Il Salento Rock di Francesca Malerba

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Sono tornata da poco a Galatina. E c’è un prima e un dopo. Prima di aver letto il libro “Salento Rock. Andati via senza salutare” di Francesca Malerba edito da Kurumuny, per me Galatina era una delle più belle ed eleganti cittadine del Salento. Dopo, pur non avendo perso in eleganza e bellezza, l’ho vista con altri occhi. E mentre passeggiavo tra la piazza principale sulla quale si affaccia la Basilica dei Santi Pietro e Paolo o tra le panchine della villa comunale ho ripensato a quella città descritta dall’autrice nelle pagine del suo libro.

Non nascondo di aver vissuto momenti strani: la calma e la tranquillità di una calda serata di giugno risultava stridente con le sensazioni provocate dal racconto. Perché Galatina, a cavallo tra gli anni 80 e i 90, ha registrato dati allarmanti sul disagio giovanile, la droga e le malattie e gli incidenti a essa connessi. L’ultima parte del libro, quella in cui Francesca raccoglie i dati statistici relativi a chi non è più tornato, andato via senza salutare appunto, e gli articoli dedicati al triste fenomeno, fa accapponare la pelle.

Questa è solo una parte del libro, che sicuramente rappresenta una chiave di lettura di ciò che si registrò a Galatina in quegli anni. Ma è anche vero che molto spesso sono gli aridi numeri a raccontare meglio i drammi. Nella cittadina due intere generazioni sono state quasi integralmente spazzate via dalla droga. Eppure, come sottolinea Francesca, non è la droga la protagonista di questo romanzo. Ma sono proprio loro, i giovani di venti anni fa che in questo libro riescono a esprimere la loro pluralità di voci, nessuna delle quali può soffocare l’altra. Così ascoltiamo i racconti delle vite, a volte troppo brevi, di Antonio, Alessandro, Gaetano, Bruno, Filippo, Luigi, Daniele, Marina. Ma anche quelle a lieto fine di Sabrina, Mirella, Stefano e Cristina, colei che le storie le mette tutte insieme, sfiorando tra amore e amicizia, quel mondo senza speranza.

Eppure c’è chi è sopravvissuto, con le sue ferite nel corpo e nell’anima, e ha potuto raccontarle queste storie. E’ a loro che va il ringraziamento di Francesca che ha scritto, dopotutto, un libro sull’amore, con una voce inquieta e unica nel tentativo di tenere fuori il dolore, nell’impossibilità di farlo davvero. Racconta di persone smarrite tra terra e cielo, Francesca, domandandosi quanto conta il caso e quanto la volontà nel farle sbagliare così spesso, nonostante il senso dell’amore.

Tutti qui sono in bilico, mentre come colonna sonora del racconto delle loro vite, sfilano i successi degli anni 80, il suono grunge dei 90: un’altra interessante chiave di lettura è quella di seguire la musica. Leggere il libro ascoltando le tracce suggerite da Francesca è un modo unico per provare emozioni e forti suggestioni. E tutti ci sentiamo più vicini a Cristina e al suo gruppo di amici, quelli rimasti e quelli che non ci sono più.

Francesca Malerba
Salento Rock. Andati via senza salutare
Kurumuny
€ 14

(Ph. di Mariablu Scaringella)

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