più liberi da costrizioni come il guinzaglio.
In attesa di ricominciare a programmare i nostri viaggetti, in cui Otto potrà sfoggiare il suo nuovo collare. Perché proprio questo è il tema di questo post della rubrica #stilinviaggio: il collare che il nostro “orsacchiotto” indossa fiero e orgoglioso. Lo ha creato apposta e su misura per lui l’amica e artigiana Gabriella Reznek nella sua bottega Sartoria della Borsa ad Altamura.
Era una promessa fatta tempo fa quando Otto era ancora un piccolo esemplare di Bovaro del Bernese. E ora è una realtà in resistente pelle di qualità pregiata in una calda tonalità testa di moro, elegante e confortevole, cucito a mano e con in bella vista il nome Otto in candide lettere.
Insomma non ci resta che organizzare il prossimo viaggio in cui Otto potrà passeggiare al nostro fianco al guinzaglio, tutto impettito con al collo il suo bel collare fatto a mano e con tanto amore da Gabriella che nel suo Atelier ad Altamura realizza le sue bellissime creazioni ma ridà vita anche a borse usate e sciupate, restaurandole con gran cura.
E accanto a lui noi invece sfoggeremo le nostre nuove mascherine, in cotone 100%, lavabili e riutilizzabili, anche queste realizzate da Gabriella che ne ha confezionate ben 4700 durante il lockdown, regalandole alle associazioni di volontariato, ai privati e all’istituto “Don Guanella” di Bari, senza alcun fine di lucro ma solo per il desiderio di rendersi utile. Ne ha fatto dono anche a noi che le indosseremo felici di essere rientrati tra i suoi “beneficiari”.