Ernest Hemingway definì Bonassola “soavissima, indimenticabile, inesauribile”. La cittadina, incastonata tra i due promontori simmetrici di Punta del Carlino e Madonnina della Punta è un grazioso borgo affacciato direttamente sulla lunga spiaggia, caratterizzato da palazzi del XVIII secolo, residenze degli armatori che la fecero ricca fino alla fine dell’Ottocento.
Soavissima, indimenticabile, inesauribile secondo Hemingway
Ma la storia di Bonassola è ben più antica. Nella frazione di Reggimonti si respira il Medioevo, mentre il Castello riporta la memoria agli attacchi dei saraceni dal mare. Sono ben sette i borghi storici compresi nel territorio: Montaretto, San Giorgio, Costella, Serra, Poggio, Scernio e il già nominato Reggimonti.
La spiaggia tra le più estese della Liguria è sicuramente un buon motivo per scegliere Bonassola come base per le proprie vacanze ma la cittadina è anche la base ideale per esplorare le vicine Cinque Terre: per raggiungere Monterosso al Mare ci vogliono solo pochi minuti e due fermate di treno, che rimane il mezzo più comodo per visitarle. In più, la stazione è proprio al centro del paese e con il treno si possono raggiungere tutti i centri del Golfo dei Poeti e del Golfo del Tigullio e anche Genova, senza lo stress e i costi abbastanza elevati del parcheggio.
Un altro modo comodo e piacevole di raggiungere i borghi sulla costa da Portofino alle Cinque Terre e Portovenere, è con i battelli del Consorzio Marittimo Turistico “Cinque Terre – Golfo dei Poeti”: il servizio di linea è garantito dalla primavera fino al 1° novembre, tutti i giorni con condizioni meteo marine favorevoli, e consente di godere del paesaggio più bello, quello che si vede dal mare.
Consigliata la passeggiata a piedi o in bicicletta sulla pista ciclabile che collega Levanto a Bonassola e Framura, la Ciclo Pedonale Mare Monti, costruita sul tracciato antico della ferrovia marina del 1874, abbandonata negli anni ’70 con la costruzione di quella nuova, più a monte. La vista del mare, quasi sempre presente sul percorso, è quasi ubriacante.
Noi l’abbiamo percorsa appena prima del tramonto per godere dello spettacolo che si gode dalla spiaggia guardando il sole che si tuffa tingendo di rosso il mare al limite delle rocce su cui sorge la Madonnina della Punta, la chiesetta candida fatta costruire dalla famiglia Poggi.
A proposito di vino, Bonassola sin dai tempi più antichi è stata un porto legato alla pesca e ai commerci: dell’olio di oliva, del gelso, delle castagne e, appunto, del vino.
Punto di riferimento per l’aperitivo è l’Enoteca EnoBalle (Piazza Brt Garibaldina CentoCroci, 4 – +39 0187 813399) con ampia scelta di vini e di sfiziosi stuzzichini che insieme ai fritti di pesce e molluschi leggeri e gustosi di AperBalle costituiscono un gustoso diversivo che può sostituire la cena vera e propria.
Nel XIX secolo la linea ferrata e la strada carrozzabile della Baracca cambiano il destino della cittadina: la marineria perde importanza mentre ai commerci si sostituisce lo sfruttamento del marmo con un filone scoperto casualmente nel 1832 proprio in seguito ai lavori di costruzione della carrozzabile. Oggi la miniera d’oro del borgo è il turismo che premia Bonassola grazie alle valli del Vara e dell’Aveto, che si aprono in uno scenario mozzafiato alle sue spalle, e alla bellezza dei fondali marini.
Alle spalle del centro storico, in posizione dominante, spicca quel che rimane del castello che rimanda agli echi delle incursioni piratesche. Costruito nel 1560, era il forte a protezione della gente del paese che in caso di pericolo trovava rifugio tra le sue mura. Oggi ne restano due torri circolari e l’orologio pubblico, d’epoca più recente.
Nel centro cittadino, tra palazzi d’epoca e piccole strade su cui si affacciano negozi e botteghe, si passeggia molto piacevolmente e ci si lascia catturare volentieri dal profumo della focaccia di Bonassola, più bassa di quella Genovese e più unta di quella di La Spezia, ideale per uno spuntino sulla spiaggia frequentata in quasi tutte le stagioni grazie alla sua posizione molto riparata.
Per cenare in un’atmosfera calda e accogliente, quasi di casa, abbiamo scelto la locanda L’Arcidiacono (Via Daneri, 24 – +39 338 8471851) dove il patron Lorenzo propone la classica cucina ligure di mare e di terra, con incursioni emiliane che, come si sente subito dall’accento, è la sua terra natale. Il nostro consiglio? Alici fritte e trenette al pesto: con il classico non si sbaglia mai!
Mi fa piacere ti sia piaciuta la mia terra. Bonassola ancora non la conosco, ma spero di rimediare in futuro!
Poi appunto è un’ottima base per le Cinque Terre, che già conosco, ma che non fa mai male tornarci! 😀
La prossima volta che vieni tu dalle nostre parti o noi dalle tue dobbiamo cercare di incontrarci! 🙂
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