In Italia i pets, soprattutto i cani sono sempre più considerati parte della famiglia: e allora perché lasciarli a casa durante le vacanze?
In vacanza o in pensione
Sin da subito abbiamo dichiarato, nella presentazione del nostro blog, che nasce proprio per facilitare la vita e il viaggio, con i nostri consigli, a chi decide di non rinunciare a portare con sé il proprio “peloso”. Infatti, post dopo post, vi raccontiamo della bellezza e della poesia che nascono dall’incontro con un quattro zampe e di quanto, con un po’ di organizzazione, non sia difficile viaggiare con loro.
Abbiamo rinunciato a portare con noi Arturo solo quando abbiamo dovuto prendere un aereo. Sarebbe un’inutile tortura, infatti, far viaggiare il proprio cane nella stiva, per cui abbiamo limitato i nostri tour a lungo raggio, seguendo un modo di viaggiare lento e aggiungendo ai nostri giri tra chiese e musei anche parchi cittadini oppure passeggiate tra boschi e campagne.
Viaggiare con un amico peloso il più delle volte contribuisce a rendere l’itinerario più interessante andando alla scoperta dei luoghi con un punto di vista diverso. Spessissimo, poi, come vi potrà confermare chiunque viaggia con un cane, si fanno nuove amicizie, perché ci sarà sempre qualcuno attirato da un musetto simpatico o da dolci occhioni.
Ma quando proprio non si può portare con sé il proprio amico? Nel caso di un viaggio lontano e in aereo come accennato prima oppure perché ci si vuole rilassare in un albergo con spa che non accetta pelosi?
Noi abbiamo alternativamente rinunciato a queste opportunità oppure ce le siamo concesse scegliendo il posto più adatto dove lasciare il nostro Arturo in buona compagnia, sia umana che pelosa.
Il miglior posto è una pensione, con box riscaldati per l’inverno, ampie zone di sgambamento per giocare, videocamere per tenere sempre sotto controllo gli ospiti e magari anche con la presenza di un veterinario 24 ore su 24 per partire in totale serenità.
Naturalmente è necessario che i nostri amici a quattro zampe comprendano che non si tratta di un “abbandono” sia pure temporaneo, per evitare di provocare loro sofferenza. Perché, purtroppo, pur essendo intelligenti, è impossibile spiegare loro che non corrono rischi, che non sono persi, che possono stare tranquilli ad aspettare il nostro ritorno. Ma è possibile farglielo capire con opportune strategie che richiedono un po’ d’impegno ma che fanno bene, sia a loro che a noi.
Per raggiungere il miglior risultato bisogna agire su due fronti, e con un certo anticipo. Il primo fronte consiste in una scrupolosa ricerca della pensione adatta, affinché anche il nostro cane si faccia un po’ di vacanza.
Poi occorre spiegare, con ripetute esperienze, che non c’è niente di strano che venga per un po’ di tempo lasciato in affidamento a qualcun altro. La prima volta, magari, lo si lascia solo per qualche ora, così intanto familiarizza con il luogo e con le persone che lo accudiranno. In seguito, si può aumentare progressivamente il tempo.
State sicuri che se i vostri amici pelosi si sono trovati bene, in buona compagnia, alla fine in pensione andranno volentieri!
Le foto nell’articolo sono state scattate presso Mi Fido pensione per cani, km. 26.750, Strada delle Grotte Orientali – Conversano (Ba) – +39 080 4959019 – 329 2622192.