Conosco Lidia Antonacci e la sua azienda Mio Padre è un Albero dal 2012, quando coinvolta dall’amico e collega Antonio Gelormini ho moderato, abbastanza indegnamente perché allora di oli ne sapevo poco o niente, l’incontro a Troia per l’assegnazione dei premi del concorso “Gocce d’Oro” organizzato da A.c.t! Monti Dauni – Associazione Culturale & Turistica con il patrocinio del Comune.
Mio Padre è un Albero a San Severo
Già allora mi colpirono sia il nome Mio Padre è un Albero che le etichette delle confezioni. E mi ha fatto piacere di non essere stata l’unica ad apprezzarli visto che Lidia ha poi ricevuto diversi premi, oltre che per la qualità del suo olio extra vergine d’oliva di “Peranzana” monovarietale con i massimi riconoscimenti nazionali, anche per il suo marchio creato dall’Impresa Creativa Red Hot di Maria Pia Liguori e il suo packaging curato dagli architetti Giulio Mandrillo, Chiara e Laura Pirro di DDuM Studio di San Marco in Lamis, che contraddistinguono pure gli altri suoi eccellenti prodotti.
Cominciamo a raccontarvi l’azienda, che ha sede a San Severo nel Tavoliere delle Puglie in provincia di Foggia, proprio dal nome. Ha voluto fare onore all’albero come padre del suo olio ma a tutti gli effetti l’azienda di Lidia Antonacci si declina al femminile. Del resto, ci ha detto, la terra è femmina e lo è anche il frutto dal quale si ricava l’olio, l’oliva. L’uliveto Sant’Andrea in cui oggi coltiva i suoi 2000 alberi apparteneva alla sua famiglia. E fu la sua bisnonna Vincenza ad acquistarlo risparmio dopo risparmio facendoselo intestare dal marito, cosa inusuale a quel tempo. La sfida è poi stata raccolta nel 1979 dalla mamma Ottavia e dalla zia Lidia che hanno preso in mano la conduzione dell’uliveto quando è venuto a mancare il suo papà.
Ora è molto felice di aver ricompattato tutta l’eredità della bisnonna che considera casa sua. Infatti, “La mia casa è un campo” è il nome del progetto in cui l’uliveto Sant’Andrea viene concepito come fosse una dimora: ogni singolo appezzamento è una camera e appositi cartelli guidano il percorso da una stanza all’altra.
E lei da brava ospite accompagna chi le fa visita con gentilezza, cura e passione: tutto ciò che contraddistingue anche il suo lavoro in campo agricolo a cui si aggiunge il rispetto dei tempi lenti, dei ritmi della natura e della madre terra. Sin dall’inizio Lidia ha voluto dare un taglio diverso e un modo di approcciare alla campagna con un’altra filosofia basata su emozioni positive. E questo l’ha premiata, come dicevamo, più di una volta.
L’ultima pochi giorni fa con l’ammissione alla competizione della Selezione dei migliori oli extravergini del mondo curata da Leone d’Oro che nel 2021 le aveva già conferito il premio per l’olio extra vergine d’oliva di Peranzana e anche quello all’agricoltura eroica al femminile. Ci confida: “prendere parte alle competizioni internazionali e arrivare ai vertici delle classifiche non è solo una questione d’orgoglio ma mettersi continuamente alla prova e ricevere conferme sul lavoro svolto”.
E che Lidia svolga al meglio il suo lavoro non c’è alcun dubbio così come non ci sono dubbi sul fatto che tra i suoi alberi d’ulivo sia molto felice! Ma come è arrivata fin qui? Parte della storia ve l’abbiamo raccontata. Prima di decidere di occuparsi appieno di alberi, olivi, olio e grano, Lidia si è laureata a Roma in Economia e Commercio, ma dopo gli studi ha sentito il bisogno di ritornare sui suoi campi e di dedicarsi a produrre nel modo più naturale possibile il suo monovarietale di Peranzana “Mio Padre è un Albero” e i monovarietali di Marinese di Capitanata e Rotondella della linea Le impollinatrici.
Il percorso non è stato né breve né facile. Negli anni Novanta, ha seguito un primo corso di imprenditoria al femminile e si è poi formata, diventando assaggiatrice professionista presso un panel della Camera di Commercio del Comune di Foggia, fino a divenire capo panel lo scorso anno. Perché Lidia è del parere che bisogna conoscere bene per saper fare meglio.
Così ha approfondito la storia delle sue olive. La Peranzana fu portata nella zona tra San Severo, Torremaggiore e e San Paolo di Civitate dal Principe Michele Di Sangro che a sua volta l’aveva importata qui in Italia dalla Provenza. La Provenzale diventa così “p’ranzan”, italianizzata in Peranzana. Altri riconducono l’origine di questa cultivar a un tempo più lontano e a Carlo d’Angiò che giunse in queste terre nel 1266. Questa seconda ipotesi giustificherebbe la presenza nel territorio di uliveti di Peranzana di oltre 500 anni.
Ma se la produzione di Mio Padre è un Albero si concentra sulla monovarietale di Peranzana, Lidia ha voluto nobilitare anche l’olio prodotto da Marinese di Capitanata e Rotondella, piante che producono tanti fiori e tanto polline, varietà essenziali per impollinare quella principale. E ha creato Le Impollinatrici, linee a base di oli extravergini ricavati dall’oliva Rotondella, di probabile origine campane, e di Marinese di Capitanata, autoctona ma dello stesso genotipo dell’Ogliarola, della Cima di Bitonto e della Cima di Mola.
Ma come avrete compreso leggendo fin qui, Lidia è una donna abituata a guardare sempre oltre. Per cui considerando l’andamento delle annate che non garantiscono sempre la stessa quantità ha pensato a “L’ho scelto per te”, una linea di blend di oli ricavati dalle sue olive e da altre produzioni di qualità del territorio, in cui si è divertita a fare prove da “piccolo chimico” creando mix di sapori ben equilibrati per arricchire la sua dispensa.
Il nostro incontro si è chiuso con la promessa di andare presto a conoscere la sua casa nell’uliveto Sant’Andrea e con un caldo abbraccio profumato alla lavanda in attesa di portare con noi nei nostri giri nel paniere di Puglia Kit oltre alle bottigliette dell’olio extravergine d’oliva Mio Padre è un Albero anche i cosmetici naturali a base di olio, miele ed essenze che Lidia produrrà a breve.
Il nostro consiglio? Andate a trovarla a San Severo: vi accoglierà nel campo che considera la sua casa e vi accompagnerà a conoscere i suoi amati alberi!
Mio Padre è un Albero
Via Ludovico Ariosto, 12 – San Severo (FG)
+39 339 5080618 – www.miopadreeunalbero.it