Lucca è uno scrigno prezioso di gioielli di incomparabile bellezza con un centro storico perfettamente racchiuso entro una cinta muraria costruita tra il 1504 e il 1645 giunta intatta fino ai giorni nostri e tra le fortificazioni rinascimentali meglio conservate in Europa. Capolavori dell’architettura romanica pisano-lucchese sono il Duomo, intitolato a San Martino e le Chiese di San Michele in Foro e San Frediano.
In giro per Lucca con Otto
La facciata del bellissimo Duomo è adornata da scene della vita di San Martino, il soldato romano che divise il suo mantello con il mendicante, da rilievi raffiguranti I Lavori dei Mesi e da pannelli di marmi policromi bianchi, rosa e verdi che ritraggono scene di caccia, pavoni e fiori.
San Michele si trova nell’omonima piazza dove un tempo sorgeva il Foro Romano in cui emerge con l’altissima facciata su cui spicca un San Michele Arcangelo nell’atto di uccidere il drago. San Frediano è uno dei luoghi di culto più antichi di Lucca e colpisce per il mosaico sulla parte alta della facciata.
L’emozione dinanzi a tali bellezze è certamente la stessa provata da quei pellegrini che giungevano a Lucca lungo la Via Francigena e si inginocchiavano di fronte al Volto Santo, crocifisso ligneo giunto dalla Terra Santa conservato nel duomo, che purtroppo non abbiamo potuto ammirare in quanto sottoposto a restauro.
Anche la meraviglia di fronte alla tomba di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia è sicuramente la stessa! L’opera, che si trova nella sagrestia del duomo, è una delle più rappresentative della scultura italiana di tutti i tempi e raffigura Ilaria, moglie di Paolo Guinigi, morta nel 1405 in giovane età.
Non è solo la bellezza dell’opera ad attrarre, ma commuove la presenza del cagnolino di marmo ai suoi piedi, simbolo di fedeltà, che la veglia da secoli. La curiosità? Nel monumento funebre non è sepolta Ilaria che riposa altrove, ma eterno è il messaggio d’amore che il marito le volle dedicare attraverso questo magnifico sarcofago.
Legata alla potente famiglia dei Guinigi, podestà della città nel XV secolo, anche la
Torre del palazzo omonimo su cui crescono alcuni imponenti lecci, mentre è chiamata
Torre delle Ore quella su cui è installato un orologio che ancora oggi funziona a carica manuale. I Guinigi riuscirono a tenere a bada i Medici che non conquistarono mai Lucca che rimase orgogliosamente indipendente fino al XVIII secolo.

Simbolo della città è Piazza dell’Anfiteatro, uno dei luoghi più caratteristici di Lucca. Dalla forma ellittica della piazza, “mascherata” dagli ombrelloni dei dehors dei tantissimi locali tutt’intorno, si intuisce che è stata costruita sui resti di un anfiteatro romano del II secolo d.C. che al tempo ospitava ben 10.000 spettatori. I quattro bassi passaggi ad arco, situati ai quattro punti cardinali, segnano l’ubicazione dei cancelli attraverso i quali i gladiatori entravano nell’arena per combattere.
Un suggerimento: le tante ricchezze della città vanno scoperte lentamente con una passeggiata che attraverso
Porta San Donato, una delle tre aperte nelle mura, conduce nel centro storico. La storia e la struttura delle porte e delle mura rinascimentali sono raccontate in una mostra permanente ospitata all’interno del
Castello di Porta San Donato, antico posto di guardia per la guarnigione.
Il piccolo museo insieme al sotterraneo del
baluardo Santa Croce sono visitabili in compagnia del quattro zampe. Mentre la presenza di Otto non ci ha consentito di poter visitare il
Museo Nazionale di Villa Guinigi e la
casa natale del grande compositore Giacomo Puccini, in cui si trova il pianoforte da lui usato per comporre l’ultima delle sue opere,
“Turandot”.
Ma non è certo passata inosservata! Per proteggerlo dal gran caldo e dal sole lo abbiamo munito di T-shirt bianca con tanto di scritta “I love Lucca” e sono state tantissime le persone che si sono fermate a fargli una carezza nel
Fillungo, la via dello shopping lucchese e lungo le mura dove abbiamo ripreso il respiro all’ombra degli alberi.
Questo grande giardino pensile corre lungo tutto il centro storico e si affaccia su torri e campanili fornendo una vista privilegiata anche sul magnifico spazio verde di
Palazzo Pfanner. Progettato nel XVIII secolo, questo giardino presenta un viale centrale fiancheggiato da statue barocche raffiguranti divinità della mitologia romana alternate ad alberi di limone in vasi di terracotta. All’interno di questa elegante dimora sono stati girati diversi film. Tra i più famosi
“Il marchese del Grillo” di Monicelli con Alberto Sordi e
“Ritratto di signora” di Jane Campion con Nicole Kidman.
A proposito di personaggi famosi, è d’obbligo una passeggiata nella
più grande piazza di Lucca, quella dedicata a Napoleone, la cui sorella
Elisa Baciocchi governò la città per un decennio e che ha al centro
la statua di Maria Luisa di Borbone, reggente del nuovo Ducato di Toscana dopo la caduta dell’imperatore. Alle spalle si estende
Piazza del Giglio con il teatro omonimo nel quale fu rappresentato per la prima volta in Italia
“Guglielmo Tell”, l’ultima opera di Rossini.
Se tanto camminare vi ha assetato e stancato vi suggeriamo di dissertarvi a una delle tante fontanelle con acqua potabile sparse per la città e di fare una pausa in Piazza Antelminelli accanto al Duomo di San Martino, in cui emerge la imponente fontana progettata dall’architetto Lorenzo Nottolini, dotata di una vasca circolare di marmo apuano ornata da mascheroni e con al centro uno zampillo altissimo.
Anche se orgogliosa del suo passato, Lucca conserva dentro e fuori le mura, edifici che sono testimoni della sua eleganza successiva come i
palazzi liberty con i mattoni rossi di fronte alla chiesa romanica di San Michele, le raffinate quinte dei
negozi di inizio ‘900 su via Fillungo e
la villa Ducloz, poi Dianda, oggi Barsanti, dalla linea orientaleggiante e il cerchio decorato con girasoli al centro della facciata.
Belle le mura di Lucca. San Frediano e Santa Croce credevo fossero esclusiva di Firenze, e invece… come sempre in Italia, la storia si fa più in grande. Come vi è sembrata Lucca rispetto a Firenze? D’accordo che è più piccola, ma forse anche un po’ più riservata/tranquilla nel bel mezzo di qualche punta di Appennino?
E siete poi andati a mangiare nel posto che vi aveva indicato quel militare “catturato” da Otto davanti al Battistero? 🥰
Lucca è proprio un gioiello e Otto con quella maglietta ha fatto “sfracelli”: ci fermavano ovunque e non sono mancate coccole e carezze. Le due città non possono essere paragonate perché molto diverse, ma tieni conto che dopo il giro delle mura che son lunghe poco più di 4 chilometri già conoscevamo un po’ di gente. Questo per dirti che è piccola ma anche accogliente. Inoltre la Garfagnana e la Lunigiana son vicine e rappresentano mete tutte da esplorare tra piccoli borghi e natura.
Non siamo andati a Montecarlo, sede del posto suggeritoci, perché non era poi così vicino a Borgo Giusto dove abbiamo soggiornato. Ci andremo la prossima volta!